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Doppi incarichi, in 10 scelgono il Parlamento.
E il Pdl promuove Zullo capogruppo

Dal canto suo Introna si è detto “certo che” i consiglieri uscenti “porteranno nelle aule di Camera e Senato l’importante contributo di competenza, responsabilità e sobrietà che caratterizza il loro modo di interpretare l’incarico istituzionale”, annunciando già per la prossima seduta dell’Aula, rinviata a dopo la fumata bianca sul Quirinale, l’avvicendamento tra i dimissionari e i primi dei non eletti nelle rispettive liste. A lasciare, come noto, sono il capogruppo democratico Antonio Decaro e l’ex assessore al Bilancio Michele Pelillo, oltre al collega di Giunta Dario Stefàno de “La Puglia per Vendola” e ai consiglieri in quota Sel, Toni Matarrelli ed Arcangelo Sannicandro, quest’ultimo partito in extremis alla volta della Capitale dopo la rinuncia del Rivoluzionario Gentile. L’opposizione, invece, perde lo storico numero uno del gruppo consiliare Rocco Palese, dal 1995 alle prese con delibere ed emendamenti in Regione e sfidante di Vendola alle ultime regionali. Con lui anche il suo vice, Massimo Cassano, il brindisino Pietro Iurlaro, il foggiano Lucio Tarquinio, Roberto Marti e Gianfranco Chiarelli. “Una scelta che, oltre a confermare il mio impegno per la tutela del nostro territorio nella massima istituzione nazionale, risponde alla volontà di rispettare pienamente il mandato popolare espresso con il voto”, ha chiosato sulla decisione proprio il martinese, lasciando il testimone alla new entry Giuseppe Cristella, mentre è pronto a tornare in sella più di un volto noto: da Tommy Attanasio, ex An poi passato con la lista Emiliano a Marcello Rollo, eletto tra le fila degli azzurri ma poi sistematosi tra quelle dei casiniani, così come gli ex Ruocco e Aloisi o il democratico Michele Monno, già protagonista di un cameo tra i banchi della maggioranza in sostituzione di Gerardo Degennaro.
E se dai Radicali, Annarita Digiorgio rivendica il pressing attraverso il ricorso per incompatibilità presentato al Tribunale del capoluogo “solo a seguito del quale gli 11 parlamentari ancora presenti illegalmente in Consiglio hanno optato per una sola delle due cariche”, precisando che l’entità del provvedimento riguardasse la tempistica imposta dalla legge e non i doppi emolumenti bloccati dall’ufficio di presidenza, dal Pdl si preparano a tornare in aula con un nuovo capogruppo. Come deciso alla presenza del vice coordinatore regionale del partito, Antonio Distaso, infatti, ad ereditare i galloni dal chirurgo di Acquarica del Capo sarà Ignazio Zullo, designato all’unanimità: “Non mi va di salutare Rocco Palese”, manda subito a dire al neo deputato, “non ne ho motivo, perché lo sentirò sempre accanto e gli chiederò quotidianamente di raddoppiare gli sforzi, poiché non gli toccherà pensare alla Puglia solo dal Parlamento, ma gli ho già preannunciato che dovrà essermi vicino per trasferirmi la sua conoscenza e la sua esperienza”. “Se oggi divento capogruppo, lo devo a lui ed alla generosità dei miei colleghi”, spiega in attesa di mettersi all’opera. Colle permettendo.
(a.bucci1@libero.it)