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Eusoft: il software pugliese per laboratori approda sul Microsoft Marketplace
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Il software per la gestione dei laboratori concepito dalla società barese Eusoft srl è entrato nel Marketplace di Microsoft: l’ingresso consentirà all’impresa di Information Technology di rafforzare la sua partnership con la multinazionale americana e di commercializzare la sua soluzione negli oltre 100 Paesi, in cui è disponibile il catalogo di applicazioni proposte da fornitori di software indipendenti, partner della multinazionale americana.

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Quella di Eusoft è la prima soluzione italiana del settore ‘LIMS’ - che include i sistemi informatici per la gestione dei laboratori di industrie, organi di controllo, utility e settore della ricerca - a entrare nella piattaforma commerciale di Microsoft che, con il suo team di vendita, supporterà la commercializzazione del software barese a livello mondiale.

Stefano D'AscoliStefano D'AscoliGuarda la gallery

“Siamo entusiasti per questo traguardo - ha dichiarato il CEO e fondatore di Eusoft Stefano D’Ascoli - che consolida la nostra partnership con Microsoft, nata qualche anno fa. Adesso potremo accedere a un ecosistema globale di clienti, accrescendo la visibilità del nostro prodotto e valorizzando l’esperienza ultraventennale maturata nel mercato dell’informatica di laboratorio, per il quale si prevede una crescita a livello globale dai 3,4 miliardi del 2021 ai 5,6 del 2026. Grazie allo sviluppo commerciale che vivrà Eusoft e agli investimenti in tecnologie pianificati prevediamo di raddoppiare entro il 2025 il nostro organico, oggi attestato sulle 35 persone: cerchiamo talenti e professionalità eterogenee, per rispondere alle dinamiche del mercato e potenziare ulteriormente il nostro prodotto, collaborando anche con il mondo accademico e della ricerca”.

“Il nostro obiettivo - ha sottolineato Fabio Santini, Direttore Divisione Global Partner Solutions di Microsoft Italia - è far crescere i partner sia a livello di competenze per seguire al meglio i clienti nei progetti di trasformazione digitale, sia a livello di sviluppo di soluzioni innovative. Grazie al nostro Marketplace, i nostri partner possono offrire tecnologie all’avanguardia ai clienti Microsoft in tutto il mondo, portando l’innovazione italiana a livello globale. Eusoft ha sviluppato una soluzione innovativa basata sulla nostra piattaforma Microsoft Azure che, entrando nel Marketplace, potrà portare benefici alle organizzazioni alla ricerca di tecnologie LIMS SaaS in Cloud”.

Fabio.SantiniFabio.SantiniGuarda la gallery

Eusoft srl, azienda informatica nata 24 anni fa in un piccolo appartamento di Bari, è first mover e leader in Italia nelle tecnologie dell'informazione per la gestione dei laboratori di prova e controllo qualità. La società ha fornito sulla piattaforma Cloud Microsoft Azure la sua soluzione ‘Eusoft.Lab LIMS SaaS’ a circa 4.000 utenti di oltre 200 clienti presenti in cinque paesi europei: industrie, utility, organi di controllo ed enti pubblici e privati che operano nella ricerca.

L'INTERVISTA

In occasione dell'ambizioso traguardo raggiunto da Eusoft, Affaritaliani.it Puglia ha incontrato e intervistato Stefano D'Ascoli CEO e fondatore dell'azienda barese:

Le felicitazioni e i complimenti, da pugliesi, per il lavoro svolto e i risultati finora raccolti da Eusoft e dai suoi "cervelli" sono doverosi e ricchi di ammirazione. Come nasce e come si consolida nel tempo l'intesa con uno dei colossi dell'informatica come Microsoft?

Nasce 10 anni fa, quando Eusoft - allora quindicenne - era alla ricerca di interlocutori e piattaforme informatiche per l'utilizzo dei primi software realizzati, per laboratori di qualità. Un giovane Fabio Santini di Microsoft Italia ci presentò in anteprima la frontiera "cloud" letteralmente ancora "al di là delle nuvole". Da quell'incontro e da quella scommessa partì l'intesa, che ci portò ad utilizzare sempre più le tecnologie Microsoft, e a farci diventare  - oggi - partner di riferimento.

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La svolta arriva, paradossalmente, con il lockdown provocato dal Covid-19. Paradossalmente, perchè il 'virus' nemico per antonomasia dei computer e degli informatici, nella sua declinazione pandemica, diventa per voi una straordinaria "opportunità". E' così? 

