Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli d’Italia, interviene sui temi dei cosiddetti decreti ristori e sui ritardi nelle disponibilità dei vaccini antinfluenzali, che stanno segnando - per la verità - i Sistemi Sanitari di quasi tutte le regioni italiane.
“Stiamo assistendo alla Fiera dell’Ipocrisia. Non trovo altri termini - ha dichiarato l'europarlamentare salentino - per definire il dibattito sui ristori TAP, la cui regia è paradossalmente nelle mani di un partito (Movimento 5 Stelle) che è al Governo, avendo preso un impegno con gli elettori, specie con quelli salentini: fermare il TAP in 15 giorni. Invece, non solo non lo hanno fermato - così come noi avevamo ampiamente previsto, ricevendo in cambio offese - ma ora ecumenicamente gestiscono i ristori di un’infrastruttura che loro definivano ‘mostro’."
“Per non parlare dei sindaci del fronte del NO - ha sottolineato Fitto - che ipocritamente non vogliono la società al tavolo istituzionale, ma i soldi di fatto sì. Solo che vogliono averli tramite il Governo…"
“La verità è che tre anni fa, quando i lavori erano in corso - ha spiegato Fitto - la società del TAP era disposta a ristorare i territori (specie quello salentino direttamente interessato) con quasi il doppio di quelli messi ora sul tavolo (25 milioni di euro), ma all’epoca assistevamo alla fiera delle vanità e della demagogia con le marce e le denunce. A tal proposito qualcuno ha notizie della Regione? Tutto semplicemente ridicolo”.
E l'attacco alla Regione torna in altra nota diffusa, a proposito dei ritardi relativi alla disponibilità dei vaccini antinfluenzali: “Se la situazione non fosse tragica sarebbe comica - scrive Raffale Fitto - nel mentre Emiliano annuncia che a metà gennaio arriveranno 50mila dosi di vaccino anti-covid (staremo a vedere!), in Puglia i medici di famiglia sono disperati perché devono fronteggiare e placare l’ira dei pazienti che – a Dicembre - chiedono di essere vaccinati contro l’influenza, ma loro hanno ricevuto solo la metà delle dosi, regolarmente, richieste mesi fa".
“Non sarebbe il caso di occuparsi di questi ritardi - ha concluso Fitto - invece che usare la salute dei cittadini per fare proclami?”
(gelormini@gmail.com)
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