Salento, le Iene e gli ulivi
Francia, stop all'import
Le Iene in Salento per difendere gli ulivi. Approda in terra salentina anche la Iena Nadia Toffa, con un servizio tutto dedicato ai giganti verdi, colpiti dalla ormai nota Xyllella, il batterio killer che ne sta provocando il disseccamento precoce e che di molti dei tesori pugliesi sta letteralmente scrivendo la condanna a morte.
Quegli ulivi, orgoglio della terra baciata dal sole, per la giornalista sono da difendere ad ogni costo. "Sta per succedere un disastro - dice - qui si pensa all'abbattimento prima ancora di tentare di salvare questi monumenti millenari".

Nel servizio televisivo la Toffa compie un vasto viaggio nella tacco d'Italia, da Gallipoli a Oria, intervistando contadini e agronomi che si dicono pronti a tutto pur di salvare le loro piante. Tra gli intervistati anche Albano Carrisi, che del suo amore per la vita contadina non ha mai fatto mistero: "Gli ulivi sono le mie braccia, la mia infanzia, la mia fantasia - ha detto - quante volte ho cantato gli ulivi nelle mie canzoni".
Per Caparezza, anche lui nel servizio, "gli ulivi sono come un parente, prima di abbatterlo si cerca di curarlo". Tra immagini toccanti di ulivi millenari dalle forme tipicamente contorte, da rendere ogni pianta unica e irripetibile, immagini che raccontano stralci di innumerevoli vite vissute, l'appello è sempre uno solo: “Salviamo gli ulivi del Salento”.
Anche diffondendo il video, oppure scrivendo idee o suggerimenti ai ricercatori impegnati a fare chiarezza su questo strano malessere (lecce@copagri.it) e senza mai dimenticare che l'olio che sgorga dalla terra salentina è tuttora uno dei migliori in assoluto.
Nel frattempo la Francia ha bloccato l'import dei vegetali dalla Puglia. Lo ha stabilito il ministro dell'agricoltura Stephan Le Foll, firmando un apposito decreto, “in considerazione - fanno sapere da Parigi - dell'importante rischio di introduzione di questo pericolo sanitario dalle conseguenze economiche molto pesanti per le filiere vegetali francesi. Questo divieto - precisano - riguarda gli scambi intra-europei dalla regione delle Puglie e le importazioni provenienti da zone infette di Paesi terzi coinvolti”.