Sì, proprio così, anche se naturalmente nessuno di noi ha mai auspicato la piega drammatica degli eventi pandemici. Lavoro a distanza, smart-working e ricorso diffuso alle piattaforme social per mantenere le relazioni, hanno fatto sì che il "cloud" diventasse per noi un "boost". I nostri prodotti e le nostre soluzioni software SaaS in cloud - testate, certificate e catalizzatrici di investimenti - hanno registrato incrementi fino al 63%, con un virtuoso processo win/win della partnership con Microsoft. A loro, infatti, interessa molto che noi cresciamo e, per questo, a loro volta investono su di noi: avendo riscontrato quanto si sia investito sulle nostre potenzialità e quali risultati siamo riusciti ad ottenere.

schermata Eusoft LIMS schermata Eusoft LIMS Guarda la gallery

Possiamo dire che la "creatività meridiana" - per parafrasare Franco Cassano, il cui anniversario dalla scomparsa cade proprio in questi giorni - si esalta ed è esaltata dalla piattaforma Microsoft?

Certo, sotto molti aspetti è quello che è successo: l'indubbia creatività 'made in Puglia' ha oggi un grande estimatore in più. Noi stessi siamo più consapevoli di quanto si sia diventati attrattivi. Il moltiplicarsi dei controlli di qualità in ogni settore: dalla genomica all'alimentazione, dalla meccanica all'assistenza sanitaria, rende il filo rosso della 'tracciabilità' lo stimolo quotidiano al lavoro di tutti noi.

Il nostro impegno è teso a creare sistemi che in cloud riescano a gestire i big-data e a garantire informazioni e controlli dei prodotti relativi. La capacità acquisita in questi anni di agire in cloud, offrendo servizi dall'alto riscontro innovativo, consente di utilizzare alte potenze computazionali a costi ridotti e, quindi, con notevoli vantaggi per il mercato. 

Per far sì che tutto questo si traduca in benessere diffuso c'è bisogno di essere in tanti: più ne saremo - ad operare nell'Information Technology - meglio girerà. Anche perchè, in un Paese che non brilla certo per l'età media, l'esigenza di una tecnologia più accessibile e sostenibile deve fare i conti con la carenza di risorse umane.

Eusoft D'AscoliEusoft D'AscoliGuarda la gallery

Ed è proprio quello che mi accingevo a chiederle: il futuro ricco di prospettive vi fa annunciare il raddoppio di organico entro il 2025, ma il patrimonio risorse umane disponibile riesce a soddisfare richieste ed aspettative? L'impressione è che su questo fronte si paghi pegno.

Inutile girarci intorno: risorse non ce ne sono, per cui sarà del tutto fuori luogo battersi con altre aziende, per strapparsele a vicenda. In questo caso, più che mai, va fatto fronte comune, per moltiplicare gli sforzi sulla formazione; anche perchè la situazione di stallo proietta qualsiasi effetto di cambiamento a 3-4 anni. a far data da oggi.

Urge un impegno comune sulla "formazione rapida" (6 mesi), necessari per entrare nel mondo del lavoro e poi specializzarsi operando sul campo. Per questo l'invito è a cercare lavoro e a provare a lavorare in aziende che investono in tecnologie.

Va detto anche che il nostro interesse è verso un campo più largo di quello prettamente tecnologico, ovverso verso 'competenze trasversali: quindi profili umanistici, perchè l'interazione con software richiede linguaggi e conoscenze variegate. Una sorta di Ecosistema di culture, favorito dalla possibilità di attrarre cervelli e saperi anche da remoto e non necessariamente locali. Cosa che dobbiamo imparare a fare meglio.

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E questa potremmo definirla la parte nobile della globalizzazione: dato che "avere la testa fra le nuvole (il cloud)" per Eusoft è stato due volte 'vincente': godendo oggi della scelta pioneristica, ma soprattutto non essendo stati costretti ad emigrare oltreoceano, continuando a fare ricerca qui e continuando ad investire 'in loco' - e non altrove - le proprie risorse in senso lato.

E' uno degli aspetti di cui andiamo più fieri. Non immagina quante volte abbiamo cercato, senza successo, di interloquire con i protagonisti del settore nella Silicon Valley. Ci percepivano lontani e richiedevano, prima di ogni passo, la presenza di un insediamento da loro. Il lockdown ha cambiato tutto. Adesso ci dicono: "L'importante non è dove siete, ma che ci siate". Beh, una bella soddisfazione!

Un'ultima battuta, dott. D'Ascoli, quale sarà il prossimo "giro di boa"?

Identificarci nel nostro settore come "Player a livello europeo", grazie anche alla spinta che ci garantirà il partenariato con Microsoft. Vogliamo divertare leader nell'Eco-sistema Europa, lo meritano tutti coloro che hanno creduto e continuano ad impegnarsi in questa azienda e lo merita quell'amor loci che - oggi più che mai  - si è fatto genius loci.

(gelormini@gmail.com)

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