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Corigliano d'Otranto, 'Visioni del Sud' paesaggi, corpi, materie

È visitabile fino al 20 ottobre a Corigliano d’Otranto (Lecce), negli spazi del Castello Volante, il percorso espositivo Visioni del Sud con le immagini del fotografo austro-inglese Wolf Suschitzky sui paesaggi culturali nella Sardegna degli anni Cinquanta, l’installazione audiovisiva dedicata a Lisetta Carmi, tra i massimi interpreti della fotografia sociale nella seconda metà del Novecento, Erotico Erotico, una mostra che riscopre a distanza di 30 anni l’archivio di Antonio Carmelo Erotico, il mitico fotografo di Frigidaire, e con residenze artistiche e progetti visivi dedicati al paesaggio e all’identità di genere. Per info: visionidelsud.it

Visioni Puglia

 

Inaugurato lo scorso 20 luglio, per tutta l’estate e oltre il percorso espositivo di Visioni del Sud attraversa e anima i suggestivi spazi del Castello Volante di Corigliano d’Otranto. Un maestoso maniero cinquecentesco, tra i più pregevoli esempi del patrimonio storico artistico pugliese, ripensato come un cantiere delle arti visive e performative per la riscoperta e la tutela dei beni immateriali: uno spazio contemporaneo dedicato alla ricerca e alla pratica artistica. Un’officina creativa per la produzione di nuovi immaginari, che continua a ospitare artisti, musicisti, autori nazionali e internazionali, ma fortemente connesso con il territorio. Uno spazio abitato tutto l’anno, superando la logica dell’“evento”, all’interno del quale poter intessere relazioni e scambi multidisciplinari. Un luogo che sembra sospeso tra passato e futuro, tra identità e vocazione, reale e irreale: “volante”, appunto, come recita il nuovo nome del Castello De’ Monti.

Visioni del Sud è un percorso espositivo di archivi ed opere d’arte, esito di ricerche e residenze artistiche, ideato da Big Sur e finanziato da Regione Puglia - Cultura, Tutela e Sviluppo delle Imprese Culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa turistica, Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia, Piiil Cultura in Puglia, Puglia 365. Il percorso è curato da Francesco Maggiore e Paolo Pisanelli, con gli allestimenti di Maurizio Buttazzo e Efrem Barrotta.

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Il progetto è nato per sostenere la produzione artistica contemporanea nel Sud Italia attraverso la movimentazione di archivi storici e di recente formazione. In linea con l’idea di trasformare il Castello Volante in un cantiere per le arti visive e performative, Visioni del Sud diventa fino al 20 ottobre un osservatorio che riflette sulle trasformazioni dei territori e sui paesaggi culturali del Mezzogiorno, sollevando temi e aspetti legati alle tre sezioni attraverso cui si scandisce il percorso: Paesaggi / Corpi / Materie.

L’obiettivo è quello di avvicinare le nuove generazioni alla conoscenza attiva del territorio, sollecitando uno sguardo critico sui paesaggi culturali - presenti e passati - attraverso l’osservazione, lo studio e la rilettura delle immagini di archivi fotografici. Archivi che non sono solo luoghi della memoria fermi nel passato ma immagini “vive” che si prestano a interpretazioni e a originali rielaborazioni.

"Le opere che confluiscono in Visioni del Sud sono produzioni inedite, interventi site specific e rielaborazioni creative che mettono in relazione luoghi e discipline diverse" come dichiarano Francesco Maggiore e Paolo Pisanelli, curatori del percorso espositivo.

Seguendo la linea progettuale del Castello Volante, le mostre - inaugurate il 20 e 21 luglio scorsi all’interno del programma della Festa di Cinema del reale e dell’irreale ideata da Big Sur - animeranno gli spazi del maniero fino al 20 ottobre, offrendo inediti e approfonditi contenuti culturali a residenti e turisti nell’affollata estate salentina, e al contempo destagionalizzando l’offerta culturale, per proseguire fino all’autunno. Le mostre sono aperte tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Il percorso espositivo si apre nella Sala Tabaccaia sul tema Paesaggi con la mostra Wolf Suschitzky & The Sardinian Project, nata dalla collaborazione con l’Istituto Superiore Etnografico della Sardegna e curata da Paolo Piquereddu. Tra il 1948 e 1950, il giovane fotografo e operatore cinematografico austro-inglese Wolfgang Suschitzky fissava in immagini straordinarie i volti, i luoghi e i paesaggi culturali della Sardegna documentando l’epocale campagna contro la malaria che in quegli anni stava mobilitando le istituzioni e l’intera comunità dell’isola.

