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Le mamme di Ostuni e i Genitori di Taranto: la protesta si fa famigliare

Corteo imponente e in testa le mamme-coraggio di Ostuni, il comitato per la salvaguardia dell'ospedale di Ceglie, quello di Francavilla Fontana per il NO alla chiusura di Nefrologia e il comitato per l'ospedale “San Marco” di Grottaglie, che hanno invaso le vie di Ostuni, per una protesta contro il piano di riordino sanitario dela Regione Puglia.

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"Un piano imposto da un presidente della Regione interessato solo a scissioni e primarie, ma lontanissimo dai problemi reali e quotidiani dei pugliesi", dichiara Nicola Ciracì (Direzione Italia), "Nessuno deve dimenticare che il piano sanitario oramai comunemente definito di “disordino” è stato bocciato dalla Commissione regionale sanità con il voto contrario degli stessi esponenti della maggioranza. Emiliano ha dimostrato un inusitato accanimento in danno della provincia di Brindisi, dove ha disposto tagli senza senso e ai cui presìdi sanitari ha riservato una media di posti letto di gran lunga inferiore alla media garantita ad altre aree della Puglia".

"È positiva anche la notizia dell’occupazione pacifica del municipio di Fasano - prosegue il deputato cegliese - dove i cittadini protestano contro lo smantellamento del loro ospedale, mentre lascia sconcerto e provoca sgomento l’assenza ingiustificata del presidente della Provincia e sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, che evita persino di sfilare accanto al Comitato per la difesa di Nefrologia della sua stesa città pur di non infastidire il suo nuovo leader politico di riferimento: Emiliano, appunto".

Direzione Italia ha partecipato alle manifestazioni nella Città Bianca con una delegazione composta dall'onorevole Antonio Distaso e dai consiglieri regionali Renato Perrini e Luigi Manca, oltre che dai parlamentari Ciracì e Zizza, per i quali "E' necessario mettere mano e modificare il piano di riordino per garantire il diritto alla salute a prescindere dalle scelte clientelari perseguite sin qui dal centrosinistra".

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Intanto, sul fronte ionico l'Associazione dei Genitori tarantini scrive al Presidente della Repubblica per sollecitare rinnovata attenzione alla situazione incresciosa della città. Una situazione disperata, che accende i toni del testo inviato al Quirinale, facendo - forse - perdere alla missiva il potenziale esaustivo sperato. Dato che, a parere di questa redazione, la Presidenza della Repubblica non può diventare il parafulmine di responsabilità politiche e  amministritave in capo ad altri organi istituzionali, economici e sociali sia locali che nazionali.

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Onorevole Sergio Mattarella,

prima di assumere le funzioni di Presidente della Repubblica italiana, Lei ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica e di osservanza alla Costituzione (art. 91 della Costituzione italiana). Giurando, si è fatto garante del libro delle leggi che regolano il nostro ordinamento.

Premesso ciò, Le chiediamo di spiegare la sua posizione su alcuni punti che lasciano quantomeno perplessi.

Da ormai cinque anni, i vari Governi che si sono succeduti hanno sfornato in continuazione, come in una macabra competizione, decreti legge per assicurare la continuità della produzione ad un’industria definita di “importanza strategica per lo Stato”; un’industria, l’Ilva, che, dati scientifici alla mano è stato dimostrato più volte, avvelena il territorio e procura malattie nei tarantini fino, in innumerevoli casi, a condurre alla morte. Se un’industria che uccide viene definita “strategicamente importante”, per estensione dobbiamo pensare che le malattie e le morti indotte da tale industria siano altrettanto “strategicamente importanti”, lasciandoci l’amara constatazione che uno stato democratico, cieco davanti ai dettami della propria Costituzione, deliberatamente uccide i propri cittadini. Il pensiero va ad alcuni articoli della Costituzione italiana che ci sembra non siano stati rispettati.

Art. 2 (“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…”);

art. 9 (“… Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”);

art. 32 (“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”) con particolare riferimento al  diritto a un ambiente salubre come premessa necessaria per rendere effettivo il diritto alla salute;

Emiliano Mattarella
 

art. 41 (“… L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana…
”);

art. 54 (“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.
”).

Presidente Mattarella, da oltre cinquanta anni Taranto vive uno “stato di calamità innaturale”, creato da uomini contro la natura e contro altri uomini, questi ultimi discriminati rispetto ad altri connazionali nel totale disprezzo della Costituzione.

Attualmente, come Lei saprà, una locale associazione di volontariato ha messo in vendita delle magliette che inneggiano all’amore dei tarantini per la propria terra. Il ricavato della vendita verrà interamente devoluto ai bambini del Reparto Pediatria Ospedaliera SS. Annunziata di Taranto. Onore a questi volontari, ma quando ci si affida così profondamente al volontariato, quando la vita di un bambino dipende dalla vendita di una maglietta, lo Stato non deve far altro che dichiarare il proprio fallimento.

Pretendiamo da Lei, nel rispetto della Costituzione, un richiamo al dovere di cui  ogni Governo deve farsi carico.

Pretendiamo da tutti il rispetto dell’intera provincia tarantina, a partire dal Capo dello Stato fino al semplice cittadino.

Siamo pronti ad incontrarLa per portarLe direttamente le testimonianze dei tarantini e dei medici e i risultati dei vari studi epidemiologici che hanno interessato il nostro territorio.

In attesa di conoscere le Sue considerazioni, dovute ai cittadini che le chiedono, distintamente salutiamo.

Genitori tarantini

(gelormini@affariraliani.it)

Le foto della manifestazione di Ostuni sono a cura di Salvatore Di Franco.

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taranto ostuni mammegenitoriopsedalipediatria protesta sanità








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