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Emiliano nomina collegio di esperti. Coro di proteste

La sensazione è più quella di prime mosse per l'impostazione di un percorso più articolato e teso anche al rinnovamento della guida del Partito Democratico, da parte di Michele Emiliano, più che l'emulazione di modelli europei alla Nicolas Sarkozy: che decise di affidare  a un prestigioso gruppo di imprenditori e intellettuali la produzione di “soluzioni pragmatiche per liberare la crescita economica”. Che nelle dichiarazioni ufficiali sarebbe stata quella “francese”, ma nelle ambiziose intenzioni dell'allora neo-presidente, poteva diventare il modello per quella, più allargata, dell’intera Europa.

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Il "Collegio degli Esperti" nominato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - meno prestigioso di quello transalpino, ma decisamente più numeroso - è presentato come risultante del nuovo modello organizzativo: “Modello Ambidestro per l’Innovazione della macchina Amministrativa regionale ‐ MAIA”.

Ne fanno parte personalità che hanno maturato una insostituibile competenza ed esperienza su temi di rilevanza strategica, durante il loro percorso professionale. L’incarico ha la durata di un anno, rinnovabile, ed è totalmente gratuito, fanno sapere dalla presidenza regionale.

Il Collegio degli Esperti affiancherà il Presidente nelle scelte di indirizzo del Governo Regionale, grazie al supporto di profili professionali adeguati, per la pregressa esperienza: “Abbiamo scelto figure di alto profilo in molteplici settori - commenta Emiliano - puntando su uomini del mondo artistico come Lino Banfi, Renzo Arbore e Al Bano, che rappresentano la Puglia nel Mondo grazie al loro straordinario talento nella musica e nel cinema".

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"Scienziati come Cecilia Saccone Quagliariello e Francesco Schittulli. Manager che si sono affermati in Italia e all'estero come Mario Morlacco, Antonio Fallico, Marcello Panettoni. Uomini e donne delle Istituzioni come Nicola Zito, Franco Sebastio, Laura Marchetti, Antonio Maniglio, Tommy Attanasio, Giuseppe Carulli. Rappresentanti del mondo della scuola e dell’Università pugliese come Salvatore Marzano, Vito Antonio Leuzzi, Rosina Basso Lobello, Maria Svelto, Isabella Martucci, Susi Mazzei, Anna Montefalcone, Biagio Marzo. Professioniste nel settore sanitario come Paola Ciannamea, Maria Rosaria Greco, Annamaria Moschetti. Scrittori e giornalisti come Pino Aprile e Lino Patruno e un rappresentante dei pugliesi nel Mondo John Mustaro (NYC). L’imprenditrice Simonetta Lorusso, l’agronoma Alessandra Gallotta”.

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Il coro di proteste sollevatosi dalle file dell'opposizione si presenta compatto: "Il Governo della Puglia ha bisogno di ben altro che di un organismo pletorico, composto da cantanti e attori, e politici ormai fuori corso", si legge in una nota del capogruppo di "Noi a Sinistra", Guglielmo Minervini.

"Il Presidente Emiliano non sprechi così il suo tempo o, se ritiene necessario dotarsi di un think thank - per dare più spessore alle politiche regionali - si circondi di voci autorevoli, dei migliori esperti nell'innovazione sociale, economica, nello sviluppo  locale, le migliori competenze sull'acqua, i rifiuti, ecc. Dieci teste che danno idee alla Puglia per aprire uno sguardo strategico sul futuro".

"Con tutto il rispetto per le persone nominate - spiega Minervini - non capiamo quale fattivo contributo possano portare per rendere più incisiva l'azione amministrativa o per avere una lettura più acuminata delle problematiche. Davvero fatichiamo a capire il perché di nomine che non aggiungono nulla neppure sotto il profilo simbolico".

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"Eppure - insiste Minervini - sono giornate molto delicate tra Ilva e xylella, ma anche il piano di riordino sanitario, le preoccupazioni dei correntisti di BancApulia o la TAP, su cui bene ha fatto il governo regionale o l'avvio del RED. C'era davvero bisogno di sprecare tempo con un organismo del genere? Non è che il Presidente alla faticosa soluzione dei problemi preferisca operazioni di propaganda? Ci dispiace, ma davvero non capiamo".

