Il Salice Salentino abbraccia
l'Olio extravergine Collina di Brinisi

Abbinamento olio-vino per esportare il made in Puglia. L’Alto Salento punta ai prodotti di eccellenza e si aggiudica un progetto finanziato dal Mipaf, il Ministero per le Politiche Agricole e Forestali per il tramite di Agensud, che consentirà ai consorzi di tutela del Salice Salentino e dell’olio extravergine di oliva Collina Di Brindisi di usufruire di un interessante finanziamento per promuovere i propri prodotti anche all’estero.
Quattro i Paesi individuati dai consorzi, Cina, Brasile, Canada e Russia dove saranno organizzati, nelle annualità promosse dal finanziamento, degustazioni e incontri con buyers in contesti privilegiati, e sarà realizzato un docu-film che racconterà la storia del territorio, le produzioni, l’intera filiera e che sarà lo strumento di promozione principale che in Italia e all’estero racconterà delle eccellenze di questo angolo di Salento.
Il progetto, che prevede un importo di più di 700mila euro, di cui il 90% completamente finanziamento dal Ministero, è illustrato alla presenza di due ospiti d’eccezione, l’ingegner Paolo Cuccia, presidente del Gambero Rosso, e il dottor Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi. Il Gambero attraverso le sue molteplici attività è sempre al fianco dei produttori, dai Road Show alle Città del Gusto, che come ha annunciato Cuccia presto sbarcheranno in nuovi angoli del mondo; e anche in questa occasione ha voluto testimoniare la sua vicinanza al lavoro delle aziende del Salice Salentino e dell’olio extravergine Collina di Brindisi.
Se Cuccia ha parlato del lavoro della grande squadra di un’organizzazione grande quanto il Gambero rosso, Cotarella, in Puglia per la prima volta nella sua nuova veste di presidente nazionale di Assoenologi, ha sottolineato l’importanza del lavoro dell’uomo nella produzione del vino, concordando con gli altri relatori sull’importanza di considerare le produzioni come un fatto culturale.
È stato Fabrizio De Castro, dello studio Agriplan, a presentare i dettagli tecnici del progetto ed è stato lasciato ai due presidenti dei consorzi, Angelo Maci per il Salice Salentino e Vincenzo Massari per l’olio, l’appello delle aziende e dei produttori che in una fase di recessione internazionale sono state in grado di affrontare e reggere la crisi. «A noi non servono interventi a pioggia e di natura assistenzialistica perché abbiamo dimostrato di essere in grado di affrontare e superare la crisi, abbiamo bisogno però di avere al nostro fianco Istituzioni preparate e tese al sostegno delle politiche agricole, visto che l’agroalimentare italiano vale 246 miliardi, ovvero il 15% del Pil nazionale».
Le aziende del Salice Salentino da sole fruttano il 24% della produzione a Doc pugliese. Un patrimonio che nel Negroamaro trova il suo fulcro da promuovere, valorizzare e far conoscere sempre più. «Attraverso questo progetto, ma anche grazie al sostegno che negli ultimi anni è giunto soprattutto dalla Regione Puglia – ha sottolineato Maci -gli imprenditori impegnati nel settore agroalimentare stanno riuscendo a valicare quei confini territoriali che consentono di confrontarci con il mondo intero. E iniziative come questa finanziata dal Ministero sono un ulteriore sostengo al nostro bisogno di internazionalizzazione di un sistema di produzioni che ad oggi costituiscono il motore economico della nostra Regione».
(gelormini@affaritaliani.it)