Festa dei Popoli 2025 - Bari, Giardino Princigalli 'Occhio al mondo' - Affaritaliani.it

PugliaItalia

Festa dei Popoli 2025 - Bari, Giardino Princigalli 'Occhio al mondo'

“Occhio al mondo” è il tema di questa edizione che si rivolge ad un pubblico sempre più giovane con giornate dedicate alle scuole e agli studenti universitari.

Torna a Bari dal 22 al 25 maggio la Festa dei Popoli, il Festival interculturale che, giunto alla sua 21esima edizione, promuove l’incontro tra popoli e culture attraverso eventi, spettacoli, concerti e condivisione di enogastronomia e tradizioni popolari. Quattro giorni di vera e propria festa, con eventi gratuiti, musica, spettacoli, danze, artigianato e attività per i più piccoli. Un grande evento di comunità che - realizzato per vent’anni, con ben 21 edizioni all’attivo - celebra il ventennale di un impegno e di una visione che, attraverso la festa, unisce donne e uomini di tutto il mondo, con più di 40 associazioni e comunità del territorio, 4 partner ambientali, 15 partner solidali. E ancora, 13 scuole partecipanti con più di 500 ragazzi e ben 150 artisti coinvolti nelle esibizioni. 

“Occhio al mondo” è il tema scelto per questa edizione della manifestazione, che si terrà nel Giardino Princigalli di Bari (quartiere Mungivacca, nei pressi del multisala Showville) ed è realizzata dal Centro Interculturale Abusuan, dai Missionari Comboniani e da Cgil, con il patrocinio di Regione Puglia, del Comune di Bari e la collaborazione di un’importante rete di associazioni, comunità straniere e istituti scolastici. L’evento è infatti frutto di un grande lavoro di rete e di relazioni intessute con le tante realtà associative del territorio che ogni anno si impegnano, tutte insieme, per creare e rafforzare legami e radici, per rendere la città di Bari una comunità sempre più interculturale.

In quest’ottica, il tema dell’edizione 2025 vuole essere, appunto, un invito rivolto a tutti gli uomini e le donne a guardare all’incontro tra le culture come ad una risorsa preziosa, capace di arricchire e donare una visione più ampia e sfaccettata in ogni ambito sociale. Un appello ad osservare con attenzione e consapevolezza a ciò che accade nel mondo, focalizzandosi su temi globali relativi alla società, alla cultura, all’ambiente e mantenendo un occhio critico ma allo stesso tempo empatico, capace di stimolare la riflessione. 

Un impegno collettivo che, quest’anno, si è manifestato anche nello stesso processo creativo e di realizzazione dell’immagine con cui la Festa dei Popoli 2025 si presenta al suo pubblico: l’opera, infatti, è frutto di un contest proposto negli scorsi mesi agli studenti e alle studentesse del Liceo Artistico e Coreutico “De Nittis – Pascali” di Bari. Un concorso al quale sono pervenuti 38 progetti da parte delle due classi di grafica, tra i quali il comitato organizzatore ha decretato come vincitore il lavoro dello studente Leonardo Minerva


 

Al di là della scelta di un vincitore, tuttavia, il comitato organizzatore ha ritenuto di sottolineare e valorizzare l’ottima qualità dei progetti pervenuti, esponendoli tutti all’interno di una mostra collettiva che sarà visitabile nel Giardino Princigalli durante i giorni di svolgimento della Festa dei Popoli. 

Il Programma del festival

La Festa dei Popoli 2025 prenderà avvio giovedì 22 maggio alle ore 17.30 con una conferenza di presentazione del festival sul tema “Immigrazione, cittadinanza e lavoro”, a cura di Arci Bari e Cgil Puglia, moderata da Annachiara Serio, referente della Rete della Conoscenza Puglia. A confrontarsi sul tema saranno Monsignor Giovanni Ricchiuti, Presidente Pax Christi Italia, Giorgia Jana Pintus per conto dell’Ufficio immigrazione di Arci Nazionale, Shady Alizadeh, referente dell’associazione Donna Vita e Libertà - Unione italo iraniana di Puglia e responsabile Diritti PD Puglia. Le conclusioni saranno riservate a Maria Grazia Gabrielli, Segretaria Generale della Filcams Cgil.

Al termine della conferenza, grazie alla collaborazione con l’Associazione Giacomo Princigalli, andrà in scena l’esclusiva presentazione del libro “Il loro grido è la mia voce - Poesia da Gaza”, una raccolta di dieci autori palestinesi che raccontano la guerra sulla Striscia con le loro liriche. Sul palco per a raccontare l’opera saranno i curatori Antonio Bocchinfuso, Mario Soldani e Leonardo Tosti e, ancora, il traduttore Nabil Bey Salameh e il grande filosofo e saggista Luciano Canfora.