Più prudente il commento il capogruppo in Consiglio regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, che afferma in una nota: "A noi del Gruppo dei Conservatori e Riformisti sta a cuore il bene della Puglia e dei pugliesi e se il collegio degli esperti è ritenuto dal Presidente Emiliano, utile al raggiungimento di questo scopo, ne siamo lieti. Perché non sono gli esperti a destare in noi perplessità, ma è lo stesso Emiliano".

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"Fin dal primo giorno del suo insediamento - aggiunge Zullo- Emiliano ha introdotto nei meccanismi burocratici-amministrativi della Regione consulenti personali, dirigenti figli dello spoil system e assessori esterni. Ma di concreto, in questo anno, non ha combinato nulla. Anzi, ha bloccato la Puglia affievolendo anche l'autorevolezza e la dignità di tutti coloro che ha nominato, rendendoli partecipi di una stagione fallimentare".

"Il punto è questo: se si cede a tentazioni narcisistiche, grandi professionisti e personalità rischiano di diventare un orpello nel mare magnum della demagogia politica e ne risulta danneggiata non solo la Puglia, ma anche l’immagine di quelle grandi espressioni che la nostra Regione ci ha donato".

E poi aggiunge: "Noi auguriamo buon lavoro a tutti i cittadini di buona volontà, che vorranno prodigarsi per il bene della Puglia, a coloro che hanno il coraggio di mettersi in gioco e servire la nostra comunità e non il potente di turno, a coloro che hanno ancora la forza di reagire ad uno stato di sopore in cui ogni anormalità è diventata "normale" ".

"Ad Emiliano - chiosa Zullo - consigliamo un cambiamento necessario: è davvero inutile accentrare ogni potere nelle sue mani, se non lo fa fruttare e non quaglia nulla. Bisogna saper delegare, dando margini di autonomia e autorevolezza ai propri collaboratori. Perché il rischio è che trascorrano invano, così, anche i prossimi quattro anni. E per la Puglia sarebbe la fine".

 
 

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I componenti del "Collegio di Esperti" nominati dal Governatore Emiliano:

 1. Francesco SCHITTULLI,  oncologo -Presidente L.I.L.T.;
 2. Laura MARCHETTI, già ViceMinistro dell’Ambiente;
 3. Vito Antonio LEUZZI, storico;
 4. Nicola ZITO, già questore di Palermo;
 5. Simonetta LORUSSO, imprenditrice;
 6. Alessandra GALLOTTA, agronomo;
 7. Annamaria MOSCHETTI,  pediatra;
 8. Rosina BASSO LOBELLO, già docente di storia e filosofia;
 9. Antonio MANIGLIO, già vice presidente del consiglio regionale;
10. Pasquale ZAGARIA, detto Lino Banfi, attore;
11. Lorenzo Giovanni ARBORE, detto Renzo, musicista;
12. Albano CARRISI, cantante;
13. Pasquale PATRUNO, detto Lino, giornalista;
14. Giuseppe APRILE, detto Pino, scrittore;
15. Salvatore MARZANO,  già Rettore del Politecnico di Bari;
16. Paola CIANNAMEA,  già direttore generale ASL;
17. Maria Rosaria GRECO, cardiologa, medico volontaria in diversi Paesi Africani;

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18. Antonio FALLICO,  già banchiere;
19. Mario MORLACCO, già dirigente sanitario;
20. Maria SVELTO,  docente universitario;
21. Isabella MARTUCCI, docente universitario;
22. Maria Assunta MAZZEI, detta Susi, docente;
23. Francesco SEBASTIO,  già magistrato;
24. Anna MONTEFALCONE,  docente universitario;
25. John MUSTARO, Presidente associazione pugliesi di New York;
26. Marcello PANETTONI, manager nel settore dei trasporti;
27. Giuseppe CARULLI,  commercialista;
28. Tommaso ATTANASIO,  già imprenditore;
29. Biagio MARZO, Docente universitario. 
30. Cecilia Saccone in Quagliariello, Docente Universitaria e scienziata

(gelormini@affaritaliani.it)

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