"I contagi in Puglia aumentano. Aumentano i ricoveri. Aumentano i morti. In Puglia, come nel resto d’Italia, d’Europa, del mondo - scrive Loredana Capone, prossima presidente del Consiglio regionale pugliese - riuscire a frenare questa curva oggi è la priorità. Nel mezzo ci sono le imprese. Persone, occhi, che chi come me cammina tutto l’anno e a tutte le ore del giorno, incrocia da sempre".
"Le loro storie, i loro sacrifici, fanno rumore dentro. Sappiamo bene che le nuove restrizioni rischiano di mettere in seria difficoltà tantissime attività, soprattutto le più piccole, quelle che hanno cucito il vestito più bello della Puglia raccontandone tradizioni e innovazioni, facendone uno dei posti più belli e attrattivi al mondo".
"Quelle stesse che hanno già abbassato le saracinesche a marzo nel nome del bene comune, e lo hanno fatto nonostante la Puglia non fosse territorio ad alto rischio come, invece, è oggi. Tuttavia mi chiedo: quale potrebbe essere l’alternativa? E mentre me lo chiedo guardo agli altri Paesi: la Francia è in lockdown dal 30 ottobre, la Gran Bretagna lo sarà fino al 2 dicembre, la Germania da lunedì scorso ha chiuso ristoranti, bar, cinema, musei, palestre, teatri.
"Il covid non guarda in faccia nessuno e non fa differenze territoriali. Dappertutto, di fronte alla crescita esponenziale dei contagi, il contact tracing è fuori controllo e l’occupazione dei posti letto e delle terapie intensive ha quasi raggiunto la soglia limite del 30%.Allora penso che quella scelta dal Governo nazionale è già una soluzione coraggiosa che prova a limitare i danni".
"Certo questo non cambia le cose: le imprese soffrono e questo probabilmente sarà l’anno più terribile che chiunque di noi abbia mai vissuto.Il compromesso è cercare di assicurare a chi oggi è nuovamente chiamato al sacrificio il giusto ristoro".
"La Regione Puglia, seppure con difficoltà, ritardi (ma credetemi nessuno di noi avrebbe mai immaginato di dover gestire una situazione simile!), ha messo in campo una serie di strumenti per provare a essere vicina alle sue comunità e continuerà a farlo. Insomma, non siamo noi a dirlo, ma siamo tra le Regioni che hanno investito più risorse in assoluto per fronteggiare l’emergenza.Serve un’accelerazione da parte del Governo: misure ancora più concrete, più veloci.Perché non si muoia in nessun modo e si intraveda la luce alla fine di tutto questo buio".
Più lirico lo sguardo del sindaco, Antonio Decaro, alla sua città di nuovo silenziosa: "E pensare quante volte noi baresi ti abbiamo rimproverato per la troppa gente in giro, per gli schiamazzi, per i clacson, il traffico che la sera affollava questo lungomare, rendendo impossibile arrivare in centro.Stasera invece sei così. Spenta, vuota, senz'anima".
"Perché la tua anima sono i tuoi cittadini. Le persone che ti hanno attraversato, ti hanno vissuto e ti hanno reso così unica, nel bene e nel male. Rumorosa, colorata, con una luce speciale".
"Stasera restiamo a casa con tante domande, a cui non troviamo risposta, con tanta paura del futuro e una sola certezza: torneremo ad attraversarti e a viverti, di giorno, di notte.
Ti voglio bene, Bari".
(gelormini@gmail.com)
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