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La Puglia con due finaliste, Bari e Taranto per la capitale della Cultura 2022

La Puglia arriva con due suoi capoluoghi tra le 10 città finaliste, per la scelta della Capitale italiana della Cultura 2022, da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBACT): Bari e Taranto.

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La speranza è che non risucceda quanto si delineò in occasione della scelta per la Capitale europea della Cultura 2019, quando la Puglia testimoniò la sua 'pluralità divisa' concorrendo con tre diverse città: Bari, Taranto e Lecce, dando prova più di acceso campanilinismo che spirito unitario verso un obiettivo comune. Esperienza e coordinamento a cura del nuovo assessore regionale, Massimo Bray, dovrebbero far ben sperare.

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Le città finaliste presenteranno i propri dossier alla giuria nel corso di un’audizione pubblica, così come previsto dall’art. 4 del bando ministeriale. Compatibilmente con le misure di contenimento adottate per la situazione epidemiologica in atto, gli incontri si terranno presso il Collegio Romano, nei giorni 14 e 15 gennaio 2021, secondo il calendario e le modalità che verranno rese note a seguire.

“Questa notizia ci proietta nel futuro - ha commentato il sindaco Antonio Decaro - in questi mesi bui in cui siamo stati costretti a tante rinunce, a partire dai grandi eventi culturali, in cui abbiamo dovuto richiudere le porte di teatri appena riaperti e annullare appuntamenti importanti con la tradizione e la cultura della nostra città, questa comunicazione ci aiuta a traguardare l’orizzonte che oggi è purtroppo segnato dall’angoscia della pandemia".

Decaro Natale 2020

"Comunque vada la prossima selezione di gennaio - ha sottolineato - vorrei condividere questo risultato con tutti gli operatori culturali della città di Bari, con i quali abbiamo costruito il progetto di candidatura, perché grazie al loro lavoro e alla loro creatività oggi Bari può legittimamente ambire a questo prestigioso appuntamento. Desidero ringraziare anche tutti i componenti del Comitato scientifico, per aver voluto partecipare a questa sfida collettiva al fianco dell’amministrazione comunale. Infine, sono molto orgoglioso di poter condividere questa speciale classifica con la città di Taranto e l’amministrazione guidata dal sindaco Melucci, un traguardo inimmaginabile per due città pugliesi solo qualche anno fa”.

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“Questo primo traguardo - ha aggiunto l’assessore alle Culture Ines Pierucci - rappresenta il risultato del grande lavoro di condivisone con i colleghi della giunta e lo staff del sindaco, svolto con grande spirito di abnegazione fino a prima dell’emergenza sanitaria. Oggi è segno di grande speranza per i cittadini e i tanti operatori culturali e gli artisti, affinché possano vedere in questa candidatura il loro futuro professionale".

"Abbiamo candidato la città di Bari a Capitale italiana della cultura sotto l’egida del culto Nicolaiano, come elemento indentitario e caratteristico del nostro territorio, al contempo riconoscibile su scala nazionale e internazionale. Dato che esso attraversa sì il tema religioso, ma anche quello dell’accoglienza, della solidarietà, del femminile, del sacro, della luce e del dialogo tra le culture e le tradizioni unite sotto il segno della diversità”.

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Il primo commento da Taranto arriva dal presidente di Confindustria, Antonio Marinaro: "Taranto è fra le dieci città finaliste per 'Capitale italiana della cultura 2022'. E’ una notizia che accogliamo con grande favore e altrettanto orgoglio, che conferisce ulteriore valore al territorio, alla sua storia ed alla sua cultura, ed allo stesso tempo riconosce il giusto merito all’azione messa in campo dalla nostra amministrazione comunale ed al Sindaco, Rinaldo Melucci, nella non semplice fase di candidatura”.

Marinaro taranto confindustria

“La comunicazione ufficiale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che contempla il capoluogo jonico fra le finaliste - ha spiegato Marinaro - non era affatto scontata, perché il nostro Paese esprime moltissime eccellenze in ambito architettonico, paesaggistico e culturale. Alla luce di questo aspetto, credo che sia ancor più necessario fare squadra attorno a questa collocazione e remare tutti dalla stessa parte".

Taranto 2022

"Non è più il momento delle facili retoriche - ha concluso il presidente di Confindutria Taranto - se ieri questo approccio propositivo verso il territorio era necessario, oggi è diventato urgente, e riveste un’importanza che va oltre la semplice constatazione di un importante obiettivo che si fa più vicino. Oggi c’è un territorio che si sta gradualmente affrancando da quei clichè negativi che per troppi anni lo hanno caratterizzato, e credo che questo aspetto, già da solo, sia molto più che sufficiente per farci auspicare un’affermazione possibile. La città si prepari a tifare per se stessa. Noi, come Confindustria, ci saremo”.

(gelormini@gmail.com)

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