Radici del Sud: vitigni autoctoni, qualità e mercati intercontinentali
Nicola Campanile e Leo Di Gioia presentano l'XI edizione di "Radici del Sud"
Nicola Campanile e l'Assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Leo Di Gioia, hanno presentato “Radici del Sud 2016”, Festival dei Vitigni Autoctoni, ideato e curato dall’associazione “Propapilla”, giunto all'XI edizione, che quest'anno si terrà presso Una Hotel Regina (Torre a Mare - Noicattaro - Bari) e vedrà la partecipazione dal 13 giugno per 6 giorni di 184 produttori di vino e oltre 432 etichette.

“Oggi - ha dichiarato Di Gioia - viene presentata un’iniziativa importante, con un forte impegno dei privati, per la promozione del territorio, ma anche soprattutto di un comparto importante come quello del vino".
"Stiamo facendo un lavoro complessivo - ha poi aggiunto l'Assessore - che si basa su due direttrici: la prima, quella di portare i nostri vini fuori e quindi partecipando a quelle che sono le iniziative, le fiere di rilievo nazionale e internazionale. La seconda, altrettanto importante, ha l’obiettivo di individuare un posizionamento territoriale dei luoghi dove si realizzano le attività e di portare in Puglia o di far muovere i pugliesi per questo tipo di incontri".
"Queste due strategie - ha quindi precisato Di Gioia - oggi finanziate con il bilancio autonomo, man mano le faremo migrare verso il Psr anche per il marketing, tenendo le aziende insieme e consentendo loro di proiettarsi verso i mercati con l’incoming degli operatori e di quei turisti che sono legati alla qualità del prodotto”.

Sono 184 le aziende produttrici di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia che parteciperanno con 432 diverse etichette a Radici del Sud 2016. La ricca adesione, anche quest’anno, conferma la piena fiducia da parte delle cantine all’evento di marketing e promozione che negli ultimi 10 anni ha dato un prezioso contributo al comparto dei vini da vitigno autoctono di Puglia e del meridione.
Una novità sarà l’assetto delle giurie. Quest’anno variano in modo sostanziale rispetto al passato: invece di essere divisi in gruppi diversi, quello estero e quello nazionale, tutti i giornalisti degusteranno insieme i vini in concorso nella stessa giuria. L’altra sarà invece composta dalla compagine dei compratori e degli importatori, anche in questo caso sia italiani che stranieri provenienti da 13 paesi esteri (Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, USA, Canada, Giappone, Lituania, India, Polonia e Brasile).
Per arricchire la già ampia selezione dei vini, per la prima volta Radici del Sud accoglierà in concorso, anche gli spumanti ottenuti da uve autoctone, con metodo charmat o classico, suddivisi in bianchi, rosé e rossi.

Radici Del Sud 2016 contempla una serie di attività che si svilupperanno nell’arco di più giornate, alcune dedicate agli incontri BtoB (8-10 giugno) fra i buyer e gli esperti esteri con i produttori di vino, altre dedicate alla conoscenza delle realtà produttive del meridione attraverso la visita diretta delle cantine da parte della stampa estera.

Il 13 giugno sarà la giornata dedicata al pubblico eno-appassionato. Dalle 10 fino alle 20, presso l’Una Hotel Regina di Bari, circa 180 aziende di vino accoglieranno il pubblico di settore italiano e straniero. I visitatori potranno così, presso i banchi d’assaggio, conoscere le diverse produzioni delle cantine e dialogare direttamente con il produttore informandosi sulle peculiarità delle etichette. Inoltre, ci saranno anche gli stand di piccoli produttori locali di salumi e formaggi e i giovani chef dell’Istituto Eccelsa che durante la prima parte del Salone proporranno piatti a i visitatori.
Alle 19,30 andrà in scena la conferenza conclusiva “Alle origini della sostenibilità” e per l’occasione interverranno numerosi ospiti stranieri e italiani tra cui i rappresentanti delle associazioni pugliesi di settore come Assoenologi, Le Donne del Vino, Vinarius, Slow-wine e DeGusto Salento.

“Sarà l'occasione per trovare punti di convergenza riguardo alla sostenibilità, confrontandoci tra i vari attori del settore vino e dell’agroalimentare. - spiega Nicola Campanile, patron di Radici del Sud - Preservare il bene della terra significa garantirgli lunga vita, migliorare la qualità e il valore identitario della vite e del suo habitat per salvaguardare l’unicità della nostra agricoltura come valore culturale tra i più apprezzati al mondo; è in questo ambito che si consuma la sfida dei prossimi anni”.
"Ma anche quella - sottilenea Roberto Manno - per aprofindire aspetti e problematiche legate alla tutela dei marchi e delle denominazioni dall'attacco dei mercati internazionali e delle azioni di contraffazione che hanno nel mirino il Made in Italy e i prodotti di successo del Bel Paese".
A fine conferenza saranno resi noti e premiati i vini vincitori dell’XI edizione di Radici del Sud e poi, a partire dalle 20,30, inizierà la grande festa dedicata ai 432 vini in libera degustazione, insieme alla cucina di osti e chef tra i migliori del sud Italia.
(gelormini@affaritaliani.it)