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Fondazione Petruzzelli e dimissioni Carofiglio: le reazione politiche
Reazioni e commenti contrastanti sulle dimissioni di Gianrico Carofiglio dalla presidenza della Fondazione Petruzzelli
Reazioni diametralmente opposte arrivano dai commenti politici all'annuncio delle dimissioni del presidente della Fondazione Petruzzelli, Gianrico Carofiglio.
“Non c’è che dire: quella della presidenza della Fondazione Petruzzelli oggi è una poltrona che scotta per la sinistra barese dopo anni di razzie come fosse stata roba loro", dichiara in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR).


"Le dimissioni di Gianrico Carofiglio dalla presidenza della Fondazione Petruzzelli - aggiunge Lettieri - non arrivano certo come un fulmine a ciel sereno e sono la ciliegina sulla torta del disastro morale, culturale, politico ed economico in cui si sono particolarmente distinte le due anime della sinistra nostrana. L’antirenziano Michele Emiliano oggi presidente della Regione, ieri sindaco di Bari e in tale veste anche ex presidente della Fondazione negli anni d’oro delle assunzioni a chiamata diretta, da una parte. E, dall’altra, il renziano Antonio Decaro, attuale sindaco di Bari che, a quanto pare, assumerà solo per poche ore la presidenza della Fondazione che cede molto volentieri a un tecnico. Quello che dovrà affrontare, al posto loro, le conseguenze dei disastri di un Teatro usato e abusato alla stregua di un bancomat elettorale. Come se non vi fosse un sovrintendente".
"Paradossalmente, è proprio Carofiglio - sottolinea d'Ambrosio Lettieri - chiedendo alla politica e, in sostanza, a Decaro ed Emiliano di assumersi le loro responsabilità - adesso che la patata bollente delle assunzioni preannuncia un settembre nero e la magistratura ha acceso i fari - a scoperchiare la pentola in cui bollono non solo licenziamenti e vertenze del Petruzzelli, ma l’intera politica culturale della città. Senza capo né coda, senza una visione, legata mani e piedi alle catene del clientelismo".

"Adesso c’è anche il rischio - conclude - che si apra un altro fronte, a livello nazionale: quello relativo allo strumento giuridico della Fondazione e alla sua sussistenza, rispetto alle note vicende e alla situazione economica. E non è poco”.


Di ben altro tono la riflessione di Alberto Losacco, deputato barese del Partito Democratico: "Quella del Petruzzelli solo un anno fa era la cenerentola delle Fondazioni lirico sinfoniche del nostro Paese, oggi è dotata di un progetto di risanamento che dovrà proseguire. Per questo dobbiamo esprimere il nostro ringraziamento a Gianrico Carofiglio, grazie a lui e di concerto con il lavoro del sovraintendete Biscardi, il Petruzzelli ha superato una fase buia, la sua presenza ha garantito la possibilità di affrontare un percorso senza strappi”.
“E’ ingiusto definire l’attuale situazione ‘caotica’, come ho letto in qualche commento – aggiunge ancora Losacco – anzi mi pare che il lavoro che si sta facendo al Petruzzelli possa addirittura diventare un modello che il Ministero potrebbe decidere di esportare anche in altre fondazioni e essere preso come punto di riferimento per stabilire i criteri di efficienza entro cui tutte le Fondazioni dovranno adeguarsi per non chiudere, così come è previsto nei recenti provvedimenti parlamentari delle scorse settimane”.
(gelormini@affaritaliani.it)