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Consiglio regionale Puglia, respinto definitivamente il TFM ai consiglieri

Il Consiglio Regionale Puglia respinge definitavamente il tentativo di reintrodurre il TFM per i consiglieri.
Dopo una lunga pausa e una riunione dell'Ufficio di presidenza, la situazione in Consiglio regionale pugliese sul Trattamento di fine mandato si è sbloccata: con il voto segreto è stato approvato, con 21 voti a favore e 5 contrari, tra le proteste del centrodestra, un emendamento soppressivo che cancella l'articolo 1 della proposta di legge per reintrodurre il Tfm. In questo modo è decaduta l'intera proposta di legge, che mirava alla reintroduzione del Trattamento di fine mandato (Tfm), un assegno di circa 35mila euro per ogni consigliere, abolito nel 2013.
“La proposta di legge sul trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali è stata respinta definitivamente. Sono molto soddisfatto di questo esito - ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - perché la Regione Puglia ancora una volta dimostra di essere rispettosa del mandato ricevuto dai cittadini e di lavorare nel loro esclusivo interesse".
"La proposta di ripristinare il TFM non è mai stata nel nostro programma di Governo, non arrivava dalla Giunta, ma da alcuni consiglieri. Oggi in Aula ho chiesto al Consiglio di revocare la richiesta di voto segreto sul TFM e di evitare che la seduta andasse a vuoto. Anche perché adesso dobbiamo discutere del referendum contro il Dl Calderoli sull’autonomia differenziata. Io ho lavorato tutta la vita per la dignità della Puglia e la dignità del Mezzogiorno ed è stato importantissimo oggi difendere la regione da scelte come il TFM che non sarebbero state condivise né comprese dai cittadini”.
La nota del Gruppo regionale di Fratelli d’Italia: del capogruppo Renato Perrini e dei consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina, non si è fatta attendere: “Il regalo più bello al presidente Emiliano, nel giorno del suo compleanno, lo abbiamo fatto noi costringendo la sua maggioranza a bocciare la proposta di legge che reintroduceva il TFM. Per mesi, infatti, la maggioranza, e in modo particolare il PD, è stata dilaniata fra chi era a favore e chi era contro solo per diktat-minaccia dall’alto".
"Oggi chiedendo di anticipare in aula la discussione abbiamo, finalmente, risolto il problema: costretto la maggioranza a decidere! Certo aprendo all’interno del centrosinistra una voragine interna, ma questo non è un nostro problema: noi di Fratelli d’Italia abbiamo dichiarato in apertura di seduta di essere contrari e che, comunque, avremmo votato contro, ma il nervosismo mostrato in aula, in primis dal presidente Michele Emiliano, la dice lunga sullo stato di salute delle forze politiche che governano la Regione Puglia".
“Infine, una considerazione doverosa sull’idea che questa maggioranza ha della democrazia: assistiamo da un po’ di Consigli all’utilizzo degli emendamenti che con la forza dei numeri zittiscono la minoranza, sovvertono l’ordine dei lavori e inventano regole a uso personale. Dopo i metodi usati per approvare la legge sulla Parità di Genere e quella di oggi per abrogare il TFM denunciamo un clima avverso alle opposizioni, aggravato dal fatto che siamo di fronte a un presidente del Consiglio, Loredana Capone, che invece di essere arbitro e mediatore, svilisce il suo ruolo istituzionale con considerazioni e prese di posizione politiche pericolose per la tenuta dei lavori d’Aula”
Anche il gruppo di Forza Italia: Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba, Massimiliano Di Cuia e Giuseppe Tupputi, ha diffuso una nota in merito: “Emiliano non ha i numeri in aula nemmeno quando i provvedimenti sono proposti da autorevoli esponenti della maggioranza: oggi il numero legale è caduto sul trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali. Un tema su cui il centrosinistra inizia ad essere stucchevole: loro propongono il testo, ma non hanno il coraggio di prendere una posizione netta per timore dell’opinione pubblica. E si nascondono dietro un dito, costringendo la massima assise regionale a consumarsi nel solito teatrino".
"Noi di Forza Italia siamo convintamente contrari e lo abbiamo detto con chiarezza oggi in Consiglio regionale: non per demagogia pret a porter, ma perché siamo rappresentanti istituzionali del nostro tempo. Un tempo che ha delle difficoltà diffuse tra la gente e il Tfm, oggi ancora di più, sarebbe interpretato come un ingiusto privilegio. E per noi la politica è servizio. Ma non c’è dubbio che il centrosinistra ormai sia completamente scollato e il presidente Emiliano fatichi per tenere le redini della sua maggioranza. Senza successo”.
"Oggi è una bella giornata per la Puglia - ha dichiarato Domenico De Santis segretario regionale PD - il Consiglio regionale ha respinto la legge che reintroduceva il TFM e abbiamo approvato i due quesiti referendari per l’abolizione del DDL Calderoni sull’autonomia differenziata. Ora le 5 regioni italiane potranno depositare i quesiti, chiedendo l’indizione del referendum".
(gelormini@gmail.com)