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Gazzetta, Ladisa: 'Sospensione, atto doloroso ma dovuto'

Il comunicato diffuso dalla Segreteria Direzionale di Ledi Srl - Gruppo Ladisa, a proposito della sospesione delle pubblicazioni de 'La Gazzetta del Mezzogiorno', è preciso e diretto: 

Arrivederci

"Né 'grave'  né 'incomprensibile' la scelta della Ledi srl di restituire la Gazzetta del Mezzogiorno alla Mediterranea spa, alla scadenza dell'affitto della testata, il 31 luglio scorso. Semmai una scelta amara e dolorosa, ma inevitabile visto che gli stessi curatori fallimentari di Mediterranea, il dottor Rosario Marra e l'avvocato Paola Merico, avevano comunicato alla Ledi la disdetta del contratto a partire dall'1 agosto 2021".

"La nota è datata 21 dicembre 2020 - proseguo il comunicato - inviata alla società Ledi dieci giorni dopo la presa in consegna della Gazzetta dalla curatela fallimentare. E il riferimento è alla convenzione dell'1 agosto 2006 stipulata tra Mediterranea spa (proprietaria della testata Gazzetta del Mezzogiorno) e Edisud spa (società editrice della stessa testata). Le due società, com'è noto, sono state dichiarate fallite nel giugno 2020. Nel dicembre 2021 la Ledi srl è subentrata, nell'ambito di un bando del Tribunale Civile di Bari, nella gestione di Edisud. Nello stesso mese i curatori fallimentari hanno inviato la nota con la quale si comunicava che 'il contratto dovrà ritenersi sciolto a far tempo dal 31/7/201 con ogni conseguente obbligo restitutorio'.

Ladisa

"Tutti i soggetti coinvolti nella vicenda - la società editrice, i lavoratori, la società civile, la stessa magistratura - confidavano evidentemente nella chiusura delle procedure entro il 31 luglio, in modo che dall'1 agosto le attività editoriali della Gazzetta potessero continuare con il definitivo assegnatario. Così non è stato. Di qui la sospensione delle pubblicazioni. È evidente - si sottolinea nella nota della Ledi Srl - che non esiste una verità diversa da quella contenuta nelle carte della curatela".

"Esiste, viceversa, un'iniziativa imprenditoriale targata Ledi srl che dall'autunno 2020, momento nel quale la Gazzetta stava sì e definitivamente lasciando le edicole italiane, ha dimostrato di voler garantire continuità aziendale, sostenibilità economica e rilancio della storica testata. Un impegno, sotto gli occhi dell'intera comunità, passato attraverso mirati interventi imprenditoriali. Senza mai sottrarci al confronto con istituzioni e soggetti terzi, abbiamo dimostrato di avere una solida e credibile struttura aziendale".

Gazzetta

"Non a caso - prosegue Ledi Srl - abbiamo presentato una proposta di concordato e posto in essere iniziative credibili ed economicamente sostenibili, basate sui principi di trasparenza, legalità e regole certe. La nostra identità imprenditoriale, d'altra parte, non ha bisogno di conferme: le nostre scelte, la nostra storia e i nostri risultati hanno fatto del Gruppo Ladisa la realtà italiana che tutti conoscono, che continua a generare lavoro per oltre 6000 famiglie".

"Nonostante il momento di grande tensione sociale e istituzionale, determinato dalla sospensione delle pubblicazioni - conclede il comunicato - la Ledi srl segue con attenzione il prosieguo della procedura fallimentare e confida in una decisione innanzitutto celere e soprattutto congrua all'impegno profuso in questi mesi dagli uomini e dalle donne, che hanno consentito alla Gazzetta del Mezzogiorno di non abbandonare mai - anche nei momenti più bui - l'appuntamento quotidiano con i lettori".

Martellotta Bepi

Nel frattempo, un appello a ridurre i tempi tra l’esito delle votazioni sui piani di concordato Mediterranea e l’omologazione della procedura. viene lanciato dalla Federazione Nazionale della Stampa italiana e dalle Associazioni regionali di Puglia e di Basilicata, con l’obiettivo di riportare prima possibile in edicola la Gazzetta del Mezzogiorno, le cui pubblicazioni sono sospese dal 1 agosto.

“Occorre che il Tribunale fallimentare e le due curatele interessate alle procedure Edisud e Mediterranea possano lavorare serenamente, per portare finalmente a compimento - nei prossimi giorni - una vicenda giudiziaria, che da tre anni tiene sotto scacco il principale organo di informazione della Puglia e della Basilicata - sostiene il sindacato dei giornalisti - e tutti i lavoratori. Dunque si sgomberi il campo dalle fake news e mistificazioni fatte circolare nei giorni scorsi da alcuni - e purtroppo veicolate anche da ignari parlamentari - per indurre gli organismi preposti a fare presto e male. E si evitino soluzioni-ponte pasticciate, che rischiano di interferire nel libero e autonomo esercizio di voto dei creditori Edisud e Mediterranea. Il Tribunale ha tutti gli strumenti in mano per consentire un rapido ritorno del giornale in edicola, che ne agevoli il definitivo rilancio, assicurando dignità e certezze ai giornalisti e poligrafici e salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.

FNSI

“Si faccia tutto quello che è possibile per definire, in tempi ragionevoli, l’aggiudicazione della testata al migliore dei due piani di concordato sulla Mediterranea depositati e sottoposti al voto dei creditori. E, nelle more dell’omologa finale, si affidi la guida del giornale all’imprenditore risultato vincitore, per consentirne l’uscita in edicola e rimediare, così, al vuoto informativo creato in due regioni del Sud a causa della mancata proroga dell’affitto".

assostampa puglia logo

"Tale soluzione - concludono Fnsi e Associazioni di Stampa - consentirebbe anche a tutti i lavoratori, e non solo ad alcuni di loro, di uscire quanto prima dalla cassa integrazione a zero ore in cui sono stati collocati a causa dell’improvvisa interruzione delle pubblicazioni. Ci sarà tempo e modo per individuare le responsabilità di quanto accaduto, la cui gravità è testimoniata da 134 anni di storia nei quali la Gazzetta del Mezzogiorno è sempre stata in edicola”.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato sul tema: 'La Gazzetta del Mezzogiorno' sospende le pubblicazioni: così decide Ledi Srl

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