La poesia come atto di resistenza. La forza delle parole come tentativo di salvezza: è questo il senso più profondo delle trentadue poesie di autori palestinesi raccolte in questo volume, in gran parte scritte a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, nella tragedia della guerra in Palestina, in condizioni di estrema precarietà: poco prima di essere uccisi dai bombardamenti, come ultima preghiera o testamento poetico (Abu Nada, Alareer), mentre si è costretti ad abbandonare la propria casa per fuggire (al-Ghazali), oppure da una tenda, in un campo profughi dove si muore di freddo e di bombe (Elqedra). Il libro è anche un’iniziativa concreta di solidarietà verso la popolazione palestinese. Per ogni copia venduta, infatti, Fazi Editore donerà 5 euro a EMERGENCY per le sue attività di assistenza sanitaria nella Striscia di Gaza.

A seguire, alle ore 20.30 la serata proseguirà con il giovedì universitario “Unipop – l’Università incontra i popoli” e con l’esibizione del progetto musicale del gruppo rap barese Poeti di Quartiere e terminerà con i djset di Indiana Funk aka, Francesco Caiaffa, Vito Santamato e Sante Pellegrino.

La seconda giornata, venerdì 23 maggio sarà invece dedicata alle scuole: a partire dalle ore 16 e fino alle 21.30, infatti, sul palcoscenico della Festa dei Popoli si susseguiranno le esibizioni dei ragazzi di ben 11 istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa. Ragazzi e ragazze daranno voce, suono e corpo alla loro visione creativa con spettacoli di musica live, danze e fanfare. Tra le esibizioni previste, la restituzione del laboratorio musicale realizzato con strumenti di riciclo dal docente Daniele Sarno con gli alunni di una quarta classe della scuola primaria, che hanno realizzato in classe e all’aperto dei veri e propri strumenti musicali a partire da materiali di scarto, nonché lo spettacolo dell’Orchestra dalle Sonorità Multietniche, composta da 18 elementi e nata a partire da un laboratorio musicale realizzato insieme al polistrumentista Mamadou Coulibaly, originario del Burkina Faso, che ha collaborato con i ragazzi di tre scuole secondarie di 1° grado. Seguirà una performance teatrale portata in scena dai partecipanti al laboratorio Palestina -Cultura e Arti e, infine, le esibizioni musicali degli artisti Synthomatics, Rosapaeda Dub Fevah Band eNOVEMBRE87.

Collateralmente alle attività musicali e teatrali svolte sul palco, negli altri spazi del Giardino Princigalli si alterneranno una serie di momenti dedicati ai più piccoli. In particolare, le letture “Una favola palestinese” a cura dell’associazione Laboratorio Palestina - Cultura e Arti, “Favole interculturali per bambini curiosi” a cura dell’associazione Squola Senza Confini Penny Wirton; “La poesia unisce i popoli” a cura dell’associazione Tessere di Solidarietà; “Il potere creativo della parola” a cura dell’associazione Ballerio; il gioco “Caccia al tesoro di pace” a cura dell’associazione GEP - Gruppo Educhiamoci alla Pace e il laboratorio di decorazione “Pysanka unisce” a cura dell’artista Natalia Sholomii.

Il programma della giornata di sabato 24 maggio prenderà il via a partire dalle 18.30 con l’esibizione di un gruppo di bambine di Casa Rozalba su danze e canti tipici albanesi e cui faranno seguito lo spettacolo tipicamente indiano a cura di Samira Oriental Academy e Deshak, l’esibizione di danza dell’Associazione Alma Terra e quella di danza e canto dell’artista ucraina Tetiana Snurnnytska dal titolo “La Gioia”. E ancora, a partire dalle 20.30, sul palco de La Festa dei Popoli 2025 si alterneranno i musicisti camerunensi Tinè Ndolo South Connection, i danzatori di origine balcanica dell’Associazione World Music Project.

Grande attesa, successivamente per il concerto della cantante franco-camerunense Valerie Ekoumè, una delle icone della scena afro-pop contemporanea, che porterà in scena il suo spettacolo dal titolo La danse des éléphants, in cui si ritrovano le sue influenze ispirate alla rumba congolese, al pop americano e alla musica tradizionale camerunense. La serata si chiuderà con le esibizioni del cantante e musicista elettronico di origini nigeriane Spiff Onyuku e del rapper keniota Shad.

