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Comunali 2025, Taranto e Matera: si va
al ballottaggio con prospettiva campi larghi
Le divisioni non pagano, magari saranno funzionali a strategie e tattiche, ma la prospettiva per tutti resta il 'campo largo'.

Genova e Ravenna lo hanno sancito: l'unità paga. In Puglia e Basilicata a Taranto e Matera la controprova: marciare disuniti non raccoglie i consensi necessari, per cui il rinvio all'8 e 9 giugno diventa passaggio inevitabile.

A Taranto il candidato sindaco del centrosinistra Piero Bitetti ha superato il 37%, seguito con il 27 per cento da Francesco Tacente, sostenuto da Udc e Lega. Al terzo posto il resto del centrodestra, con Luca Lazzaro, che raccoglie circa il 19%. Al di sopra delle previsioni i Cinque Stelle, che con Annagrazia Angolano superano il 10%. Il civico Mirko Di Bello sfiora il 5%, mentre non supera l'1% Mario Cito (At6), figlio dell'ex sindaco Giancarlo. Dato confortante: l'oltre 56, 5% di votanti (4 punti in più della precedente tonata elettorale).
A tarda serata Piero Bitetti l'ex presidente del Consiglio comunale tarantino, sostenuto da un'ampia coalizione che include Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e altre sei liste, ha dichiarato: “Gli elettori hanno condiviso, con il loro voto, la nostra decisione, assunta un anno e mezzo fa, di passare all’opposizione rispetto alla giunta Melucci”, ma subito dopo ad assicurare, “Sono disponibile a dialogare. Del resto, il campo largo del centrosinistra, di recente, in Provincia ha vinto con Gianfranco Palmisano e, in Italia, ha prevalso in molte altre città chiamate al voto, tra cui Genova”.

Sul fronte opposto, Francesco Tacente avvocato 42enne - attorno al quale si presentavano ben 16 tra ex assessori ed ex consiglieri comunali della precedente Amministrazione - dopo aver raccolto il sostegno di Udc e Lega in dissenso dal centrodestra, dovrà avviare processi di ricucitura per affrontare con speranza il ballottaggio.
Dal canto suo, Luca Lazzàro, espressione di FdI, Forza Italia, Noi Moderati e Pli, a risultati acquisiti ha sottolineato: "Speravo, speravamo, che i tarantini, dopo 18 anni di governo di centrosinistra, volessero cambiare e invece hanno premiato ancora questa coalizione. Ne prendiamo atto, ma siamo riusciti a ricostruire il centrodestra. E ripartiamo da qui. La partita non finisce qui".

E su eventuali accordi per il secondo turno, Lazzàro ha precisato: "La decisione non spetta a me, ma ai partiti della coalizione. Certo, valuteremo il da farsi ma il confronto sarà tra i vari partiti nelle loro articolazioni provinciali, regionali e probabilmente anche nazionali".
Nel frattempo, dal presidio M5S Angolano ha ribadito: "Chiunque siederà sullo scranno più alto a Palazzo di Città sappia mediare, unire, compensare. La città non vuole battaglie tra protagonisti, ma un'unica guerra che sappia difenderla dai continui attacchi di chi desidera indebolirla e penalizzarla. Che ci sia una Politica matura, finalmente adulta".

Sarà il ballottaggio anche a Matera tra Roberto Cifarelli (centrosinistra, intorno al 42%) e Antonio Nicoletti (centrodestra, intorno al 38%).
Cifarelli ha mancato di poco l'affermazione al primo turno, per cui potrebbero essere decisive le scelte degli altri due candidati, alla carica di primo cittadino, del campo progressista: Domenico Bennardi (M5S, intorno all'8%) e Vincenzo Santochirico (Progetto comune, intorno al 7,3%), ma i pentastellati si sono già sfilati, annunciando che non faranno alcun apparentamento.
(gelormini@gmail.com)