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COP27 e i 'corridoi verdi': dal PNRR 446mila alberi entro il 2024
La transizione ecologica e Coldiretti Puglia: nel quadro di COP 27 col PNRR 446mila alberi entro il 2024, per i "corridoi verdi" tra campagna e città.
Contro i cambiamenti climatici che fanno danni e vittime arrivano 446mila nuovi alberi con i fondi del Pnrr per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog. A ricordarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del Cop 27 in Egitto, proprio quando l’arrivo del maltempo porta eventi estremi come tornado, nubifragi e trombe d’aria, che si abbattono su una situazione diffusa di degrado dovuto alla mancanza di manutenzione del verde pubblico, che ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco in Puglia per ben 2322 emergenze per la presenza di alberi pericolanti nelle città, sulla base del rapporto 2021.
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Le piante - evidenzia Coldiretti - cadono per la scelta di essenze sbagliate per il clima, il terreno o la posizione, ma anche per gli errori sulle dimensioni e sul rispetto delle distanze per un corretto sviluppo delle radici, sul quale pesa soprattutto la mancanza di manutenzione adeguata con potature eseguite senza la necessaria professionalità.
"Con le risorse del PNRR saranno piantati 446mila alberi entro il 2024 nella città metropolitana di Bari - 41 comuni in cui vivono più di 1.224.756 di abitanti, per contrastare", spiega Coldiretti Puglia, "l'inquinamento atmosferico, i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità, oltre alla necessità di far rifiorire in tutta la Puglia città, giardini, aree pubbliche e private per combattere lo smog e gli effetti dei cambiamenti climatici".
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"Ma i cambiamenti climatici, con il 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre con una temperatura nei primi dieci mesi del 2022 addirittura superiore di +1,07 gradi rispetto alla media storica secondo dati Isac Cnr, hanno anche favorito la proliferazione di parassiti spesso arrivati dall’estero che - continua la Coldiretti Puglia - ha conseguenze catastrofiche sul verde, ma anche sulla sicurezza, con problemi di stabilità degli alberi".
"Una situazione sulla quale occorre intervenire con una gestione professionale, che preveda il ricorso alla figura del manutentore del verde con idonea qualifica, anche attraverso la rivalutazione del ruolo degli agricoltori così come previsto dalla legge di orientamento che consente ai Comuni di delegare la manutenzione agli imprenditori agricoli ed evitare così una gestione improvvisata che mette in pericolo i cittadini".
"Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani - afferma Coldiretti Puglia - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano nella maggior parte delle città non supera i 10 metri quadrati per abitante, con una situazione preoccupante per i grandi centri dove si oscilla dai 9,2 di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi, secondo l’Istat".
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Il criterio ispiratore del lavoro è “piantare l’albero giusto al posto giusto”, tenendo conto delle specificità territoriali e puntando esclusivamente su piante e fiori Made in Italy, con le aziende florovivastiche che vanno sostenute dopo l’esplosione dei costi energetici che ha investito un settore cardine per l’economia con le spese per i vivai in media raddoppiate (+95%) con punte che vanno dal +250% per i fertilizzanti al +110% per il gasolio o il +1200% per il metano per il riscaldamento delle serre, secondo l’analisi Coldiretti.
"Ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi - continua Coldiretti regionale - dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. E sono esplose anche le spese di trasporto – conclude Coldiretti – in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma".
E sul tema, tra due settimane, è in programma l'uscita del libro di Alfredo De giovanni "Fatti albero" - Edizioni Radici Future.
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"Fatti albero" è un racconto per il teatro liberamente tratto da una storia vera: la mobilitazione di un intero paese per salvare un albero di pino secolare dall’abbattimento prematuro. È la storia di un ragazzo e del “suo” albero cresciuto insieme, l’unico orizzonte verde che faceva capolino dalla sua stanza nel mezzo di una desolazione di ferro e cemento. È una storia di amore e di profonda simbiosi con la natura, di lacrime e sogni, di riscoperta del mito e di lotte per diventare grandi, di voli senza tempo in quel luogo misterioso che è il cuore degli alberi.
"Il libro offre spunti - sottolinea l'autore - grazie a una ricca appendice didattica, per esplorare le connessioni esistenti tra gli alberi e le principali materie di studio della scuola secondaria: letteratura, educazione civica, scienze, storia, geografia, arte, musica, religione e tecnologia, che testimoniano l’irrinunciabile presenza di questi straordinari esseri viventi per la vita sulla Terra".
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"Un libro per ragazzi - aggiunge De Giovanni - che vogliono crescere con consapevolezza e per adulti che cercano strade sostenibili, per un Pianeta il cui clima sta mutando rapidamente. Tra 15 giorni circa lo troverete in tutte le librerie fisiche/online e, se volete, potete già prenotarlo messaggiandomi o richiedendolo all'indirizzo info@edizioniradicifuture.it"
(gelormini@gmail.com)