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PugliaItalia
Fratelli d'Italia, inaugurato il Comitato elettorale a Bari
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Inaugurato a Bari (via Melo angolo corso Vittorio Emanuele) i nuovo Comitato elettorle centrale di Fratelli d'Italia, con una conferenza stampa su Pnrr e Infrastrutture, con la artecipazione di Raffaele Fitto, Marcello Gemmato e i candidati pugliesi di FdI.

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“La sfida del 25 settembre è epocale - ha detto Marcello Gemmato - dopo 10 anni di PD, potremo dare finalmente all’Italia un governo eletto dal popolo a guida Fratelli d’Italia e con Giorgia Meloni primo ministro”.

Poche ore prima il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, aveva parlato di "Rivoluzione" se il probabile nuovo governo di centrodestra dovesse ritoccare gli stanziamenti del Pnrr: "I soldi del Pnrr per i Comuni non si toccano. Se qualcuno pensa di toglierci quelle risorse, noi sindaci faremo la rivoluzione". 

L'occasione, quindi è stata colta, dall’europarlamentare (e capolista alla Camera nel Salento) di FdI, Raffaele Fitto, per reagire e sottolineare con ironia: "Vedo che Decaro prende atto del fatto che il prossimo governo sarà di centrodestra con Giorgia Meloni premier". 

Per poi aggiungere: "Non mi sembra che Decaro abbia le caratteristiche del rivoluzionario, quindi forse all’interno del centrosinistra il sindaco di Bari dovrebbe lasciare questo compito a chi riesce meglio a fare il Masaniello".

Precisando nel contempo: "Il Pnrr è una questione molto seria che FdI pone, seguendo alcuni schemi molto chiari. Esso è stato approvato dopo l’arrivo della pandemia e prima dello scoppia della guerra, per cui risulta oggettivamente 'inadeguato' su alcune questioni, come il costo delle materie prime che, allo stato dei fatti, non consente di realizzare gli appalti".

"Non lo diciamo noi - ha ribadito Fitto - ma l’Associazione Nazionale dei Costruttori (ANCE), che ci indica in oltre il 70% le gare d’appalto che non sono realizzabili, per l’aumento del costo delle materie prime".

Secondo Raffaele Fitto altro nodo cruciale è il tema energetico, ovvero il RePower Eu, il piano della Commissione europea per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi prima del 2030:  "Il piano non può essere utilizzato dal nostro Paese perché prevede un utilizzo per gli Stati membri delle risorse a debito, e l’Italia ha già utilizzato tutta la sua quota a debito di 122 miliardi".

Per tali ragioni, Fratelli d'Italia mira a rimodulare il Pnrr: "Non perché siamo dei rivoluzionari - ha aggiunto Fitto - non vogliamo sfasciare l’Europa, vogliamo utilizzare gli articoli che il regolamento europeo sull’utilizzo di queste risorse prevede".

"Siamo in linea con i percorsi europei, mentre c’è chi urla inutilmente cercando di rappresentare il possibile avvento di un mostro. Con Giorgia Meloni e tutto FdI stiao presentando seriamente proposte negli interessi del Paese. A partire dall'adeguamento delle opere pubbliche, dove la rimodulazione prevede l’individuazione e l’utilizzo delle risorse per poter realizzare le infrastrutture più urgenti".

A riprendere la questione anche Marcello Gemmato - coordinatore regionale (e candidato alla Camera a Bari e Taranto): "Decaro più che fare dichiarazioni avrebbe dovuto trovare le soluzioni, essendo espressione del Pd, il partito che per più di dieci anni ha governato e governa ancora questa nazione. Noi contrapponiamo un modello diverso che è il modello di Giorgia Meloni, che indica le cose e le fa".

Infine, sulla rimodulazione del Pnrr è intervenuto anche Matteo Colamussi (presidente di Ferrovie Appulo Lucane), mettendo in evidenza la necessità della revisione: "Per non accumulare altri debiti, soprattutto per non lasciare opere a metà ed eliminare le spese folli di uno Stato che è riconosciuto in tutto il mondo per il proprio debito pubblico". 

(gelormini@gmail.com)

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