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Francesco Castellani, 'Derive Meridiane' e 'Istanti Prolungati'
Il regista Francesco Castellani a Bari per il FAI e per il Fuori BIF&ST.

All’interno dell’ex tesoreria, al piano terra del cortile del Palazzo di Città di Bari, il regista e videoartista Francesco Castellani propone al pubblico un nuovo capitolo, qui dedicato alla città di Bari, della sua ricerca visuale extra cinematografica, ispirata al concetto di deriva elaborato da Guy Debord, e alle sue Psicogeografie.

Praticando quella che Roland Barthes definiva “L'insistenza dello sguardo”, l’occhio dell'artista vaga liberamente attraverso lo spazio urbano di Bari, in cerca non di eventi/aneddoti/fatti, ma di rivelazioni inattese nel flusso dell'esistenza quotidiana, epifanie di dettagli che, apparentemente insignificanti, in realtà costituiscono il nostro Essere nell'Esistente.
L’utilizzo rigoroso e formale del piano sequenza in slow motion permette un approfondimento della visione, libera di esplorare i margini e le profondità e non più il solo centro dell'immagine. Osservare “in lentezza”, consente allo spettatore di prolungare la visione e approfondire la ricerca all'interno della scena. La città e la vita che la attraversa sono osservate e percorse come un continuum senza distinzione dei luoghi mostrati, ricreando una geografia alternativa, una psicogeografia personale appunto, che ritesse percorsi e prospettive.
ESERCIZI DI DERIVA MERIDIANA vuole essere anche un omaggio a Franco Cassano, al suo pensare a piedi, in lentezza: “Andare lenti è incontrare cani... è dare i nomi agli alberi, agli angoli, ai pali della luce, è trovare una panchina, è portarsi dentro i propri pensieri”.
Aggiunge Francesco Castellani: “Considero la “deriva in lentezza” una pratica di riscatto del valore dell'istante. In un’epoca che consuma le immagini in pochi secondi, che dimentica in fretta e passa oltre, l'istante rivendica il proprio statuto di forma vitale, essenziale e rivelatrice di profondità”.

Nel contempo, in occasione del BIF&ST 2025 a Bari, Anna Gambatesa / Misia Arte presenta "PROLUNGARE L'ISTANTE" le recenti opere di ricerca visuale extra cinematografica del regista e videoartista Francesco Castellani, basate su un personale e diverso approccio percettivo della realtà vitale, del tempo e dello spazio.
Nei diversi interventi proposti in mostra, il video è sempre concepito come strumento di dilatazione del tempo e di messa in questione dello spazio, per praticare un’osservazione insistente e prolungata delle dinamiche del visibile all’interno dell’inquadratura.
Il piano sequenza, lo slow motion, la rottura dei tradizionali fronti di ripresa in cerca di dimensioni prospettiche alternative, sono alcuni degli elementi ricorrenti del linguaggio praticato da Francesco Castellani, al centro della cui ricerca è forte e presente l’dea di restituire importanza all’istante, a ogni singolo frame/respiro della nostra vita, nel momento in cui tecnologia e nuove pratiche socio culturali tendono a vanificare la persistenza dell’immagine, della visione, della memoria.

LE INSTALLAZIONI VIDEO:
LEBENSWELT #2025 - Un remix di recenti opere video dell’artista dedicate all’esplorazione del “mondo vitale” colto nel suo divenire. Una ricerca formale e concettuale che pratica l’attraversamento della realtà e la messa in opera di alterazioni percettive, spaziali e temporali, in cerca non di fatti, aneddoti o accadimenti eclatanti del reale, ma di piccole epifanie dell’Esistente che ci circonda.
ESERCIZI DI DERIVA MERIDIANA - Praticando quella che Roland Barthes definiva “L'insistenza dello sguardo”, l’occhio dell'artista vaga liberamente attraverso lo spazio urbano di Bari, in cerca di rivelazioni inattese nel flusso dell'esistenza quotidiana. L’utilizzo rigoroso e formale del piano sequenza in slow motion permette un approfondimento della visione, libera di esplorare i margini e le profondità e non più il solo centro dell'immagine. Osservare “in lentezza”, consente allo spettatore di prolungare la visione e approfondire la ricerca all'interno della scena.
La città e la vita che la attraversa sono osservate e percorse come un continuum senza distinzione dei luoghi mostrati, ricreando una geografia alternativa, una psicogeografia personale appunto, che ritesse percorsi e prospettive. ESERCIZI DI DERIVA MERIDIANA vuole essere anche un omaggio a Franco Cassano, al suo pensare a piedi, in lentezza: “Andare lenti è incontrare cani... è dare i nomi agli alberi, agli angoli, ai pali della luce, è trovare una panchina, è portarsi dentro i propri pensieri”.
VISIONIVERTICALI/BARI - Guardare alla forma della città ricercando nuovi rapporti dimensionali, percettivi, prospettici dello spazio urbano e della vita che lo attraversa. In un gioco di sovvertimento dell’orizzonte abituale di orientamento, l’opera esplora una dimensione visuale alternativa e VERTICALE dello spazio inquadrato. Una ricerca visuale presentata qui in mostra in anteprima, sulla coesistenza di un duplice orizzonte spaziale, i cui esiti video sono affiancati da un parallelo lavoro fotografico.
LEBENSWELT#VIDEOPOETRY - In sequenza, vengono proposte 10 delle 26 videopoesie realizzate da Francesco Castellani nel corso del 2024 per il programma di cultura di Rai Play “PLAYBOOKS 8”. Basate sui testi poetici dei finalisti del Premio Strega Poesia 2024 e 2025, le video poesie sono lette in voce dallo scrittore, reporter e performer Valerio Millefoglie. Anche nella traduzione in video delle poesie, Francesco Castellani ha messo in opera gli elementi stilistici tipici del suo linguaggio visuale, mescolando girato originale, found footage e materiali di repertorio Rai. (Tutte le 26 videopoesie della collection completa sono visionabili sulla piattaforma Rai Play. Chiave di ricerca: Playbooks 8)
Oltre alle video installazioni, sono presenti in mostra opere fotografiche originali e stampe di still frames tratti dalle video opere.
(gelormini@gmail.com)