PugliaItalia
Medici in corteo per contestare
la Sanità secondo Emiliano
La manifestazione dei medici e degli operatori del settore sotto la sede del Consiglio Regionale pugliese. Da Bonn il commento di Michele Emiliano
Mille nelle previsioni degli organizzatori, seicento secondo gli esperti di cortei, sono state le persone in marcia per animare la protesta relativa alle politiche sanitarie di Michele Emiliano e della sua amministarzione regionale.

Il corteo formato da medici e operatori del settore sanitario, ha visto la partecipazione di quasi tutte le organizzazioni sindacali (non c'era la CGIL), ed è partito dal Policlinico di Bari per raggiungere la Sede del consiglio Regionale in via Capruzzi. 'Basta con le morti annunciate' era scritto su uno degli striscioni in testa al corteo.
Diversi i motivi della protesta, a partire dalla stretta alle prescrizioni di farmaci decisa dalla Regione, anche e per ridurre la spesa farmaceutica pugliese, che ha visto impennarsi ogni indice di riferimento. Che nei giorni scorsi ha conosciuto non pochi risvolti polemici, per il titolo deciso dagli organizzaztori: "La giornata dello schiaffo", che ha provocato persino un'interrogazione parlamentare al ministro degli Interni Marco Minniti.

Ad accogliere i manifestanti sotto la sede del Consiglio Regionale: Ignazio Zullo, medico e capogruppo di Direzione Italia, in camice bianco: "Non uno ma mille schiaffi simbolici sono stati dati oggi al presidente e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, da operatori sanitari che - sfidando la pioggia e indossando il camice - hanno voluto protestare contro una Sanità che penalizza non solo i cittadini, ma anche chi quotidianamente è tenuto a garantirla in pessime condizioni di lavoro".
"Vedere protestare - hanno dichiarato all'unisono in una nota Ignazio Zullo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola - sotto il palazzo del Consiglio regionale professionisti della Sanità che chiedono di svolgere meglio il proprio lavoro, prendersela con l’assenza di una politica sanitaria, obiettivamente, ci ha impressionati: neppure l’ex governatore Vendola era riuscito a far mobilitare la categoria in una mobilitazione così importante. Vuol dire che quello schiaffo metaforico serve!".
"A tal proposito, visto il clamore che sinceramente ci è sembrato alquanto pretestuoso, precisiamo oggi che quando abbiamo indetto la Giornata dello Schiaffo - nell’ambito della manifestazione dei medici contro la Sanità pugliese - abbiamo precisato che si trattava di uno schiaffo metaforico, un modo per risvegliare l’attenzione di Emiliano troppo impegnato nel suo carrierismo politico".

"Sapevamo perfettamente che il Governatore non sarebbe stato a Bari (a Bonn per Cop 23 - ndr), visto che aveva fatto rinviare il Consiglio monotematico sulla sanità, per cui eravamo anche tranquilli sul messaggio simbolico e ironico che stavamo dando. Ma quello che è successo ci induce anche a considerare lo spessore politico di altri esponenti del Pd".
"Qualche giorno fa - hanno aggiunto - Libero ha titolato: “Per stendere Renzi bisogna sparargli”. Obiettivamente un linguaggio che va ben oltre quello di dare un “buffetto”. Renzi per tutta risposta ha minimizzato e ironizzato: “Non mi sento minacciato da Feltri…”. Ecco ci sarebbe piaciuto che il Pd ed Emiliano avessero avuto lo stesso atteggiamento. Del resto, la manifestazione di oggi ha dimostrato che in piazza sfilavano professionisti con un camice bianco e non facinorosi e violenti".
Nel corteo anche Enzo Piccialli, segretario regionale della Cisl Medici: “La salute dei cittadini passa dalla salute del sistema sanitario, in Puglia come in tutta Italia. E' stata una grande manifestazione quella di oggi a Bari: i medici rivendicano di essere ascoltati e considerati nelle decisioni in campo sanitario. Ci vogliono trasformare in burocrati, noi invece vogliamo cercare, serenamente, di aiutare i nostri pazienti”.
“Mancanza di posti letto, mancanza di personale negli ospedali, mancanza di sicurezza - continua Piccialli -sono alcuni dei temi che come sindacato da tempo abbiamo sollevato, insieme anche agli altri comparti della sanita, insieme ai meccanismi di finanziamento e ai tetti di spesa, ai servizi offerti ai cittadini e alle carenze organizzative e strutturali. Da quasi due anni manca l’assessore delegato alla Sanità e manca un confronto serio con la Regione per trovare soluzioni condivise alle questioni che riguardano il nostro comparto".
"Siamo stanchi di vedere le nostre richieste inascoltate e le inadempienze da parte della politica. È giunto il momento che il presidente Emiliano intervenga, ci interpelli e ci ascolti nelle decisioni organizzative sanitarie che prende. Non è possibile prendere decisioni sempre in assenza di un nostro apporto tecnico - conclude Piccialli - è necessario conciliare il diritto alla cura dei cittadini e quello di curare dei medici che devono esser messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro mantenendo fede al giuramento di Ippocrate”.

