Pino Pisicchio: 'Frecce e binari unici. E un'Italia a due velocità'
L'intervento di Pino Pisicchio alla Camera dopo l'informativa del ministro Delrio sulla tragedia pugliese
di Pino Pisicchio *
Oggi sono intervenuto in Aula nel corso dell'informativa del ministro dei Trasporti Graziano Del Rio: "Abbiamo già espresso in quest’Aula, a nome di tutto il gruppo Misto, il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime.

Signor Ministro, la mia famiglia è di Corato, una delle due città da cui sono partiti i treni. Dalle sue campagne si vede Castel del Monte, fatto costruire da Federico di Svevia; da quel castello è possibile scorgere la campagna che ha fatto da scenario alla tragedia di ieri, netta nella sua lancinante e quasi surreale drammaticità.
L’abbiamo ascoltata, signor Ministro, e abbiamo apprezzato le sue parole. I brandelli di verità che stanno emergendo ci restituiscono tuttavia molti interrogativi, per esempio se da parte della società ferrotramviaria è rispettata, non solo formalmente, la prescrizione che prevede la presenza di due macchinisti in ognuno dei 200 treni al giorno impegnati nel servizio.

Questi ed altri fatti saranno accertati dalle inchieste, una cosa però non possiamo esimerci dal considerare di fronte all’ennesima tragedia dei poveri, una cosa che non può essere condensata nel tempo veloce di un tweet né diventare oggetto di facili strumentalizzazioni.
La domanda è: cosa stiamo facendo al nostro Paese, dove i servizi essenziali come i trasporti sono da troppo tempo spaccati in due qualità, quelli per i ricchi, che viaggiano nelle Frecce, e quelli dei pendolari, trascinati su vagoni spesso vecchi e surriscaldati, che corrono su migliaia di chilometri di binari unici?
C’è qualcosa di profondamente sbagliato in questo, che interpella il nostro modello di sviluppo e la nostra capacità di fare della politica uno strumento di emancipazione e non di autoreferenza, e nessuno qui dentro può dire che la colpa è solo degli altri".
* Presidente del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati.