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Cavallino (Le), 'Salento Biomedical District' laboratorio diffuso healthcare

A tagliare il nastro Gaia de Marzo, dottoranda dell’Università del Salento in Ingegneria dei Materiali e Nanotecnologie presso il CBN – IIT Lecce, in rappresentanza del gruppo di studenti e dottorandi ideatori di un progetto di start up innovativa, premiata lo scorso ottobre nella tappa leccese dell’Hackaton tour organizzato da Medtronic Italia.

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Un gesto simbolico che sottolinea il ruolo da protagonisti che i giovani talenti avranno in questa iniziativa. Accanto a de Marzo, il Rettore UniSalento Fabio Pollice, il Presidente e AD di Medtronic Italia Michele Perrino, il direttore del CNR Nanotec Giuseppe Gigli e il coordinatore del Center for Biomolecular Nanotechnologies dell’IIT Massimo De Vittorio. Presenti anche il Sindaco di Cavallino, Bruno Ciccarese Gorgoni, la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci, l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco, e le principali autorità del territorio.

Sono intervenuti inoltre, in collegamento, il Sottosegretario di Stato al Ministro della Salute Pierpaolo Sileri, la virologa Ilaria Capua, Direttrice One Health Center of Excellence – Università della Florida, il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il Presidente dell’ANVUR – Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario Antonio Felice Uricchio. Quest’ultimo ha annunciato l’approvazione del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia dell’Università del Salento: il corso partirà dunque nell’Ateneo salentino il prossimo settembre.

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Il progetto del “Salento Biomedical District” - nato nel 2020 - sviluppa la cultura biotecnologica, mettendo a fattor comune le esperienze accademiche e industriali per la creazione di valore nel settore healthcare. Alla luce delle tendenze in atto negli ultimi anni e con il drammatico impatto che l’emergenza Covid-19 ha determinato, il “Salento Biomedical District” è un facilitatore di opportunità, programmi e iniziative per investire sui talenti degli studenti e delle imprese valorizzando così le loro idee ed esperienze.

L’ambizione è quella di facilitare la sinergia, il dialogo e la crescita, puntando sulle forti potenzialità già presenti sul territorio salentino. Il progetto è stato sviluppato nell’ambito di Medtronic Open Innovation Lab: l’iniziativa con cui Medtronic intende promuovere innovazione e crescita nel settore dell’healthcare, sostenendo e connettendo hub biomedicali di riconosciuta eccellenza e reputazione con l’obiettivo di creare un “laboratorio diffuso” aperto a tutti i protagonisti del Medtech. Sito ufficiale: https://salentobiomed.com.

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"L’inaugurazione del “Salento Biomedical District” è un momento importante per l’Università del Salento e per il territorio - ha sottolineato il Rettore Fabio Pollice -non soltanto perché si dà vita a una struttura che contribuirà alla creazione di un polo biomedicale, fungendo da incubatore di nuove iniziative imprenditoriali e da attrattore di investimenti research intensive, ma anche perché si dà attuazione a un indirizzo strategico che la nostra comunità accademica ha posto a base della propria missione: fare del nostro Ateneo – e, di riflesso, del Salento – un hub di ricerca di livello internazionale sul benessere sostenibile".

"Abbiamo incominciato a lavorare a questo obiettivo - ha proseguito Pollice - con l’apertura del corso di laurea triennale in Ingegneria Biomedica, a cui a partire dal prossimo anno accademico, grazie al contributo della Regione Puglia, affiancheremo il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, con una specifica declinazione tecnologica a forte contenuto innovativo".

"Tutto ciò non va ad arricchire soltanto la nostra offerta formativa - ha precisato il Rettore - consente anche di intensificare le attività di ricerca a essa collegate, attraendo ricercatori e investimenti che possano fattivamente contribuire allo sviluppo del distretto biomedicale. Affinché questo progetto abbia successo - ha concluso Pollice - è tuttavia necessario il sostegno di tutta la comunità territoriale, c’è bisogno che questa comunità lo senta proprio e che lo interpreti come un patrimonio collettivo".

"Inauguriamo oggi questo nuovo spazio nel Comune di Cavallino che rappresenta un’altra importante iniziativa nell’ambito di un progetto di partnership con tutte le istituzioni coinvolte e partito nel 2019 - ha sottolineato Michele Perrino, Presidente e Amministratore Delegato di Medtronic Italia - dopo il progetto KnowHub arrivato alla seconda edizione e l’Hack for Med tour che è partito dal Salento, l’opening del “Salento Biomedical District” è il risultato di come la sinergia tra ricerca, ingegneria biomedica e clinica possa contribuire a migliorare le cure e il benessere delle persone rafforzando il contributo dell’industria dei dispositivi medici come abilitatore di crescita economica e occupazionale. Talento, inclusione, giovani, competenze e Sud - ha concluso Perrino - sono i tratti caratterizzanti di questo progetto che contribuiscono alla contaminazione di cui questo Paese ha bisogno".

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"La presenza dell’Università del Salento sul territorio cavallinese - ha detto il Sindaco di Cavallino Bruno Ciccarese Gorgoni - si rafforza con l’inaugurazione del “Salento Biomedical District”, punto di unione tra tecnologia e medicina, che svolge un fondamentale ruolo nell’unire esperienze accademiche e industriali, in vista della creazione di valore nell’assistenza sanitaria. La presenza del Distretto all’interno dell’ex Convento dei Domenicani valorizzerà ulteriormente l’immobile, vero e proprio gioiello del patrimonio artistico e architettonico della città".

"Sellalab è un progetto per i territori e dei territori - ha quindi ricordato Stefano Azzalin, Direttore di Sellalab del Gruppo Banca Sella - per tale motivo aderiamo con entusiasmo all’iniziativa promossa da Medtronic che, assieme a soggetti pubblici e privati di assoluto prestigio, porta avanti una progettualità basata su valori di apertura, collaborazione e innovazione, che da sempre ci caratterizzano come soggetto e come Gruppo".

Per la Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone: "È il frutto di quindici anni di impegno di imprese, Regione e ricerca. Un traguardo raggiunto perché in tanti abbiamo creduto nell’innovazione e investito nella sinergia tra pubblico e privati. Il Distretto sarà facilitatore per i giovani e le imprese, per migliorare il sistema sanitario e accedere alle diverse opportunità messe a disposizione dalla Regione Puglia".

"Gli investimenti compiuti in questi anni nel CNR, nel Dea e nei laboratori di ricerca - ha ricordato Loredana Capone - hanno fatto nascere imprese innovative e attrattive, citate oggi come prassi a livello internazionale. Il Recovery plan potrà ulteriormente supportare chi ha voglia di investire talento e risorse in un distretto che, come la pandemia ci ha insegnato, può essere sempre più strategico per migliorare la qualità della vita dei cittadini. A trarne benefici non sarà solo il Salento ma l’intero Mezzogiorno, perché puntiamo a uno sviluppo più direttamente connesso alle grandi direttrici del futuro".

"L’avvio del “Salento Biomedical District - ha ribadito l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci - segna la grande collaborazione tra enti pubblici e privati sui temi legati alla ricerca e all’innovazione tecnologica finalizzate alla cura e alla tutela della salute. Facilitare le sinergie e rafforzare il dialogo è la strada da seguire per lo sviluppo dei territori e il benessere della collettività. La stessa che la Regione Puglia sta perseguendo per rafforzare il trinomio Impresa-Università-Ricerca in questo settore. Siamo infatti al lavoro per supportare la creazione di un Polo industriale del biotech, che metta a sistema le competenze di scienziati e ricercatori con l’esperienza e il dinamismo delle imprese pugliesi". La struttura è stata realizzata con il contributo del Gruppo Banca Sella

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SALENTO BIOMEDICAL DISTRICT - Scheda del progetto

L’intervento di interior design progettato dallo Studio Giuseppe Tortato Architetti, per la realizzazione del nuovo hub, ha coinvolto gli spazi all’interno dell’Ex convento dei Padri Domenicani, in Corso Umberto I n.42 a Cavallino (provincia di Lecce).

La visione di Medtronic e dell’architetto Tortato è stata quella di un grande ambiente di condivisione, sviluppato su una superficie complessiva di 850 metri quadrati, atto a ospitare eventi, corsi di formazione e workshop, in cui l’allestimento informale di ispirazione home-design, con arredi dai colori accesi in contrasto con i toni chiari della location, contribuisse a generare coinvolgimento e sinergie tra gli studenti.

