Prestiti in Puglia, Materrese (OEF) 'Meno credito, ma domanda imprese cresce'
Prestiti in Puglia: cala la consistenza per industria e costruzioni, sale nelle famiglie (+3,3%). Picco annuale prov. TA (+1,7%), prov. FG il maggior calo (-1%)
Cresce dello 0,5% la consistenza dei prestiti in Puglia tra il giugno del 2018 ed il giugno del 2019. La crescita complessiva, superiore a quella media del Mezzogiorno (+0,2%), è frutto di due dinamiche contrapposte: se, da una parte, è in crescita del 3,3% la consistenza dei prestiti contratti dalle famiglie (in linea con la crescita media nel Mezzogiorno, pari al 3,2%), dall’altra diminuisce quella relativa ai prestiti nei settori produttivi: – 5,1% nell’Industria, -5,8% nelle Costruzioni, -0,5% nei Servizi e -1% nelle Piccole imprese (rispetto al calo, nel Mezzogiorno, rispettivamente del 2,5%, 7,8%, 3,4% e 2,5%).
Sono questi alcuni dei dati di Banca d’Italia rielaborati nella nota economica di sintesi sulle consistenze dei prestiti delle province italiane prodotta dall’OBI Osservatorio di Economia e Finanza, nato a Bari nel 1996 e impegnato in attività di studio, ricerca e divulgazione per favorire lo sviluppo del Mezzogiorno.
In Puglia le crescite maggiori della consistenza dei prestiti si registrano nelle province di Taranto (+1,7%) e Brindisi (+1,5%) mentre Lecce e Bari segnano entrambe un +0,6%; invariata la consistenza dei prestiti nella BAT mentre è risultata negativa la dinamica per la provincia di Foggia (-1%).
“I dati – commenta il presidente dell’Osservatorio Salvatore Matarrese – raccontano di una riduzione del credito alle imprese proprio quando ce ne sarebbe più bisogno, per dare fiato a una ripresa ancora incerta. È urgente consolidare il sistema creditizio con le nostre Banche Popolari e BCC chiamate a ricoprire un ruolo insostituibile; l’auspicio è che esse esaltino e sviluppino la loro azione sul territorio, particolarmente necessaria nel Mezzogiorno, dove il ripiegamento del credito è particolarmente avvertito”.
In un quadro complessivamente negativo del settore industriale, si muove in controtendenza la provincia di Taranto (+4,4%), mentre particolarmente critica è stata la dinamica per la provincia di Foggia (-13%). Nel settore delle costruzioni la consistenza dei prestiti è diminuita in quasi tutte le province, in particolare nelle province di Brindisi (-10,9%), Foggia (-8,4%) e Bari (-6,9%). La consistenza dei prestiti alle famiglie è cresciuta ovunque, soprattutto nel Barese (+4,2%) e nella provincia di Lecce (+3,3%). A ruota le province di Brindisi, Foggia e BAT in crescita del 2,7% con quella di Taranto che progredisce del 2,1%.
“Per favorire una ripresa della produzione industriale nel Mezzogiorno - aggiunge Matarrese - sono inderogabili interventi per ridurre la pressione fiscale, il costo del lavoro e quello dell’accesso al credito, che non deve più presentare sperequazioni tra Nord e Sud. Il sistema produttivo italiano deve recuperare competitività liberando le imprese da gravami burocratici e di tassazione non più sostenibili sui mercati. La riduzione del numero di imprese conferma, purtroppo, questo stato di fatto.”
Nel settore industriale del Mezzogiorno, in un quadro complessivo negativo, si muovono in controtendenza alcune province come quelle di Napoli (+6%), di Teramo (+3,4%) e di Salerno (+3,1%). Nel settore delle costruzioni la consistenza dei prestiti è diminuita in quasi tutte le province ed in particolar modo nelle province di Pescara (-14,9%), di Sassari (+13,3%) e di Napoli (-7,5%). Tra le dieci province per valore dei prestiti, si segnala infine la riduzione della consistenza dei prestiti alle imprese del settore dei servizi ubicate nelle province di Napoli (-8,6%), di Caserta (-4,9%) e di Palermo (-4,5%).
(gelormini@affaritaliani.it)
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