Lecce, precipita e muore a scuola
Andrea De Gabriele tragica fatalità
Fatalità, destino, dramma, tragedia e sgomento. Tanto sgomento. Per la morte accidentale di Andrea (17 anni), a scuola, dopo un’ora di Educazione fisica, perdendo l’equilibrio nel tentativo di recuperare il suo giubbotto caduto su un pozzo luce, al di là di un’inferriata, nel cortile dell’Istituto
Andrea De Gabriele è precipitato per dieci metri, mentre tentava di scavalcare la recinzione del pozzo luce del Liceo “Cosimo De Giorgi” di Lecce. Un attimo, lungo dieci metri, insufficienti per dire addio a tutta una vita davanti a sé.
Un carattere dolce e una sensibilità verso gli altri, testimoniata quotidianamente e ripetutamente espressa anche sul suo profilo facebook.
Andrea sognava lo spazio, avrebbe voluto fare l’astronauta o in qualche modo lavorare a progetti per lo Shuttle. La leggerezza da assenza di gravità lo affascinava. Il vuoto in cui è precipitata la sua vitalità, non riesce ad essere colmato dalle grida di disperazione e di dolore di una madre improvvisamente “orfana”.

Né dall’incredulo smarrimento dei compagni di classe e degli insegnanti, raggelati dall’imponderabilità degli eventi e da una drammatica lezione senza parole, che vale un numero infinito di libri di testo.
Un baratro dal quale riaffiora, in tutta la sua inquietante fatiscenza, l’incubo dell’inadeguatezza diffusa degli edifici scolastici. Un incubo che attanaglia ogni famiglia italiana, tutte le mattine: nel salutare i propri figli, che si apprestano a varcare i portoni di una scuola da vecchio millennio.
Tutte quelle famiglie, oggi, si stringono attorno a Simona e alla sua disperazione.
(gelormini@affaritaliani.it)