Regionali, salta la tregua. Fitto: “Berlusconi regala la Puglia a Renzi”
Bari – Alla fine della lunga notte del centrodestra la fumata è nera. La tregua accarezzata nelle ultime ore è definitivamente saltata ed il vertice fiume tra i partiti, ripreso in mattinata, si chiude con un nulla di fatto. Gli azzurri non cedono sul nome di Adriana Poli Bortone e neppure la mediazione dell’alfaniano Ferrarese sortisce alcun effetto: Francesco Schittulli e l’ex Sindaco di Lecce, dunque, restano in campo, l’uno contro l’altro e contro Michele Emiliano.
Raffaele Fitto è lapidario: “Forza Italia si assume la responsabilità di rompere il centrodestra, Berlusconi ha deciso di regalare la Puglia a Renzi, di usare queste elezioni per regolare i conti, sacrificando la possibilità di vincere”.
Il silenzio della vigilia aveva fatto ipotizzare la schiarita in extremis, in attesa che da Arcore arrivassero segnali sull’ultima proposta vagliata dal coordinatore salentino di Ncd: da una parte l’impegno del Vicerè di Maglie ad abbandonare la battaglia a colpi di carte bollate sul simbolo e sulle quote nella lista forzista; dall’altra il passo indietro di Donna Adriana, per ricompattare il fronte attorno all’ex presidente della Provincia. Escluso da principio, invece, ogni altro nome da ritirare fuori dal cilindro, dal penalista barese Francesco Paolo Sisto al giornalista Enzo Magistà, i cui profilo erano tornati a circolare tra i corridoi, pur senza che le chances si facessero reali. A frenare, lo stesso segretario FI, Vitali: “Al massimo Poli Bortone correrà in tandem con Francesco Schittulli, a lei non possiamo rinunciare”, ha lasciato cadere perentorio a metà mattinata, prima di un ulteriore faccia a faccia con l’ex Ministro agli Affari regionali.

La stretta di mano in notturna tra il Ricostruttore e l’avvocato francavillese non basta a siglare la pace e l’epigrafe arriva alle 13: “Il candidato di Forza Italia resta Adriana Poli Bortone. Per noi finisce qui. Il vertice è finito così come è partito. Non ci si poteva chiedere di ritirare la nostra candidatura", spegne ogni speranza il numero uno dei berlusconiani, corroborato dal sondaggio lanciato dai democratici, che vedrebbe la senatrice leccese in testa sul Presidente Lilt, pur dietro Michele Emiliano. E non basta ricordare la rinuncia di Fitto ai posti in lista per i fedelissimi né il listone a proprio nome messo in campo, come posto tra i desiderata dei competitor un mese fa.
L’europarlamentare non ha mezzi termini: “FI per come è strutturata e organizzata ora fa parte del passato e tutti gli sforzi compiuti in queste ore sono stati vanificati da chi si è seduto al tavolo senza la possibilità di fare alcun passo indietro. Noi siamo al fianco di Schittulli, scelto dai partiti di questo tavolo e, inizialmente dalla stessa FI. Oggi queste persone fanno una scelta diversa e si stanno assumendo la responsabilità di rompere il centrodestra”. Il divorzio è firmato e, forse, anche il risultato delle urne.
(a.bucci1@libero.it)