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I 70anni della BCC Alberobello, Sammichele di Bari, Monopoli
BCC evento programma

di Franco Deramo*

Ci sono appuntamenti significativi nella nostra vita per rivivere i quali decidiamo di festeggiarli. Penso a tante cose: dalla prima bicicletta all’ultima auto, un viaggio importante, la nascita di un figlio, una ricorrenza, il giorno della laurea, ecc. Così anche per le istituzioni, si fa festa e si ripercorrono le scelte e le opere più significative realizzate.

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La nascita di una banca, in un piccolo centro abitato a spiccata vocazione agricola, com’è Sammichele di Bari, è stata certamente opera di pionieri, di persone illuminate che, guardandosi attorno, guardando alla condizione di vita di tante famiglie, di tante mini aziende agricole, artigianali, commerciali hanno deciso di mettersi insieme e di amministrare con profitto il denaro che, chi lo risparmiava, lo affidava loro, lo depositava in banca. Piccoli e grandi proprietari terrieri, insieme con agricoltori, artigiani e commercianti.

Con una duplice finalità, ricavare utile per chi il denaro lo depositava con fiducia, finanziare imprenditorialità agricola, artigianale, commerciale, certi della sua restituzione. Il grande valore che fa la differenza, quale è? La conoscenza personale, diretta che gli amministratori hanno dei soci, dei clienti. Bidoni non se ne fanno, bidoni non se ne hanno.

Le origini delle BCC - Le casse rurali sono una forma organizzata di cooperazione.

Fu papa Leone XIII con la sua enciclica 'Rerum Novarum' nel 1891 a chiedere ai cattolici di far nascere nuove forme di solidarietà che potevano cambiare le condizioni miserrime in cui vivevano contadini e proletari. Il più delle volte afflitti anche dal dramma dell’usura.

Nacquero così le prime Casse Rurali. Si affermarono rapidamente al Nord, in Puglia immediatamente dopo la II Guerra Mondiale.

Oggi la Banca di Credito Cooperativo di Alberobello Sammichele di Bari e Monopoli festeggia i suoi primi 70 anni di feconda attività con un evento che ci invita a ricordare l’avvio delle sue origini, nel 1952.

Siamo a pochi anni dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale, combattuto da Mussolini al fianco di Hitler.

Sammichele di Bari, sede di una delle tre Bcc nella quale ho avuto il piacere e l’onore di essere amministratore per due mandati, analizzando alcuni dati sullo sviluppo della popolazione, può rappresentare lo spaccato di come le Casse Rurali e Artigiane non hanno trascurato anche i piccoli centri abitati per nascere e svilupparsi.

Censimento della popolazione Nel Censimento nazionale dell’anno precedente, il 1951, Sammichele di Bari aveva la metà degli abitanti in più rispetto al 1861 (3.946 + 3.481 = 7.427 abitanti), un raddoppio, quasi cento anni dopo. Una realtà in crescente sviluppo da sostenere e da rilanciare. E’ l’anno che ha fatto registrare il massimo del numero dei cittadini di Sammichele di Bari. Così fu.

La CRA fu il volano dello sviluppo per tanti coltivatori diretti, muratori, negozianti, per tante famiglie. Nel 2011, invece, registriamo un forte calo nella popolazione.

Si consolida il fenomeno della denatalità, denominato culle vuote e i giovani il lavoro vanno a cercarlo al Nord, in Italia e in Europa: 6.715 sono gli abitanti del Censimento del 2011 (1951-2011: 7.427-6.715= -712).

Le vicende e le scelte finanziare nazionali ed internazionali, nel tempo, hanno spinto tutte le CRA e le BCC a mettersi insieme per far fronte alle sfide sempre nuove e sempre crescenti del mercato.

Il 2022 vede fuse insieme e a far festa ben tre gloriose BCC: Alberobello, Sammichele di Bari e Monopoli. Storie parallele, tutte animate però dallo stesso zelo e dalle stesse finalità. Istituti di credito esemplari che, pur nelle difficoltà che il territorio di competenza da loro servito a volte registrava, hanno saputo attraversare e superare quelle situazioni, grazie alla credibilità e alle professionalità di amministratori e di personale molto qualificato.

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Parole fondative - Due parole, abbinate, per noi delle Banche di Credito Cooperativo, sono fondative, quasi magiche.

Sono da tenere sempre vive perché racchiudono in sè le ragioni stesse che le identificano:

- SOCIO e TERRITORIO.

- GLOBALIZZAZIONE E LOCALISMO.

E questa centralità, questa visione, porta automaticamente ad altre parole abbinate, altrettanto magiche:

- CREDITO E RISPARMIO: da fare bene il primo, da tutelare il secondo.

- BANCA E COOPERAZIONE, strategie diversificate, ma da armonizzare.

La centralità del socio, il vero protagonista della cooperativa BCC, significa innanzitutto rispetto e centralità della persona, dei suoi bisogni, sull'economia e in tutte le scelte.

La difesa di questo grande valore rappresenta, fa la differenza, di ogni operatore nella cooperativa e con tutte le scelte, attivate con altre realtà creditizie.

Nelle grandi bufere economiche e finanziarie, nazionali ed internazionali, passate e recentissime (Covid, guerra Russia Ucraina, approvvigionamento e prezzo delle fonti energetiche, caro bollette, impennata inflazionistica) che hanno segnato anche la fruttuosa vita della nostra Cassa Rurale e Artigiana, ora Banca di Credito Cooperativo, l'azione, l'iniziativa rivolta alla tutela delle persone, delle loro famiglie, della loro dimensione sociale, delle loro attività produttive, ha garantito pieno sviluppo ai territori nei quali continua ad operare.

