Lecce, evade dall'ospedale
Spara alla Polizia e ruba auto
Sono stati minuti concitati quelli che si sono susseguiti poco dopo mezzogiorno presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Nel reparto di Cardiologia al II piano del nosocomio leccese è scoppiato il putiferio e, in base a quanto è emerso alle prime battute, un uomo detenuto, condotto presso il nosocomio per una visita medica, ha seminato il panico tra personale medico e paramedico, oltre che tra i pazienti del ramo diretto dal dott. Magliari.
Difficile ricostruire a caldo le dinamiche, ma pare che il detenuto, accompagnato da una guardia carceraria sia riuscito a sfilare dalla fondina dell’agente, la pistola d’ordinanza, riuscendo così a fuggire e a tentare l’evasione.

L’allarme ha raggiunto in pochi minuti il posto Fisso di Polizia presente all’interno della struttura ospedaliera e da qui gli uffici della Questura di viale Otranto. Il fuggitivo ha addirittura puntato la pistola contro un agente esplodendo alcuni colpi.
Si tratta di Fabio Perrone, reo confesso che nel marzo 2014 aveva sparato uccidendo un cittadino slavo presso il 'Gold Bar Music Restaurant' di Trepuzzi. L'uomo, dopo il giudizio del tribunale era stato condannato all'ergastolo, con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

Appena fuori dall’ospedale, l’evaso ha puntato l’arma alla tempia di una sfortunata signora che stava parcheggiando l’auto nei pressi ed è riuscito a sottrarle il mezzo per poi dare gas e proseguire nell’intento.
Intanto, pare che nell'esplodere i colpi con l'arma, il fuggito avrebbe raggiunto, colpendole, alcune persone e, sembrerebbe, che un agente della Polizia ora versi gravemente ferito da un proiettile.
Ora le forze dell’ordine sono dispiegate su tutto il territorio per cercare di riacciuffare il detenuto evaso: si da la caccia ad una Yaris di colore grigio. (da Leccenews24,it)
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A diversi giorni dall'evasione ancora nessuna traccia del fuggitivo. La possibilità che abbia potuto prendere il largo oltre l'Adriatico, contando su complicità pre-allertate e ben organizzate, comincia ad essere più certezza che sospetto tra le Forze dell'ordine e nella stessa Procura di Lecce.
Ricerche concentrate nell'area di Trepuzzi (Le), ma ad essere interessato è tutto il territorio regionale. L'auto della fuga sembra essersi volatilizzata.
Il "Triglietta" - come era soprannominato negli ambienti della Sacra Corona Unita - è un uomo pericoloso, e più che mai appropriato sembra essere l'appellativo affibiatogli.
L'auto rubata è stata ritrovata abbandonata nelle campagne di Trepuzzi.