Tra gli eventi collaterali del pomeriggio di sabato 24 maggio, negli altri spazi del Giardino Princigalli, la lettura “Letture di pace” a cura dell’associazione GEP – Gruppo Educhiamoci alla Pace, in laboratorio di danze popolari a cura dell’associazione ArtiDea, il laboratorio di pittura: “La magia della pittura ucraina Petrykivka” a cura dell’artista Osadcha Marynala, la presentazione del libro “Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianza dal genocidio di Gaza” a cura di Aldo Nicosia e organizzato dall’associazione Alma Terra e le letture per i più piccoli dal titolo “Narrazioni interculturali” a cura dell’associazione Squola Senza Confini Penny Wirton.


 

L’ultima giornata del festival si apre, domenica 25 maggio, con un evento al mattino: il Centro Interculturale Abusuan presenta infatti, a partire dalle ore 12, “Show Me The World – Music Showcase”, un evento pensato per dare spazio, voce e visibilità ai giovani talenti della scena musicale locale attraverso un contest che si è svolto nei mesi precedenti e che vedrà i vincitori esibirsi sul palco della Festa dei Popoli 2025. Un’iniziativa che intende offrire ai musicisti emergenti dai 18 ai 35 anni l’occasione di esprimersi, condividere la propria musica e connettersi con un pubblico variegato, in un contesto festoso che celebra il dialogo tra le culture e le sonorità di tutto il mondo. 

Nel pomeriggio, a partire dalle 18.30, si susseguiranno spettacoli di danza delle associazioni Culture Organisations of Bangladesh DEBI, Le Ali di Iside (Mashrek) e Catherine Batoka (Cameroun) e, ancora, esibizioni di canto di Rachel Semenou (Costa d’Avorio) e dei rappresentanti della comunità filippina. 

In serata, poi, grande attesa per il concerto della cantautrice pugliese Erica Mou che, con i suoi brani dalla scrittura originale, coniuga la grande tradizione cantautorale italiana con le sonorità pop-folk tipiche del Nord Europa.  Dopo di lei, la serata musicale sarà chiusa dai gruppi The Buonamico’s Band, Wontanara Foli (Guinea Conary e Senegal) e Denny Music. 

Relativamente agli eventi collaterali, il programma dell’ultima giornata prevede le presentazioni dei libri “Ucraina. Cucina e storia” a cura dell’associazione Uniti per l’Ucraina e “Non è stato il mare. Né a Cutro. Né altrove. Né prima. Né dopo” a cura dell’associazione PER.I.P.L.O. La serata terminerà inoltre con l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di autofinanziamento della Festa dei Popoli. 


 

Per tutte le giornate della Festa dei Popoli 2025 saranno inoltre attivi:

-         laboratori di collage con sabbia a cura dell’artista Cheikh Tidiane Mbaye

-         laboratori di realizzazione turbanti, bandane, porta-torta, shopper a cura dell’atelier Jubbo

-         workshop per adulti: “Costruire comunità attraverso una trasformazione individuale e collettiva” a cura dell’associazione Ballerio

-         workshop per giovani: “Generazione viva. Potere e sfide dei giovani” a cura dell’associazione Ballerio

FESTA DEI POPOLI PER L’ACCOGLIENZA - In continuità con la scorsa edizione, alcuni stand saranno animati da persone di nazionalità non italiana giunti nel nostro paese attraverso i corridoi umanitari, vie sicure e legali di accesso in Italia per persone in condizione di vulnerabilità fuggite dal loro paese. gestite da alcuni dei gruppi organizzatori della Festa, che presenteranno le proprie tradizioni artigianali, artistiche e culinarie.

FESTA DEI POPOLI PER LA SOSTENIBILITA’ - Da ormai un ventennio, gli organizzatori della Festa dei Popoli realizzano l’evento con un focus sempre più attento e puntuale alla cura dell’ambiente, alla sua tutela e alla sua sostenibilità. Il tutto nella convinzione che l’incontro tra popoli e culture possa essere ancora più fertile e costruttivo se immerso nella più totale condivisione delle risorse che la natura offre a ciascuno di noi. Si tratta di un evento realizzato all’aria aperta, al quale tutti sono invitati a partecipare godendo della fresca bellezza di un parco cittadino riqualificato e restituito alla sua comunità. E dunque ben vengano i teli colorati, le comitive distese sul prato, l’allegria e il divertimento collettivo, nel pieno rispetto dell’ambiente che ci ospita.

