L’arte torna ad abitare lo Spazio Murat di piazza Del Ferrarese a Bari, dopo il blocco causato dalla Covid-19. Grazie al sostegno dell’Ordine degli Ingegneri e del Politecnico di Bari, che hanno scelto di investire nell’arte, prende il via la programmazione 2020 dello Spazio Murat.
In questi giorni l’artista Natalija Dimitrijević, nata in Serbia (1995, Niš) e trasferitasi a Bari nel 2014 per laurearsi all’Accademia di Belle Arti, è impegnata in una creazione site specific che farà parte della mostra di riapertura dell’atelier artistico di Bari.
La sua opera “dialogherà” metaforicamente con quelle di Maria Trentadue (1893-1977, Modugno) provenienti da un prestito della Pinacoteca Metropolitana di Bari e da alcuni collezionisti privati nella prima mostra 2020 di Spazio Murat, curata da Melissa Destino.
Le due artiste in epoche molto diverse indagano nella stessa regione i luoghi della riproduzione sociale: il continuum produttivo di relazioni e valore che prende forma negli spazi privati e pubblici (gli spazi interni, le case e le stanze dell'artista serba e gli esterni, le piazze e le strade di Maria Trentadue), nella dimensione individuale e collettiva. La spazialità performabile degli ambienti spesso vuoti della Dimitrijevic si combina nella mostra con gli scenari abitati della Trentadue. Lo sconfinato e il delimitato, il vissuto e il vivibile, il presente e il passato, il lavoro e l'ozio, sono sovrapponibili e forse intercambiabili. Lavori che parlano di relazioni sociali, di architettura, di lavoro e di vita.“
La mostra, dal titolo “Natalija Dimitrijević e Maria Trentadue” aperta al pubblico dal 2 luglio è stata preceduta da un’anteprima esclusiva per la stampa e resterà aperta fino al 30 agosto.
(gelormini@gmail.com)
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