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PD, raccolta firme iscritti Prima congresso poi elezioni

Detto, fatto! La direzione del Partito Democratico vene incalzata sulla convocazione del Congresso e sull'ipotesi di approdo al voto prima del varo di una nuova legge elettorale, dopo il pronunciamento di sostanziale bocciatura dell'Italicum da parte della Consulta.

Emiliano direzionePD
 

“Chiediamo che il Congresso del Partito Democratico si svolga prima delle elezioni politiche, attraverso un referendum aperto agli elettori. Per farlo dobbiamo raccogliere 20mila firme tra gli iscritti al PD, necessarie per indire un Referendum del partito”. E' l’appello lanciato da Michele Emiliano e da moltissimi militanti del Partito Democratico da oggi trova spazio su www.primailcongresso.it.

“Da questa piattaforma - si legge nell’appello - parte la nostra campagna per raccogliere le firme e per riaprire un confronto ampio con tutti gli iscritti e con il Paese. Dobbiamo capire, prima dei nomi, quale sia il programma con cui intendiamo presentarci agli italiani".

"Esiste un’Italia della quale nessuno parla e alla quale il Partito Democratico deve rivolgere lo sguardo", prosegue la nota, "Invece negli incontri di partito, che ultimamente sono molto ben organizzati con un copione prefissato e un finale altrettanto scontato, di quest’Italia non si parla o se ne parla in maniera collaterale, non come se fosse il centro delle nostre preoccupazioni".

Primarie PD vince Renzi
 

"Il Partito Democratico è nato non per difendere gli interessi di pochi potenti - precisa l'appello - contro gli interessi della collettività ma, al contrario, per dare voce e rappresentanza a chi da solo non conta niente e i cui interessi, sommati, costituiscono il bene comune. Quella parte di Italia si è trovata senza difese di fronte a un partito che è apparso più impegnato a risolvere i problemi di petrolieri, finanzieri, banchieri, che quelli degli italiani e delle italiane".

"Questa raccolta firme serve a chiedere uno spazio di partecipazione e consultazione - insistono i promotori - che consenta a tutti di sentirsi parte di un progetto comune. Aprire subito la procedura congressuale è l’unica strada per ritrovare l’unità del Partito Democratico e rafforzare il Centrosinistra. La tua firma è il primo passo”.

Sul sito www.primailcongresso.it è possibile registrarsi e contribuire alla campagna di raccolta firme per richiedere il referendum deliberativo, ai sensi dell’art. 27 dello Statuto. A tal proposito, si ricorda che per chiedere il Referendum del partito servono le firme di 20mila iscritti (pari al 5% del totale). Raggiunta tale soglia, il voto al referendum sarà aperto alla partecipazione di tutti gli elettori.

Emiliano mezzora2
 

Sono due i quesiti proposti per chiedere che il Congresso del PD si svolga prima delle elezioni politiche:

Quesito a)

“Sei d’accordo che il Partito Democratico debba svolgere il Congresso prima delle Elezioni Politiche per determinare il proprio Programma politico e le alleanze?”

Quesito b)

“Sei d’accordo che il PD, aprendo una discussione politica nel paese, decida il programma elettorale nazionale attraverso un processo partecipativo tra gli iscritti e gli elettori consistente nello svolgimento di un congresso programmatico?”

boccia francesco
 

Il passo, preannunciato da Emiliano durante l'intervista alla Annunziata "In 1/2 ora", era stato confermato anche da Francesco Boccia, deputato pugliese del PD e Presidente della Commissione Bilancio della Camera: "Questa classe dirigente del partito è politicamente scaduta, me compreso, il 4 dicembre, ma vedo molti colleghi di partito che vorrebbero restare incollati alle poltrone del Nazareno. Se da Renzi non arriveranno risposte chiare sul congresso, prima delle elezioni politiche, raccoglieremo le firme per un referendum tra gli iscritti del Pd".

E nel pomeriggio l'altro deputato pugliese Dario Ginefra commenta: "Io credo che il PD sia prossimo a scelte importanti per il suo futuro e per quello del Paese. Non considero utile che le stesse siano assunte da un gruppo dirigente che nel corso degli anni si è sempre più arroccato su se stesso fino a somigliare ad una sola immagine riflessa in uno specchio, ma che debbano vedere protagonisti le iscritte e gli iscritti del PD. Penso che l'unica sede legittimata a decidere del futuro sia il Congresso che andrebbe convocato subito evitando atteggiamenti tattici del Segretario".

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"Secondo lo statuto - aggiunge Ginefra -  il Congresso dovrebbe iniziare sei mesi prima della scadenza del mandato del segretario ovvero primi fine maggio. Ricordo che la Segreteria del Partito non viene convocata da più di due anni e che la gran parte delle decisioni assunte dalla direzione nazionale sono state prese a maggioranza".

Emiliano Renzi PD
 

"Per queste ragioni sono per il Congresso subito. In fondo stiamo parlando di tre mesi di anticipo rispetto la scadenza naturale e trovo incomprensibile che si voglia spaccare il partito su questo chiudendosi in casa solo perché si dispone delle chiavi e lasciando tutti gli altri fuori. Sono queste le ragioni che mi spingono ad aderire e a chiedervi di aderire alla raccolta di firme propedeutica a chiedere uno spazio di partecipazione e consultazione che consenta a tutti di sentirsi parte di un progetto comune".

"Aprire subito la procedura congressuale è l’unica strada per ritrovare l’unità del Partito Democratico e rafforzare il Centrosinistra", conclude Dario Ginefra, "La nostra firma è il primo passo. Attraverso il sito www.primailcongresso.it è possibile registrarsi e contribuire alla campagna di raccolta firme per richiedere il referendum deliberativo, ai sensi dell’art. 27 dello Statuto".

(gelormini@affaritaliani.it)

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