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Matteo Salvini, la tappa a Bari del tour elettorale nel Mezzogiorno
Matteo Salvini opta per il contesto 'green' di Parco 2 Giugno a Bari, per la tappa nel capoluogo pugliese del suo tour eletterole nel Mezzogiorno d'Italia.
Matteo Salvini opta per il contesto 'green' di Parco 2 Giugno a Bari, per la tappa nel capoluogo pugliese del suo tour eletterole nel Mezzogiorno d'Italia. Distante dai riflettori del centro, che solo qualche sera fa hanno visto passare Giorgia Meloni.
Anche lui parte dell'attacco al presidente delle Regione Puglia e alla Sanità da lui a lungo guidata, per sottolineare che "Bari e la Puglia non sono di qualcuno e men che meno di un partito, ma sono vostre. Domenica ci sarà una grande lezione di democrazia e partecipazione".
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"Non vedo l’ora che arrivi domenica - ha ribadito, quasi a smentire la sensazione di tensione presente nella coalizione - perché poi per cinque anni, patti chiari amicizia lunga: con Silvio, con Giorgia, non si litiga, si lavora insieme e si risollevano le sorti di questo Paese. Questo vogliamo fare".
E passando da alcuni affondi anche a Enrico Letta, ha subito toccato il tema del lavoro, noncurante del lapsus: "Quanto sarà bello da presidente del Consiglio firmare l’abolizione della legge Fornero", e quello dell'evasione fiscale: "L'unico modo per abbatterla non è quella cavolata del bancomat obbligatorio, che arricchisce solo le banche, ma è abbassare le tasse, rendere possibile e conveniente pagare le tasse. Così come è urgente e necessario bloccare milioni di cartelle esattoriali dell’Agenzia delle entrate".
Stoccata in riserbo anche per Mario Draghi, lanciata ai microfoni della stampa: "Non ci sono ruoli per lui nel futuro eventuale governo di centrodestra. Noi - ha specificato - chiediamo il voto per la Lega e per il centrodestra, per cui non vedo ruoli nè per Draghi nè per tecnici. Perché se uno vota la Lega vota per la Lega, se uno vota per il centrodestra vota per il centrodestra".
E a proposito del Premio ricevuto da Draghi oltreoceano, come migliore statista dell'anno, ha commentato: "Con tutto il rispetto negli Stati uniti ci saranno a breve le elezioni di medio termine politiche. Io le osservo da lontano e non mi permetto di dare indicazioni o pareri, ma ci sono gli Stati Uniti, c'è Biden e ci sono i repubblicani.
"Il governatore della Florida Ron De Santis - ha incalzato Salvini - secondo me è una garanzia per il presente e il futuro, l’ex segretario di Stato con Donald Trump, Mike Pompeo, è una garanzia per il presente e il futuro. I socialisti anche negli Stati Uniti a New York e a Washington hanno fatto una marea di danni non solo negli Usa, ma anche in giro per il mondo. Però io lo osservo e non mi permetto di dire se vincessero i democratici sarebbe una iattura".
"Si vota in Brasile da qui a breve, ci sono in campo Bolsonaro e Lula, - ha proseguito - mi sembra evidente per chi io simpatizzi, ma questo non influirà sul voto dei brasiliani e quindi io conto che nessuno cerchi di influenzare il voto degli italiani".
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Sulla questione dell'ambiente, infine, Matteo Salvini, è partito da quanto successo nelle Marche: "È da tre giorni che sento i sindaci che stanno spalando. È chiaro che se piove in una notte quello che piove sei mesi è complicato prevenire. Però se per burocrazia o ideologia, per anni, e può capitare ovunque, ti impediscono di togliere la ghiaia per non disturbare i pesci, ti impediscono di tagliare gli arbusti, e se piove e l’acqua esce dai fiumi e travolge tutto provocando morti, non hai tutelato l'ambiente, sei un disgraziato".
(gelormini@gmail.com)