Da Bonn arriva il commento di Michele Emiliano: “Noi siamo per il confronto e per il dialogo, cercando sempre di avere un unico obiettivo: risolvere i problemi e migliorare la qualità della sanità pugliese. Già ancora prima della manifestazione di oggi, avevo incontrato (martedì 7 novembre ndr) una rappresentanza dei sindacati della dirigenza medica e insieme avevamo deciso l'avvio di un tavolo di confronto permanente sulle diverse questioni, prima fra tutte la sicurezza dei medici durante lo svolgimento del loro lavoro".
"Nel corso della riunione - aggiunge Emiliano - abbiamo anche individuato la data del prossimo incontro, martedì 21 novembre. Solo così infatti potremmo dire di aver reso un buon servizio ai cittadini pugliesi”.

Non fa mancare il suo sostegno anche il consigliere regionale di Sinistra Italiana, Mino Borraccino, che dopo il corteo ha diffuso una nota: “Sono stato presente alla manifestazione indetta dai medici oggi a Bari e ne condivido le preoccupazioni sullo stato di salute della Sanità pugliese. Innanzitutto avvertiamo l’assenza di un assessore in un settore cruciale, importante per la salute dei cittadini pugliesi, quale è quello della Sanità. Questa è una questione grave che dura già da un anno e mezzo. Condivido le preoccupazioni sui temi cardini della sanità che i medici oggi stanno mettendo sul piatto, rivendicazioni che da troppo tempo sono inascoltate dal Presidente della Giunta regionale".
"Personalmente da molto tempo lotto contro queste scelte sbagliate per certi versi senza una ragionevolezza", aggiunge Borraccino, "Lotto contro un piano di riordino ospedaliero sbagliato, che chiude ospedali e reparti senza un'analisi vera fatta sul territorio, che ha seguito unicamente la logica dei numeri. Lotto contro la mancata attivazione di 1000 posti letto nella nostra regione, per la quota importante della sanità privata, 850 milioni di euro, mai toccata in questi anni, mentre invece venivano chiesti enormi sacrifici alla sanità pubblica".

"Lotto contro l'inesistente impegno per la gestione della mobilità passiva: quasi 250 milioni di euro che ogni anno vanno fuori dalle casse regionali", prosegue, "Lotto contro le liste di attesa straordinariamente e incomprensibilmente lunghe, lotto contro le file interminabili nei nostri Pronto Soccorso, nei nostri ospedali. Lotto contro scelte scriteriate fatte per l'ospedale di Grottaglie, per l' ospedale di Casarano, per l' ospedale di Putignano, per l' ospedale di Molfetta, di Triggiano, per l'ospedale di Terlizzi. Lotto contro la scelta incomprensibile di scorporare l'ospedale pediatrico Giovanni XXIII dal Policlinico, lotto contro i tagli della spesa farmaceutica, per la sicurezza dei medici e tutti gli operatori della Sanità, per la cronica carenza di organici, per l’efficienza delle scuole di specializzazione e l’alzamento delle quote dei medici specilaizzandi, lotto contro tutte queste scelte sbagliate e per una maggiore integrazione dei servizi socio-sanitari sul territorio".

"Tutti questi temi il 24 novembre prossimo - conclude Borraccino - saranno oggetto di discussione nel Consiglio regionale monotematico sulla Sanità. Sinistra Italiana non rinuncerà mai a questa battaglia, spesso anche controcorrente, per la Sanità pubblica in Puglia”.
Toni leggermente diversi dal fronte Forza Italia nel commento del capogruppo in Consiglio regionale, Nino Marmo: "Noi condividiamo lo spirito dell'iniziativa dei medici, che oggi manifestano contro un piano sanitario contro cui ci battiamo ormai da mesi. Al tempo stesso, condividiamo e nutriamo il massimo rispetto per la legittima richiesta dei medici di non politicizzare la loro protesta: sono professionisti liberi che esprimono un dissenso tecnico nel merito al di là di ogni appartenenza partitica, ma solo per amore della salute dei cittadini e per il senso di responsabilità che contraddistingue il loro valoroso mestiere".
(gelormini@affaritaliani.it)
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Pubblicato sul tema. Ginefra interroga Minniti su 'Giornata schiaffo' Dit