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Puglia, masseria all'asta: allevatore suicida nel tarantino

di redazione puglia

L'uomo non ha retto all'ipotesi di vendita della sua masseria per soli 25mila euro e si è tolto la vita nel suo capannone tra Laterza (Ta) e Altamura (Ba)

Masseria in vendita, allevatore si toglie la vita 

Ancora un suicidio a causa delle difficoltà per far fronte a dissesti finanziari. Questa volta il protagonista del dramma è stato un allevatore pugliese, Michele Verdi, titolare di una masseria tra il comune di Laterza (Taranto) e quello di Altamura (Bari).

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Una vita spesa per renderla sempre più produttiva e performante, secondo i canoni della dedizione agreste più classici e più autoctoni. Ma le pieghe della quotidianità, ad un certo punto, hanno avuto il sopravvento e il susseguirsi di periodi difficili in agricoltura hanno cominciato a dilatare troppo i tempi tra i pagamenti dei clienti e le scadenze puntuali della gestione aziendale.

L’esposizione finanziaria comincia a far sentire i suoi morsi e, come se non bastasse, pandemia e crisi conseguente rendono la situazione decisamente più pesante. Un calvario che porta l’allevatore all’affanno e all’obbligo di ricorrere alla vendita dell’azienda per far fronte ai debiti che implacabilmente si moltiplicano.

Michele Verdi aveva 53 anni e non ha retto all’ipotesi che impegni e sacrifici di una vita potessero sintetizzarsi nella svendita a soli 25mila euro della sua masseria: a questa cifra si era ridotta la valutazione dopo una serie di tentate vendite all’asta andate a vuoto.

Michele Verdi si è tolto la vita, in questo inizio di gennaio, prima dell’ennesima visita di un potenziale acquirente, forse attratto dall’esiguità della valutazione. La scena del sacrificio estremo: il suo capannone, una corda e il suo ultimo salto nel vuoto.

(gelormini@gmail.com)