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DONNAPAOLA, opening per l'ArtFarm nel cuore della Murgia pugliese

C'è un luogo, nel cuore più selvaggio della Murgia, dove passato e futuro si danno appuntamento. È qui che prende forma Donnapaola, il nuovo Attrattore Culturale ideato da Vito Labarile - ingegnere, collezionista d’arte e anima visionaria del progetto - inaugurato nell’ambito del programma regionale F.A.M.E - Radici e Ali, sostenuto dalla Regione Puglia.

Donnapaola non è solo una struttura: è una promessa. Una modern farm di quasi 300 ettari tra la Murgia dei Trulli e le terre aride che guardano Castel del Monte. Un ecosistema culturale, agricolo e ambientale che fonde memoria, innovazione e sostenibilità, con un investimento complessivo che supera gli 8 milioni di euro. Al centro, una piazza in pietra di oltre 2000 metri quadrati fa da cuore pulsante a questo nuovo spazio di rigenerazione rurale, pensato per restituire voce e centralità alle Aree Interne del Comprensorio Murgiano.
Il fulcro di tutto è la Torre, sede del Progetto Archivia (https://www.donnapaola.it/la-masseria/) un complesso polifunzionale su tre livelli concepito per promuovere la storia, la biodiversità e l’arte del territorio attraverso l’innovazione digitale e la formazione universitaria. La Torre ospita una piattaforma cloud che raccoglie l’intera Storia dell’Antropologia Culturale della Murgia, accanto a una dettagliata mappatura della biodiversità aziendale, realizzata in collaborazione con l’Università di Bari.
Donnapaola si configura come un vero e proprio campus, in grado di accogliere fino a 32 studenti e artisti, e destinato a ospitare master annuali in partnership con diverse università. A supporto delle attività didattiche e di ricerca, sono stati avviati due laboratori tecnologicamente avanzati, pensati per offrire spazio a progetti sperimentali, ricerche e performance culturali.

L’Aula Talk, centro nevralgico della struttura, è dedicata a Lectio magistralis, mostre ed eventi artistici di rilievo, mentre le aule didattiche ospiteranno le attività formative ufficiali, coordinate da un Comitato Scientifico. Completa l’offerta un innovativo laboratorio del gusto, spazio esperienziale con oltre 90 posti a sedere, dedicato all’esplorazione del rapporto tra arte, cibo e antropologia. Non manca un bar con area lounge e servizi annessi, insieme a oltre 1200 metri quadrati di spazi polifunzionali dedicati ai linguaggi performativi, come arte, teatro e danza.
Accanto al centro culturale, trovano spazio attività primarie, di produzione e trasformazione agroalimentare e servizi turistici. Donnapaola ospita inoltre una rete di strutture dedicate al benessere animale, come lo jazzo dei bovini e la scuderia degli equidi, realizzate secondo un’architettura innovativa pensata per garantire comfort e cura. Nelle stesse aree si sviluppano le tre filiere aziendali dedicate alla produzione e lavorazione di latte, carne e piante officinali, in una logica di integrazione e sinergia.






La zootecnia si pratica in forma estensiva: le vacche pascolano liberamente su 3,5 ettari di terreno, oggetto di una mappatura botanica che ha identificato oltre 380 specie foraggere ed essenze officinali presenti in azienda. Questo patrimonio vegetale, è frutto di un dottorato di ricerca cofinanziato da DONNAPAOLA, dal Ministero della Ricerca e dall’Università di Bari. La corretta rotazione dei pascoli consente così un’alimentazione naturale e controllata, in armonia con l’ecosistema.
Accanto alle attività produttive, trovano posto anche gli spazi dedicati al food & beverage, con un ristorante aziendale, zone conviviali e ambienti per l’intrattenimento. A sostegno del turismo rurale, sono stati recuperati e trasformati quattro jazzi in relais di soggiorno, per un totale di 42 posti letto e numerosi servizi. Infine c’è il Mito Orto, dove si coltiva il legame tra uomo e natura, in un luogo dove la biodiversità agricola diventa anche esperienza culturale.
Durante l’inaugurazione, Donnapaola ha ospitato un convegno di alto profilo culturale e scientifico, segno tangibile della volontà di dare respiro accademico e progettualità concreta al territorio. Tra gli interventi più attesi, quello di Laura Marchetti, antropologa culturale e già sottosegretario di Stato, con la relazione “Un archivio per la comunità - memoria del passato, risorsa del futuro”; Luigi Forte, botanico ambientale ed ex direttore del Museo Orto Botanico dell’Università di Bari, ha presentato “Il patrimonio vegetale di Donnapaola: caratterizzazione floristica e fitopastorale per una gestione sostenibile”; mentre l’architetto Pietro Laureano, esperto Unesco, ha proposto una visione innovativa con “Ripensare la città e abitare l’agricoltura: l’Oasi Urbana, la nuova iniziativa UNESCO per affrontare le sfide globali”. A seguire, uno spazio di dibattito ha aperto il confronto tra relatori, pubblico e istituzioni, ponendo le basi per una comunità realmente partecipativa.

Ha concluso i lavori Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura, con un intervento dal titolo “Radici e Ali. L'ultima frontiera della valorizzazione degli attrattori culturali e materiali”, confermando l’impegno della Regione nel dare continuità a esperienze capaci di generare valore e identità.
Chi visita Donnapaola ha l’occasione rara di toccare con mano una nuova forma di mecenatismo contemporaneo, radicato nella terra ma proiettato verso il mondo. Un luogo dove l’arte dialoga con l’agricoltura, la ricerca si intreccia con la tradizione e la bellezza diventa motore di sviluppo.
Con il suo sguardo ampio e generoso, Vito Labarile consegna alla Murgia non solo uno spazio fisico, ma un orizzonte culturale destinato a crescere, contaminare, ispirare. Donnapaola è più di un progetto: è un gesto d’amore verso una terra antica, che chiede solo di essere ascoltata.
(gelormini@gmail.com)