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Consiglio Regionale Puglia, la maggioranza fa cadere il numero legale
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Scintille in Consiglio regionale Puglia sulla piega dei lavori in aula, che prima accendono le opposizioni sul fronte Commissione d'inchiesta gestione Covid, poi registrano il braccio di ferro tra le stesse opposizioni e il presidente della Commissione Bilancio, Fabiano Amati (Pd) e infine vedono la seduta incanalarsi verso una discussione ad oltranza, sui punti all'ordine del giorno concordato in riunione capigruppo. 

Fino alla caduta del numero legale provocato dalla stessa maggioranza, che motiva la dichiarazione del Gruppo di Fratelli d’Italia: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E al presidente della Commissione bilancio che oggi tentava di impartire all’opposizione lezioni sul lavoro dei consiglieri regionali, facciamo presente che avrebbe fatto bene a rivolgerle alla maggioranza di centrosinistra che, guarda caso, ha fatto mancare il numero legale proprio quando si stava per votare il punto 7, proprio un argomento che lui con insistenza aveva chiesto che fosse trattato addirittura prima di altre proposte di legge, che giacciono da diverso tempo".

"Una mancanza di numero legale, da parte dei colleghi della sua maggioranza - sottolineano dal gruppo FdI - che dovrebbe far riflettere lui prima di impartire lezioni su quanto e come deve lavorare il Consiglio regionale. E se proprio ci tiene a dare lezioni parli con il suo capogruppo, se fa ancora parte del PD, che è l’unico che siede nella capigruppo lì dove si decide l’ordine dei lavori e spieghi a lui cosa deve dire e fare il Consiglio. I primi della classe che non riconoscono il capoclasse non sono mai piaciuti molto".

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"Infine un grande rammarico - si legge ancora nella nota FdI - in assenza della presidente del Consiglio i lavori sono proseguiti con il vicepresidente della maggioranza (Cristian Casili (M5S), ndr). Spiace che quest’ultimo abbia consentito di offendere la dignità dei consiglieri, senza che lo stesso prendesse le distanze e tutelasse tutto il Consiglio. E’ evidente che il vicepresidente è ancora ancorato al vecchio slogan ‘Uno vale uno’… ma in questo caso ‘Uno non può offendere tutti’. Il centrodestra più di una volta ha mantenuto il numero legale con senso di responsabilità nei confronti dei pugliesi, per questo non accetta lezioni da nessuno”.

Gli animi erano fià in fermento dopo la prima discussione sulla Commissione d'indagine gestione Covid:, su cui il gruppo Fratelli d'Italia aveva diffuso altra nota: “Eravamo convinti che i colleghi avessero compreso il senso della Proposta di legge di istituzione di una Commissione di indagine sulla gestione Covid in Puglia: dai presupposti con cui si era partiti il 28 febbraio, quando insieme in Commissione, maggioranza e opposizione, avevano ritenuto opportuno portare in consiglio la pdl, ci siamo trovati invece oggi davanti ad assurdi dietrofront argomentati in maniera confusa e che, a voler pensare male, avevano il sapore di una tirata d'orecchi ricevuta dall'alto".

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“Quindi l- si aggiuntgeva - a maggioranza nel Cnsiglio regionale della Puglia - regione che ha registrato il maggior tasso di mortalità specifica per Covid e seconda solo alla Lombardia - non ha interesse a valutare in che modo la ‘struttura’ covid  ha operato, neppure per assumere elementi utili a prevenire un'eventuale recrudescenza della pandemia o ad apportare qualche miglioramento nell'affrontare questo tipo di malattie -vedasi oggi, ad esempio, il vaiolo scimmie- Situazioni che, purtroppo, possono intervenire velocemente nella nostra comunità, ormai avvezza alla convivenza con animali domestici non più classici, quindi al salto di specie di agenti microbici potenziali agenti eziologici di malattie infettive".

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“La Puglia è stata pronta? Tamponi, esito dei tamponi, tracciamento, organizzazione Usca e assistenza domiciliare, tamponi sistematici nelle Rsa come da direttive ministeriali; approvvigionamento dei dpi agli operatori sanitari e ad altre categorie professionali come le forze armate; somministrazione dei test antigenici per i quali la Puglia ha ricevuto 2mln euro dallo Stato; didattica in presenza per impedire la Dad: la Puglia ha fatto tutto ciò che doveva?"

"L'Ospedale in Fiera del Levante era opportuno o si sarebbe dovuta mettere in moto la telemedicina, l'assistenza domiciliare, il telemonitoraggio; si sarebbe potuto -come FdI sostiene da sempre- incrementare il numero di posti letto negli ospedali gia esistenti nelle sei province? Una valutazione di questi passaggi avrebbe potuto darci l'idea di come abbiamo agito, se ci sono state falle e se potevano esserci miglioramenti nell'efficienza. Ma sono domande che resteranno inevase - concludeva la nota FdI - ed è bene che i pugliesi sappiano che, a differenza di altre regioni guidate dal centrodestra, la Regione Puglia ha impedito loro di sapere la verità.”

(gelormini@gmail.com)

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