Luciano Rezzolla e i buchi neri al Festival della Scienza di Genova - Affaritaliani.it

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Luciano Rezzolla e i buchi neri al Festival della Scienza di Genova

Lo scienziato pugliese ospite al Festival della Scienza di Genova ha presentato il suo ultimo libro "L'irresistibile attrazione della gravità".

Dai buchi neri alle stelle di neutroni, dalla curvatura dello spaziotempo alle onde gravitazionali: un viaggio affascinante nei misteri della gravità guidati dal pugliese Luciano Rezzolla, l'astrofisico che ha fotografato per la prima volta un buco nero supermassiccio.

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Un viaggio attraverso la gravità e lo spazio-tempo, insieme a Galileo e ad Einstein, passando da onde gravitazionali a buchi neri: un percorso affascinante nei misteri della fisica: raccolto nella sua ultima pubblicazione;  "L'irresistibile attrazione della gravità - Viaggio alla scoperta dei buchi neri" - Rizzoli, 2020.

Con una narrazione avvincente Luciano Rezzolla, come una sorta di Virgilio, ci conduce tra i misteri  (per noi) dell'astrofisica, invitando a chiederci per mcominciare: "Perché una mela cade dall’albero anziché galleggiare nello spazio? Beh, è merito – o colpa – della gravità, lo sappiamo tutti. A scuola ci hanno insegnato che è questa forza a tenerci agganciati alla superficie del nostro pianeta, mentre esso ruota su se stesso e intorno al Sole".

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"Ma il nostro corpo la conosceva ben prima che la incontrassimo sui libri di testo - ci ricorda Rezzolla - appena venuti al mondo, sapevamo già reagire ai suoi stimoli, e di lì a qualche anno abbiamo imparato a gestirla senza nemmeno pensare, magari mentre... corriamo giù per le scale. A noi sembra un traguardo da nulla, ma per i robot è ancora un problema quasi insormontabile. Insomma, il nostro rapporto con la gravità dura letteralmente da una vita, ed è anche l’unica interazione fondamentale della fisica di cui siamo coscienti. Tanto da sognare di liberarcene".

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"Eppure, quanto la conosciamo davvero? Sappiamo cosa sia lo spazio-tempo, in cosa consista la sua curvatura e come si produca? - chiede ancora lo scienziato pugliese, stimolando la nostra attenzione e la nostra curiosità - siamo pronti ad accettare che il tempo possa accelerare o rallentare a seconda del posto in cui ci troviamo? Sappiamo cosa sono le onde gravitazionali, o come funziona un buco nero?". L’astrofisico italiano che ha realizzato per primo, assieme ai colleghi del progetto Event Horizon Telescope, delle immagini fotografiche di un buco nero supermassiccio ci offre un testo agile e divulgativo, per approcciarci a temi e fenomeni complessi.

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Ad esempio: com’è possibile fotografare un buco nero se, per definizione, cattura tutta la luce che lo colpisce? Con piglio divertito ed enorme passione, Luciano Rezzolla ci conduce alla scoperta dei più profondi misteri del cosmo. Senza mai banalizzare le complessità dell’astrofisica, ma disposto a illuminarle per noi, attraverso analogie immediate e fulminanti. E passo dopo passo, si disvela la verità su un fenomeno che, prima ancora di attrarre i nostri corpi, attira da sempre la nostra curiosità.

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LUCIANO REZZOLLA (Milano, 1967) è ordinario di Astrofisica Teorica e direttore dell’Istituto di Fisica Teorica alla Goethe Universität di Francoforte. Membro del comitato scientifico del progetto Event Horizon Telescope, le sue ricerche hanno contribuito a catturare, nel 2019, le prime immagini fotografiche di un buco nero supermassiccio. Nello stesso anno è stato nominato Andrews Professor of Astronomy al Trinity College di Dublino e tra i vari riconoscimenti ha ricevuto il Physics Breakthrough Prize e il prestigioso Sigillo d’Oro dell’Università di Bari. Radici profondamente pugliesi, vive tra Francoforte e Berlino e va in barca a vela, la sua vera passione, ogni volta che può.

(gelormini@gmail.com)

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Pubblicato in precedenza: Luciano Rezzolla, il cacciatore di stelle - La video-intervista