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Puglia-Molise, Galleria Passo del Lupo: chiusura senza orizzonte

Galleria Passo del Lupo, Antonio Tutolo: “Togliamo il presidio, ma la mobilitazione resta: ora perfino rischio maggiore”.

La chiusura per lavori della Galleria Passo del Lupo - sull'arteria che collega la Puglia al Molise lungo la dorsale Foggia-Campobasso, per poi proseguire verso Roma - si prospetta senza orizzonte e senza tempi definiti.

L'Italia a due velocità vive l'ennesimo caso di rottura dei collegamenti, rendendo ancora più complessa e complicata una mobilità quotidiana già martoriata e penosa. 


 

La nota del del consigliere regionale Antonio Tutolo (Gruppo Misto) è stigmatizzante: “Non ho alcuna intenzione di spegnere i riflettori sulla questione, anzi mi sto già attivando con i cittadini che hanno preso parte al presidio sulla Statale 17 per trovare altre forme di mobilitazione. Non condivido affatto le decisioni prese ieri pomeriggio durante l’incontro a Palazzo Dogana a Foggia tra i sindaci dei comuni interessati e Anas, vale a dire di riprendere i lavori per completare l’intervento in corso e poi bloccarsi di nuovo in attesa della realizzazione di un percorso alternativo, che, a mio parere, non si farà mai. Certo, non posso imporre il mio pensiero, i sindaci si assumono tutta la responsabilità di questa scelta, ma i cittadini devono sapere che è stata presa dai loro rappresentanti del territorio. Per come immagino si evolverà la questione, la galleria ora rischia di essere abbandonata. D’altro canto sono soddisfatto perché abbiamo costretto Anas a occuparsi seriamente di quella infrastruttura, dato che per sei anni veramente il territorio è stato vittima di questa situazione”.

Alla luce di questa novità, il consigliere della Regione Puglia Antonio Tutolo ha rimosso il presidio nei pressi della Galleria Passo del Lupo avviato ventiquattro ore prima.

“In pratica - spiega il consigliere - i lavori previsti, e che sarebbero dovuti iniziare oggi, con relativa chiusura del tunnel, riprenderanno, perché deve terminare l’intervento che è stato già appaltato. Infatti, quasi la metà della parte restante, circa 400 metri, è stata già inclusa nella prossima programmazione di Anas. Tuttavia, il percorso alternativo non sarà realizzato prima di completare questi lavori".

"A mio avviso, il percorso alternativo, oltre a essere complesso dal punto di vista tecnico e burocratico (andiamo incontro ad espropri e altre difficoltà), rappresenterebbe un dispendio di soldi e non sarebbe una soluzione per tutti, escludendo ad esempio il passaggio dei mezzi pesanti. Inoltre, è come dire che chi ha ideato la galleria ha sbagliato, perché se si poteva fare una strada tra i campi, non c’era bisogno di costruire un traforo”.

“In sintesi - chiarisce Tutolo - la mia posizione era la più semplice: quella è un’infrastruttura strategica che va messa in sicurezza in tempi certi e rapidamente, con un appalto unico e un numero congruo di operai impiegati ventiquattr'ore su ventiquattro".

"La via alternativa è uno spreco di risorse pubbliche inutile e c’è il rischio che la galleria non riapra più. Potrebbe accadere, infatti, che nelle lungaggini per la realizzazione di una strada secondaria, la galleria subisca nel frattempo ulteriore deterioramento e venga per forza bloccata al transito dei mezzi. A quel punto non avremmo né la strada alternativa né il tunnel".

"Io ieri avrei scelto di non far chiudere oggi la galleria, in attesa dello stanziamento dei fondi per il completamento dei lavori. Solo allora avrei consentito di procedere. È chiaro, però, che toccava ai sindaci prendere una decisione e se ne assumono tutta la responsabilità, con tutte le conseguenze che ne verranno".

"Questo però non vuol dire che i cittadini non possano muoversi in maniera diversa per esprimere il loro disappunto su questa vicenda. Potremmo portare avanti la nostra idea attraverso una petizione per sensibilizzare le persone su questo problema. Per quanto mi riguarda, io continuerò a battermi per avere le risorse necessarie per concludere i lavori della galleria e garantire una galleria sicura per i prossimi 50 anni”. 

(gelormini@gmail.com)