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Lecce, “300mila” - Davide De Matteis col fuoco da olivi colpiti da xylella
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“300mila Lounge”, il bar innovativo aperto nel 2006 che ha spinto Lecce tra i bar di stile europeo - premiato e citato più volte nella guida Bar d'Italia del Gambero Rosso - si evolve e si rinnova nella sintesi di un brand più essenziale: “300mila”.

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Ampio, invece, il ventaglio dei servizi: dalla colazione nella caffetteria-pasticceria al ristorante (anche sushi) con emporio, fino al dopocena nel social & cocktail bar con la miglior carta dei distillati d’Italia, migliaia di etichette provenienti da tutto il mondo, frutto di passione e anni di ricerca. Prossima anche la possibilità di soggiornare, perché apre “Casa 300mila”: solo quattro camere - di fronte al locale principale - con servizi di eccellenza in un palazzo d’inizio Novecento.

“L’idea che avevo da un po’ di tempo di offrire un’ospitalità a misura d’uomo, sostenibile, senza opulenza, dove il vero lusso è la naturalezza, la semplicità, la bellezza e la qualità - spiega Davide De Matteis - si è concretizzata quando ho avuto la possibilità di gestire questa dimora bellissima a pochi passi dal 300mila”.

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A curarne i dettagli è lui stesso, insieme alla moglie Ekaterina, disegnandone gli arredi e dando spazio all’arte: con dipinti, sculture e installazioni selezionate in collaborazione con Palazzo Art&Co, la galleria d’arte adiacente.

Ubicato nella periferia di Lecce, nell’ex carcere minorile, conta di svolgere anche un ruolo “sociale”: infatti, vi lavorano alcuni detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola di Lecce (in accordo con il Ministero della Giustizia), guidati dallo Chef Director Marco Silvestro, che hanno così l’opportunità di nuove prospettive di vita.

Fin dall’apertura del 300mila Davide De Matteis ha puntato su filiera corta, prodotti per lo più del territorio pugliese o Made in Italy e su una cucina senza sprechi e senza plastica. Con i rifiuti organici conferiti a un’azienda agricola, e la donazione quotidiana dell’invenduto a un’associazione di promozione sociale leccese. Ma soprattutto usa farine da grani antichi, uova da galline allevate a terra, frutta e verdura bio e stagionali (per questo è stato selezionato tra i 5 bar finalisti del Premio Illy Bar dell’Anno 2024, tra quelli più attenti alla sostenibilità).

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Impostazione analoga anche a Casa 300mila, in cui la ristorazione - affidata alla supervisione dello chef Marco Silvestro -  è prevista solo con materie prime eccellenti. Con un ristorante aperto esclusivamente su prenotazione, per un minimo di 10 e un massimo di 20 persone, che potranno scegliere tra quattro menu degustazione (vegetariano, di pesce, di carne e fusion) e piatti preparati con una speciale cucina a legna (di ulivi espiantati a causa della xylella), che ne esalta i sapori. Mentre in un suggestivo spazio semi ipogeo, tra volte a stella e pietra a vista, sarà inaugurata una pizzeria che, in controtendenza, proporrà tonde tradizionali, sottili e croccanti, con impasto vegano al 100% e ingredienti di altissima qualità, come i salumi senza antibiotici e latticini freschissimi.

(gelormini@gmail.com)

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