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L'azione sempre più meritoria delle BCC è stata quella di liberare persone, attività, territori dalla nefasta piaga dell'usura, strozzinaggio mortale che annientava persone e distruggeva attività produttive. Oggi, non senza un legittimo pizzico di orgoglio, festeggiamo un significativo percorso di vita, di attività, lungo ben 70 anni.

Riconoscenza, gratitudine e onore rivolgiamo doverosamente ai SOCI FONDATORI, agli AMMINISTRATORI che nel tempo, avvicendandosi, hanno sempre sostenuto le ragioni insite nella nascita stessa delle CRA/BCC fatte di intenti mutualistici, solidali, cooperativi, di servizio alle imprese del territorio.

Banche che hanno consentito di sostenere lo sviluppo e le trasformazioni delle piccole e medie impese di territori sempre più vasti e con caratteristiche produttive diversificate, in molte fasi completamente riconvertite. Banche che hanno concorso direttamente al sostegno e alla crescita della società civile in cui operano.

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Come non segnalare il coraggio e l’iniziativa assunta anche dalla nostra BCC in controtendenza all’abbandono del territorio da parte di grandi banche? Laddove gli altri desertificavano, le nostre agenzie, le nostre filiali le sostituivano con profitto, assumendo ruoli significativi nella crescita dell’economia e della società civile. E’ un dato questo, ormai storicamente acquisito ed è doveroso dover riconoscere tali meriti alle banche che sono radicate nel territorio.

Vicini al territorio, anzi, attivi e ben conosciuti nei territori, il sostegno agli operatori economici, ha consentito la gestione degli affidamenti con la migliore valutazione del merito del credito. Maggiori interventi a minore rischio.

Grande e ininterrotta è stata la coerente continuità dell’operatività con le ragioni ispiratrici e fondative della nascita delle casse rurali. Se le BCC mantengono viva la loro funzione è perché essa è radicata nella finalità mutualistica, nella tutela e nel sostegno della scelta localistica, a contatto diretto con la clientela, ben conosciuta, forte dei principi sia etici, sia solidaristici di cui sono carichi i principi mutualistici.

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Comunità energetiche rinnovabili - In questi giorni Leonardo Becchetti, professore di Economia politica all’Università degli Studi di Roma TOR VERGATA, attento osservatore di quanto si muove nel mondo delle BCC, invitato alla tavola rotonda che si terrà alla festa dei 70 anni della BCC di Alberobello Sammichele di Bari Monopoli, ha scritto un interessantissimo articolo su Avvenire del 30.11.2022 circa le Comunità energetiche.

Bacchetti ha sottolineato che “La pubblicazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica della Bozza della regolamentazione degli incentivi sulle comunità energetiche - da parte del nuovo governo con un rapido periodo di consultazione delle parti sociali, che si chiuderà il 12 dicembre - va salutata con sollievo, perché pone fine a un ritardo di mesi e crea le condizioni per mettere in moto le energie della società civile e attivare progetti già da tempo pronti sui territori….

Le proposte del governo sono, dunque, importanti e incoraggianti per lo sviluppo futuro delle comunità energetiche. Resta invariato l’incentivo per l’autoconsumo che è una delle tre fonti di redditività dell’iniziativa (assieme al risparmio nell’acquisto da terzi dell’energia autoprodotta e alla vendita del surplus prodotto e non autoconsumato sul mercato).

Si aggiunge un piccolo premio per gli impianti nel Nord del Paese che tiene conto della loro minore resa in termini di livelli d’insolazione….

È anche per questo motivo che, dalla Settimana Sociale dei cattolici di Taranto (2021) in poi, la società civile e in essa le diocesi e le comunità locali si sono impegnate in una diffusa progettualità sul tema delle comunità energetiche rinnovabili. L’idea di comunità trova terreno fertile per svilupparsi quando esistono occasioni concrete di risposta a emergenze e bisogni".

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Sono certo che la nostra BCC, insieme a tutte le BCC d’Italia, non faranno venire meno il loro sostegno non solo economico al loro radicarsi e svilupparsi nel territorio. Enormi i vantaggi per i soci, le loro famiglie e tutte le realtà produttive, sociali, religiose e civili.

Il ruolo di Banca d’ItaliaA partire dalla mia breve, ma significativa esperienza di amministratore della CRA di Sammichele di Bari, due parole, due aggettivi, mi sono stati sempre ripetuti in maniera quasi ossessiva quando la spinta a fare si doveva confrontare e armonizzare con essi. Verificare se la scelta rispondeva perfettamente al “sacro principio” dettato da Banca d’Italia che sempre, ad ogni piè sospinto, invitava ad amministrare con “SANA e PRUDENTE GESTIONE”, anzi, tutti gli atti amministrativi adempiuti erano come passati al vaglio di questo principio.

Semplice a dirsi, ben comprensibile, ma duro da applicarsi. La vigilanza di Bankitalia, quando necessario, per gli istituti in difficoltà, nei casi critici, interviene con energia, fino al commissariamento, se necessario. Provvedimento certamente non indolore. Ma un crogiolo dal quale si esce con nuova energia, nuova linfa.

Per questo la festa dei 70 anni di attività della Banca di Credito cooperativo della BCC Alberobello Sammichele di Bari Monopoli è una festa significativa, tutta da ricordare per il cammino fatto, ma soprattutto per il cammino che l’aspetta.

Se per fare un albero ci vuole un seme, per fare il robusto albero delle BCC, è stato necessario il seme della solidarietà voluta, scelta e praticata da migliaia di soci e da validi amministratori.

Il miglior seme dell’impegno e della responsabilità nel governo della nostra BCC, conduce alla crescita di quell’albero della solidarietà al quale con grande favore tante comunità guardano.

Auguri per i primi 70 anni!

Socio della BCC, già amministratore

 

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