Per l’accoglienza degli ospiti è stata prevista una reception collocata al piano terra. Qui, il disegno estremamente semplice e geometrico del banco non ruba la scena al locale caratterizzato da alti soffitti scenografici, e contemporaneamente, grazie alla scelta del rivestimento in calamina molto scuro, mantiene un proprio carattere, creando un gioco di contrasti con la pietra di Lecce chiara delle alte pareti.

Già da quest’area accoglienza si percepisce subito il valore storico dell’edificio seicentesco, dove il bianco della pietra leccese è enfatizzato dalla luce naturale proveniente dal grande portico centrale.

Attraversando la reception e una grande scala monumentale, si raggiunge il piano primo, caratterizzato da altezze importanti e soffitto voltato. Qui si trovano un’area lounge e un’ampia area break, ambienti per la condivisione e socialità, spazi informali ed ironici che invitano alla condivisione, con calcio balilla ed altalene.

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I restanti ambienti del piano sono progettati per ospitare diverse tipologie di lavoro ed attività: aree “focus” per attività che richiedono concentrazione, aree operative con postazioni a volte tradizionali, a volte organizzate su lunghe scrivanie attrezzate con forme irregolari, che rendono lo spazio sempre interessante e diverso. Sono previste inoltre aree ‘coworking’ ed aree ‘brain storming’, con arredi componibili che rendono il layout estremamente flessibile.n

Una grande sala meeting più informale e riservata si intravede attraverso due grandi vetrate ad arco; anche questo spazio, grazie ai tavoli su ruote pieghevoli ed impacchettabili, può essere modificato e riorganizzato in base alle necessità degli utenti. Gli spazi riqualificati si concludono con un’ampia sala conferenze che ospita fino a 64 persone.

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Studio Giuseppe Tortato Architetti - (…) architetture che nascano dalla cultura e dalla storia dei luoghi sposando tecnologia ed ambiente naturale, con una forte integrazione tra elementi architettonici e paesaggistici (…)

Nato a Venezia nel 1967, Giuseppe Tortato consegue la laurea presso il Politecnico di Milano per poi trasferirsi ad Amherst nel Massachusetts dove collabora con un allievo di Paolo Soleri alla realizzazione di edifici pubblici e privati secondo i principi dell’architettura bioclimatica.

Rientrato a Milano, dopo un paio d’anni di collaborazione con Dante Benini, si associa allo studio Milano Layout fino a diventarne co-titolare.

Nei primi dieci anni del duemila è stato l’ideatore dei principali progetti dello studio nell’ambito Real Estate, dedicandosi alla progettazione di nuovi complessi edilizi e alla rigenerazione urbana. Nel 2012 fonda Polisfluxa Srl e Giuseppe Tortato Architetti, “nuovi contenitori” con cui proseguire la propria attività professionale, dedicandosi con un approccio multidisciplinare e ugualmente “sartoriale” a progetti di architettura ed interior design, per una committenza italiana ed internazionale sia corporate che privata.

L’approccio alla progettazione nasce dalla ricerca sui temi dell’esperienza sensoriale e della sostenibilità, ponendo l’uomo e la natura come elementi centrali attorno ai quali sviluppare la propria architettura, portando gli elementi naturali all’interno degli spazi progettati. Ha realizzato per Beni Stabili il concept del Green Business Hotel di Milano e per GVA Redilco il progetto dell’Hotel Metropole di Parigi, rispettivamente finalista e vincitore dell’Hospitality Award 2009 e 2010. Ha collaborato come docente di progettazione alberghiera con il Polidesign di Milano e La Sapienza di Roma.

Con la realizzazione del progetto La Forgiatura a Milano si è imposto all’attenzione nazionale e internazionale. È stato l’unico italiano selezionato tra 40 candidati all’Energy Performance + Architecture Award 2013. Con progetti di architettura e di retail è stato finalista in varie categorie di progettazione per The Plan Award 2015 e 2016. Nel 2017 AB Medica headquarters è stata selezionata per il Premio Internazionale Dedalo Minosse. Attualmente con il supporto di un team multidisciplinare di professionisti, l’attività di progettazione è sviluppata a livello nazionale ed internazionale nei settori residenziale, terziario, fashion e food retail.

(gelormini@gmail.com)

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