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Le Primarie del PD con un anno d'anticipo: 24 febbraio 2019
Il tavolo politico del centrosinistra, nella sede regionale del PD, ha fissato la data delle primarie per individuare il candidato Presidente della Regione 2020
Il tavolo politico del centrosinistra, riunitosi presso la sede regionale del Partito Democratico, dopo ampio e approfondito confronto sull’elaborazione di un programma di fine mandato, che tenga conto delle questioni di più urgente e delicata definizione, e dopo aver dibattuto in ordine all’esigenza di completare il lavoro svolto in queste settimane, con la definizione sulla modalità e i tempi di svolgimento di un evento che consenta un’ampia partecipazione del popolo di centro sinistra - attraverso l’indizione di primarie di coalizione per l’individuazione del candidato Presidente - è arrivato alla determinazione di indire le primarie per la data del 24 febbraio 2019, con termine per la presentazione di eventuali ulteriori candidature fino al 10 febbraio 2019, approvando un Regolamento per lo svolgimento delle stesse.
"Con ciò il tavolo, concludendo il lavoro avviato da oltre due mesi - si legge in una nota diffusa dal Segretario regionale Marco Lacarra - intende sgombrare il campo definitivamente da qualsiasi dubbio in ordine alla figura che guiderà la coalizione per le prossime elezioni del 2020, coalizione che intende continuare a svolgere un lavoro di aggregazione e inclusione, soprattutto sui temi più caldi dell’agenda regionale, nei confronti di quelle forze che fino ad oggi non hanno inteso partecipare.
"Finalmente abbiamo la data delle primarie per individuare il nostro candidato alle elezioni regionali del 2020", ha dichiarato Michele Emiliano, "Dal 24 febbraio in poi potremo tranquillizzare i nostri concittadini sul fatto che non passeremo il tempo a combatterci tra noi e a rendere difficile la vita al governo regionale, bensì a governare al meglio sino all’ultimo giorno del mandato, consentendo a tutti i candidati di contribuire ad informare i pugliesi sui risultati ottenuti. Sappiamo di dover spiegare bene a tutta la comunità quanto accaduto in questi tre anni".

"La campagna elettorale serve soprattutto a questo scopo", ha proseguito Emiliano, "Chi vincerà le primarie avrà la tranquillità di poter preparare la sua campagna elettorale con la collaborazione di tutti gli altri componenti della coalizione. E soprattutto avremo il tempo per costruire dal basso un programma condiviso e partecipato, che stabilisca in maniera trasparente e democratica cosa fare nel prossimo mandato".
"Perché ancora una volta sarà proprio il programma - ha concluso Emiliano - a costituire la base comune che tiene unita la nostra coalizione e che ci rende credibili. Mi auguro che chiunque vinca le primarie riesca ad aprire il nostro progetto di governo alla società pugliese e in particolare a quelle componenti che finora non siamo riusciti a coinvolgere a sufficienza, sulla base di valori e obiettivi condivisi. Tra i tanti modi in cui si possono individuare i candidati, le primarie restano la strada più democratica e plurale, ed è per questo che vi invito sin da ora a partecipare".
Ma il Movimento La Puglia in Più già fa sapere di non condividere: "Avevamo visto giusto: il tavolo regionale convocato dal segretario Lacarra aveva come unico obiettivo blindare la ricandidatura di Michele Emiliano alle elezioni regionali del 2020".
"Oggi si getta la maschera e si indicano le primarie al 24 febbraio (non del 2020, come sarebbe logico, ma fra un mese!) con il chiaro intento di conseguire un obiettivo personale e non politico. Noi non ci presteremo a questo gioco - ribadiscono Nino Colasanto e Donato Ratano del Movimento La Puglia in Più - la stessa cosa chiediamo di fare al Partito Democratico, che non può prestarsi al gioco di una partita truccata in partenza che consegnerà il centrosinistra a una lacerazione prima e ad una sonora, quanto prevedibile, sconfitta dopo".
(gelormini@affaritaliani.it)