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Personale Regione Puglia, Zullo (CoR): 'Noi dalla parte del merito'
La "patata bollente" del personale regionale nelle dichiarazioni di Michele Emiliano e Ignazio Zullo
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alle prese con la "patata bollente" sulla situazione del personale regionale, a margine di un vertice di maggioranza, ha dichiarato: “La soluzione riparte da dove eravamo arrivati: la questione è nella legge, non nelle decisioni politiche della Giunta o del Consiglio regionale".

"Quella dei precari accumulati nel corso degli anni dalla Regione e degli idonei non vincitori del concorso Ripam - ha detto Emiliano - è una situazione assai complessa da coniugare, sulla quale è evidente che buttar benzina per far beccare gli uni contro gli altri mi pare un’operazione del tutto sbagliata".
"Rimane un unico punto di certezza giuridico,il dovere di procedere all’assunzione nel più breve tempo possibile e nel maggior numero possibile i vincitori del concorso. Il resto è nella mani del capo del personale che dovrà, sulla base delle esigenze e delle sue valutazioni giuridiche, stabilire quale delle due categorie, gli idonei o i precari, abbiano una preminenza".
E poi ha aggiunto: "E’ chiaro che un eventuale indirizzo - senza travalicare la questione giuridica - da parte del Consiglio sarà utile a ricostruire una vicenda che è drammatica e che ci siamo trovati, assieme a tante altre, a dove gestire in maniera diversa da come avviene in qualunque altra regione italiana: non esiste infatti nessuna legge in Italia che “obblighi” a creare una distinzione tra chi vince un concorso e chi ha un’aspettativa alla stabilizzazione. Ma sono abituato a queste particolari situazioni pugliesi che dovrò affrontare componendo gli interessi in campo".
"Scelte categoriche da una parte o dall’altra non ce ne sono - ha precisato - gli idonei ricordano tuttavia al sindacato che la loro graduatoria ha un termine, viceversa i precari hanno comunque il diritto a proseguire il loro lavoro con contratti a tempo determinato fino a che non cessano le esigenze della pubblica amministrazione".

"Anche il sindacato quindi è chiamato alla tutela di tutti i lavoratori: quelli già con un contratto e quelli potenziali. Il diritto al lavoro riguarda sia chi ha già un lavoro sia chi aspetta di sottoscrivere un contratto”.
“I tempi - ha concluso Emiliano - saranno dettati non dalla politica, ma dagli spazi finanziari e dalle procedure di assunzione in corso. Completate le assunzioni degli ex provinciali, cominceremo le assunzioni dei vincitori di concorso e se residueranno spazi assunzionali, stabiliremo come completare gli organici vacanti”
lDal'opposizione l'attacco è immediato, per voce del presidente del gruppo regionale Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo: "Non sappiamo bene cosa abbia in mente il Presidente Emiliano con la sua maggioranza. E' certo che la nostra posizione è chiara e non ha i caratteri ondivaghi che spesso manifestano le posizioni dei colleghi di maggioranza. La politica è fatta di scelte e si deve dire da che parte si sta".

"Noi stiamo dalla parte della meritocrazia - ha aggiunto Zullo - e non dalla parte di chi, formatosi nelle fabbriche di Niki o nelle corti dei partiti ha ottenuto un posto di lavoro senza concorso ed oggi pretende la stabilizzazione. Portiamo avanti la nostra difesa della meritocrazia fin da quando eravamo in Consiglio nella scorsa legislatura come PDL e poi come F.I. Siamo per i concorsi pubblici perché crediamo nella meritocrazia come valore fondamentale per determinare efficienza e sburocratizzazione nella Pubblica Amministrazione. Tuttavia siamo altresì uomini delle Istituzioni e come tale sentiamo il dovere di rispettare le leggi e le sentenze della Corte Costituzionale. La LR 47/2014 è legge e la sentenza della Corte Costituzionale ha legittimato l’art. 2 e su questo non si transige".
Zullo, quindi avverte: "Emiliano però attenzioni un dato: la stabilizzazione va riservata esclusivamente a quei precari che sono stati acquisiti in servizio dalla Regione ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001. Infatti, la L.R. 47/2014, nel richiamare il famoso comma 529, richiama l’art. 35 suddetto poiché contenuto nel 529 e, a nostro giudizio, molto opportunamente la Corte Costituzionale ha legittimato quell’articolo della L.R. 47".

"Orbene - precisa - a noi risulta che solo una decina di precari è entrato alla Regione con le procedure di cui all’art. 35 e su questo tema animeremo il confronto in Consiglio e fuori dal Consiglio. Siamo convinti che gli idonei non vincitori del concorso devono prepararsi a ricorrere contro ogni stabilizzazione che possa essere effettuata a favore di precari che non siano stati assoggettati alle procedure ex art. 35 dec. Leg.vo 165/2001. In disparte poi ogni considerazione sugli spazi assunzionali e sui limiti di spesa del personale il cui rispetto non può vedere l’indifferenza di Emiliano, della politica e delle Organizzazioni Sindacali perché se si dilata la spesa del personale oltre gli spazi assunzionali si mette a repentaglio la stabilità economico-finanziaria della Regione e anche questo non può essere permesso".
E conclude: "Il centrosinistra deve finirla di procedere con procedure clientelari e vestire una buona i panni del buon padre di famiglia con senso di responsabilità verso chi ha vinto un concorso dimostrando di meritare il lavoro e verso una collettività che paga tasse esorbitanti non certo per foraggiare clientele".
Intanto, è stato confermato infine che il prossimo 16 giugno si terrà un incontro con Cgil, Cisl e Uil, alla presenza dell’assessore al Personale, Antonio Nunziante, sul piano assunzionale, sul fondo integrativo per il personale e sugli incentivi all’esodo.
(gelormini@affaritaliani.it)