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La mostra dà conto da una parte al lavoro svolto in Sardegna da uno dei più grandi fotografi e operatori cinematografici inglesi del Novecento, e dall’altro evidenzia le dimensioni epiche che la campagna antianofelica ha rappresentato per la quantità assolutamente inedita di uomini e mezzi impiegati contribuendo significativamente al generale processo di crescita economica e sociale della Sardegna. Il racconto di un’emergenza sanitaria che evoca paure e straordinarie mobilitazioni come quelle che stiamo vivendo in questi anni su scala planetaria.

A dialogare con le immagini di Suschitzky, l’installazione fotografica tratta dall’archivio Giuseppe Palumbo in collaborazione con il Museo Castromediano di Lecce, uno straordinario patrimonio composto da 1740 lastre, realizzate dal 1907 al 1959, che ritraggono il Salento arcaico, le sue genti, i mestieri, i luoghi e le loro trasformazioni. Con Visioni del Sud il fondo mira a diventare un archivio aperto alla collettività in grado di sollecitare temi, riflessioni e sguardi contemporanei sui territori del Sud Italia ma anche del Sud del mondo. 

Nel percorso di Visioni del Sud anche il lavoro inedito Erotico Erotico, un omaggio a Antonio Carmelo Erotico, fotografo di Frigidaire la rivista culturale italiana di fumetti, rubriche, inchieste giornalistiche, musica che ha pubblicato autori italiani e stranieri innovativi, tra cui Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli, e sulla quale hanno esordito famosi personaggi dei fumetti come Zanardi o Ranxerox. Visioni del Sud si propone di esplorare il percorso artistico di Antonio Carmelo Erotico e in particolare la sua produzione legata ai nudi e all’erotismo, immagini poi diventate le iconiche copertine di Frigidaire, per dare vita a un progetto espositivo capace di rileggere a distanza di tempo la sua ricerca. In Erotico Erotico, curata da Malì Erotico e da Maurizio Buttazzo, le fotografie diventano una preziosa testimonianza delle istanze e della cultura underground che percorrevano l’Italia a cavallo tra gli Anni Ottanta e Novanta. Il ritratto di una generazione, colta da un artista dissacrante e provocatorio.

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Sempre sul tema “Corpi” si innestano le immagini de Lo sguardo di Lisetta, una recente intervista di Paolo Pisanelli a Lisetta Carmi. Nella video installazione la voce della fotografa, tra i massimi interpreti della fotografia sociale nella seconda metà del Novecento, si alterna al racconto visivo dei suoi scatti. Tra le prime autrici ad occuparsi in maniera radicale di identità di genere, peraltro in un periodo estremamente ostile. Quando nel 1972 le sue foto vengono raccolte in un libro pubblicato dalla casa editrice Essedì di Roma, le librerie si rifiutano di esporlo. Carmi aveva iniziato a fotografare i transessuali a Genova nel 1965 e prosegue per sette anni fino alla pubblicazione di un lavoro, “I Travestiti”, destinato a diventare un documento fondamentale nella storia della fotografia italiana. Il mondo di Lisetta è stato realizzato grazie alla collaborazione con Giovanni Battista Martini, curatore dell’Archivio Lisetta Carmi, con Kunstschau e RTI Theutra Oasimed (Lecce) e Arte Contemporanea Picena (Ascoli Piceno).

