Salento, 'ori' paraolimpici
per l'azzurro Carlo Calcagni
Lezioni di vita autentiche che dal Salento arrivano fino in Friuli, per affermare che il coraggio, quello di vivere, non deve mancare mai.
Si tinge anche di sfumature salentine il trionfo della maglia azzurra alla prima tappa della Coppa del Mondo 2015 di Ciclismo Paralimpico, grazie al doppio oro conquistato a Maniago da Carlo Calcagni, ex colonnello dell'esercito in congedo, che ha sbaragliato tutti nel Triciclo (MT2) sia nella cronometrata sia nella gara in linea.
L'atleta, originario di Guagnano (Le) e con alle spalle una florida carriera di ciclismo agonistico, ha debuttato ufficialmente sulla scena sportiva paralimpica gareggiando nella squadra del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa.

Affetto da una malattia degenerativa invalidante contratta nel '96 durante una missione in Bosnia Herzegovina, Calcagni ha dedicato le sue vittorie a tutti coloro che soffrono e hanno perso il coraggio di vivere. Una malattia riconosciuta dipendente da causa di servizio dal Ministero della Difesa e dal Ministero dell’Economia e Finanze, subentrata a causa dei metalli pesanti inalati durante i bombardamenti con uranio impoverito, e che costringe l'atleta 47enne a sottoporsi quotidianamente a complessi trattamenti farmacologici che mettono a dura prova corpo e anima.
Carlo non ha mai smesso di lottare, non perde occasione per gridare la sua voglia di vivere e per infondere coraggio a chi giace a causa dei limiti della vita. "Voglio essere d'esempio per tutti coloro che non trovano più la forza per andare avanti - ha detto - e il primo pensiero, al mattino di ogni mio giorno, è di trovare le energie per salire sulla mia bici, una bici speciale, la mia macchina di salvezza con cui percorro tutti sentieri della vita".
La nazionale italiana ha conquistato ben 20 medaglie nella tappa friulana del mondiale, di cui 11 in oro. Le prossime tappe saranno quella svizzera di Yverdon Les Bains, quella tedesca di Elzach e quella sudafricana di Pietermaritburg.