Anche per questa ragione, Festa dei Popoli offre spazio ai lavoratori di riciclo e di riuso dei materiali e vanta degli importanti partner di tipo ambientale: con il supporto della Eco Eventi, le pietanze preparate dai vari gruppi nazionali saranno servite utilizzando piatti, posate e tovaglioli biodegradabili; con il supporto di Legambiente, Plastic Free, AGESCI Bari 9 e dei volontari dei vari gruppi organizzatori delle Festa, sarà poi garantita la pulizia del parco e il supporto ai visitatori per il corretto conferimento dei rifiuti nei contenitori collocati in quattro punti di raccolta all’interno del parco. Sarà benvenuto l’aiuto di qualsiasi cittadino che volesse prestare servizio di volontariato per questo scopo.

“Occhio al mondo: questo vuole essere il nostro invito per la 21^ edizione della Festa dei Popoli a Bari – spiega Taysir Hasan, Presidente del Centro Interculturale Abusuan - un invito niente affatto scontato, in un periodo storico in cui è così facile essere in tempo reale collegati con ogni angolo della Terra ma, al tempo stesso, chiudere gli occhi su ciò che accade a livello sociale e geopolitico internazionale.

Troppi venti di guerra e conflitti animano il nostro presente e noi, come centro interculturale, insieme a tutte le associazioni, le istituzioni e gli attori del territorio, dobbiamo fare la nostra parte, insieme, affinché il nostro sia un territorio di serenità e di convivenza tra le diversità. Questo nella convinzione che da piccole realtà, soprattutto grazie all’ausilio dell’arte, della musica e della convivialità, possa innescarsi il processo virtuoso capace di generare pace in ogni angolo del mondo”. 


 

“Festa dei Popoli rappresenta per noi un ventennio di orgoglio: siamo entusiasti di proporre alla città di Bari la sua Festa dedicata all’integrazione e allo scambio interculturale – aggiunge Koblan Amissah, organizzatore della Festa dei Popoli – mai come in questo periodo di difficoltà e di scenari di guerra a livello internazionale, crediamo nell’importanza del dialogo tra le culture e le comunità che abitano, insieme, la nostra città".

"Questo evento, divenuto nel tempo un appuntamento ricorrente del panorama culturale e della primavera barese, torna ogni anno a ricordarci che ogni differenza rappresenta una ricchezza e che, a prescindere dai contesti sociali, professionali, culturali che ciascuno di noi vive, il denominatore comune deve rimanere sempre l’umanità. Quella di uomini e donne che oggi, a Bari, si riuniscono in cerca di pace”.

“Sono onorata e orgogliosa che la festa dei Popoli si svolga ancora una volta nel nostro Municipio - ha dichiarato Alessandra Lopez – com’è stato ampiamente detto, abbiamo bisogno di eventi di questo genere per diffondere una cultura multietnica e di pace. In un periodo storico come questo, in cui le guerre si moltiplicano e vi sono tante tensioni nel mondo, dobbiamo continuare a dimostrare che la pace è possibile. Bari è da sempre una città accogliente, lo siamo per vocazione, anche grazie alla nostra posizione di città frontaliera: questa manifestazione ci offrirà un ulteriore spunto per divulgare un messaggio di pace e di incontro, per ribadire che è fondamentale prendersi cura dell'altro. Festa dei popoli, insomma, non è solo una festa ma una dichiarazione di intenti rivolta a tutta la cittadinanza”.


 

“La città di Bari ha nel suo patrimonio genetico la multiculturalità, siamo un popolo attraversato da tante culture, dai greci ai longobardi - ha concluso Paola Romano – la stratificazione culturale rappresenta la nostra stessa ricchezza, e ciò che viviamo con la Festa dei popoli non è mera utopia ma dimostra ciò che già siamo e per cui continuare a lavorare. È bellissimo anche vedere che non sono aumentate solo le realtà di migranti ma anche le scuole che vi partecipano, perché è importante stabilire un'alleanza tra generazioni".

"Desideriamo che i più piccoli, come quelli che non sono ancora nati, costruiscano una città dove le differenze siano un valore e non un pericolo. Nelle nostre linee di mandato abbiamo messo in testa proprio la valorizzazione delle culture differenti della nostra città, perché pensiamo sia un elemento di grandissima ricchezza. Ci aiuterà, attraverso uno strumento potentissimo come la cultura, a costruire la città che vogliamo. Attualmente sono più di 50 le guerre in corso nel mondo, ma credo che in questo momento sia necessario far giungere al popolo palestinese e a quello ucraino il nostro abbraccio più forte”.

(gelormini@gmail.com)