A- A+
PugliaItalia
Legge sulla Bellezza, Alfonso Pisicchio: 'Il Consiglio decide di non decidere'

Il sipario è calato sula X consiliatura regionale pugliese e il consigliere regionale di Senso Civico - un Nuovo Ulivo per la Puglia, Alfonso Pisicchio, assessore regionale alla Pianificazione Territoriale, non nasconde la sua amarezza: “La mancata discussione in Consiglio regionale del disegno di legge sulla Bellezza è un sonoro schiaffo ai tantissimi pugliesi, amministratori locali e ordini professionali che in questi anni hanno liberamente contribuito all’elaborazione di un testo che avrebbe proiettato la Puglia tra le prime Regioni a dotarsi di uno strumento legislativo che finalmente mette ordine alla pianificazione territoriale, preservando ambiente, paesaggio e qualità della vita".

consiglio regionale Puglia (2) 3

"Ma non solo - spiega Pisicchio - la Bellezza sarebbe stata la prima vera legge pugliese adottata con lo strumento normativo della partecipazione. E invece, come i più classici finali da politica politicante, taluni esponenti della maggioranza di centrosinistra e le forze di opposizione hanno tacitamente e trasversalmente deciso di non decidere, ritenendo che qualità della vita, tutela della nostra identità culturale e paesaggistica, lotta all’abusivismo e agli ecomostri non siano temi degni di un dibattito politico".

Bellezza Puglia

"Non nascondo la mia profonda amarezza e delusione, perché credo che dietro il paravento della estenuante melina sulla doppia preferenza di genere, qualcuno ne abbia volutamente approfittato per insabbiare definitivamente il testo, barattando i bisogni dei pugliesi con meri calcoli elettorali".

"E oggi, non a caso, siamo qui a commentare non l’esito del voto in Aula - che in democrazia va rispettato sempre e comunque, in un senso o nell’altro - ma un silenzio assordante e imbarazzante di chi ha preferito il bavaglio al confronto. Certo, c’era da aspettarselo dal centrodestra, che già in V Commissione aveva dato chiari segnali di insofferenza, facendo venir meno il numero legale sulla votazione, ma è incomprensibile l’atteggiamento di alcuni esponenti del centrosinistra, che si erano impegnati ad affrontare la discussione sul testo in Aula analizzandolo punto per punto, anche eventualmente migliorandolo".

Pisicchio6

"Una coalizione moderna, particolarmente attenta ai temi dell’ambiente e ai bisogni dei cittadini non può, a mio avviso, restare indifferente a una norma come questa, che va proprio nella direzione di mettere al primo posto la salute del territorio e il benessere di ogni individuo. Il Consiglio regionale ha purtroppo scientemente perso un’occasione per scrivere una bella pagina di cambiamento.

"Ringrazio comunque i pugliesi per l’attenzione e il contributo e tutti i membri del tavolo tecnico-scientifico che, gratuitamente, hanno prestato alla nostra terra competenze, conoscenze, professionalità, valori. Sono certo che la prossima legislatura sarà quella buona”.

(gelormini@gmail.com)

---------------------- 

Pubblicato in precedenza: La Legge sulla Bellezza a Londra con la Fondazione del Principe Carlo

                                             Pisicchio: 'La bellezza conviene'. Il manifesto per la LR sulla bellezza

Commenti
    Tags:
    alfonso pisicchioassessore legge bellezza consiglio regionale puglia







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.