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In continuità con il lavoro di Carmi, trovano spazio in Visioni del Sud anche produzioni di giovani autori e autrici che esplorano il tema dell’identità di genere e della non omologazione, come in Marsico - Down on the Street, progetto fotografico di Andrea Ciccarese, che ha documentato la quotidianità della famiglia Marsico, una delle più antiche famiglie di giostrai del Salento. Il percorso continua con Gender Project, progetto fotografico e ‘politico’ di Veronique Charlotte, a cura di Festival Persona e di Cinema del reale, raccolta di oltre 100 ritratti che indaga i temi della fluidità e del genere, e la videoinstallazione Ekdysis, di Niya B, artista transfemminista, che lavora alle intersezioni tra arte visiva e performance esplorando temi legati all’ecologia, alle politiche (trans)generi e all’equità nella salute mentale. L’installazione è frutto della collaborazione tra Domus e Lo.ft.

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Visioni del Sud comprende anche Affacci, di Vincenzo d’Alba, che a seguito di una residenza condotta nel Castello ha riletto i messaggi metaforici e antropologici contenuti nelle facce e nei volti scolpiti sulle pietre del maniero dandone una lettura contemporanea attraverso un’installazione realizzata in collaborazione con Sprech. Si prosegue con Katábasis, un progetto fotografico di Basilio Puglia, un'indagine visiva in evoluzione, un viaggio simbolico nei luoghi di una catastrofe ecologica inimmaginabile mentre i roghi e xylella rappresentano nel Salento delle vere emergenze sociali e culturali. Il tema del paesaggio torna nel lavoro fotografico di Sara Scanderebech, dal titolo La Planéte Sauvage, a cura di Rosita Ronzini frutto di una collaborazione con Avant Festival, uno sguardo intimo dentro i colori e sui corpi del Sud, un invito ad esplorare un microcosmo dove piante, animali sono abitanti di un pianeta sconosciuto. Fotografia e scultura sono in dialogo in Leggere attentamente il foglietto illustrativo, un percorso per immagini e ceramiche create dagli ospiti della Casa per la Vita Artemide di Racale, guidati dall’artista e ceramista Giorgio di Palma.

Il Castello Volante è un laboratorio multidisciplinare dove s’incontrano e dialogano storia, architettura, cinema, musica, fotografia, scrittura, gastronomia e artigianato. Vincitore del Bando della Regione Puglia per la valorizzazione degli attrattori culturali attraverso il sostegno alle imprese della filiera dello spettacolo dal vivo, “il Castello Volante” è il progetto realizzato da tre imprese culturali (Multiservice Eco, Coolclub e Big Sur), che insieme al Comune di Corigliano d’Otranto hanno ripensato l’antico Castello De’ Monti come un sistema di officine creative, un grande cantiere delle arti visive e performative aperto al territorio e alla comunità per la riscoperta e la tutela dei beni immateriali, la pratica artistica, il nutrimento dei pensieri che volano.

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Il Castello e il suo intorno diventano, così, luoghi da abitare, non spazi vuoti o “location” solo da usare, ma contenitori di storie da scoprire e da svelare, corpi architettonici con cui stabilire una relazione sentimentale a cui restituire un segno del proprio passaggio.

Dal 2017 il Castello Volante ha ospitato grandi rassegne cinematografiche e mostre con importanti nomi della fotografia contemporanea italiana e internazionale, come Cecilia Mangini, Arturo Zavattini, William Klein, Letizia Battaglia, Franco Pinna, Pino Guidolotti, insieme a giovani fotografi e artisti emergenti. In questi anni si è affermato come centro espositivo e spazio di sperimentazione che favorisce l’incontro e gli “scambi creativi”.

Ogni anno la programmazione si arricchisce di eventi che nascono dalla collaborazione con altre realtà del territorio o con progetti internazionali, oltre a includere i festival ‘residenti’ di musica, cinema, arti visive e comunicazione politica prodotti dalle imprese culturali che hanno dato vita al Castello Volante e che oggi hanno trovato casa all’interno dell’antico maniero.

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Le mostre sono aperte tutti i giorni.

Orari: 10-13; 16-20.

Per info e prenotazioni Castello Volante 351.9137972; 0836.471008  visionidelsud.it

(gelormini@gmail.com)

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