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San Raffaele Ceglie Messapica, Caroli e Amati spade incrociate
San Raffaele Ceglie, Caroli: "Per Amati è la clinica degli orrori, non per la Asl Brindisi". Amati: “Regione dispone ispezione e valutazione delle cartelle cliniche dei 3 pazienti deceduti.
Non si ferma il braccio di ferro tra i consiglieri regionali, Luigi Caroli e Fabiano Amati, sul Centro Riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica (Br).
Dopo il decesso di tre pazienti ricoverati nel Centro, Fabiano Amati ha dichiarato: “Il Dipartimento Salute della Regione Puglia ha chiesto alla ASL di Brindisi di avviare un’immediata verifica volta ad accertare il caso dei tre pazienti ricoverati al San Raffaele di Ceglie Messapica e poi deceduti, attraverso il coordinamento del Direttore sanitario ed il supporto del Dipartimento di Prevenzione, del Responsabile UVARP e del Responsabile Rischio clinico".
"In particolare, è stata richiesta un’attenta valutazione delle cartelle cliniche nonché dell’intero percorso assistenziale di ciascun paziente, analizzando anche le chiamate alla Centrale operativa del 118 e gli accessi in Pronto soccorso. La verifica deve essere terminata entro e non oltre lunedì 9 settembre p.v. ore 14.00.
Ringrazio i dirigenti Montanaro, Nicastro e Caroli, per l’iniziativa puntuale e solerte".
"In questa vicenda, considerato che si tratta di tutela della vita umana, la PA e io stesso non possiamo che ragionare sulla base dei fatti e degli atti e non su chiacchiere e sproloqui di carattere psicanalitico (come l’ultimo comunicato stampa della Fondazione San Raffaele), utilizzando la tecnica comunicativa dell’argumentum ad hominem (argomento contro l’uomo), vertente nell’attacco alla persona che parla e non alle cose che dice. Un evidente segnale di debolezza, rispetto al quale mi è inibita qualsiasi replica spietata o satirica, per mantenere fede alla compostezza istituzionale e alla rilevanza della questione. La vita delle persone non è un gioco di comunicati stampa”.
In precedenza, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia BR, Luigi Caroli, in una nota diffusa aveva commentato: “Delle due l’una: o il Centro di Riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica è la nuova clinica degli orrori pugliese o i 45 verbali redatti dalla ASL di Brindisi, a seguito di 45 ispezioni in poco più di un mese sono falsi, visto che anche nell’ultimo, datato 4 settembre, viene messo nero su bianco che 'le condizioni assistenziali risultano adeguate'."
“Per questo invito il collega Fabiano Amati e la ASL di Brindisi di trovare un punto di equilibrio, perché le notizie a dir poco allarmanti che vengono quotidianamente diramate alla stampa sono in discordanza rispetto alle verifiche amministrativo-sanitarie che i dirigenti medici e i tecnici della prevenzione della ASL fanno ogni giorno in modo accurato e dettagliato, visto che le ispezioni durano dalle tre alle cinque ore. Fuori tema aggiungo: se le strutture sanitarie pubbliche brindisine fossero oggetto di 45 ispezioni in poco più di un mese cosa sarebbe stato scritto nei verbali? Ma questa è un’altra storia…"
Luigi Caroli
“Per questo sollecito una commissione regionale d’inchiesta che faccia chiarezza soprattutto sui 24 anni di proroga, ma anche sulla verità attuale. Nel frattempo, siccome a pagare il prezzo più alto sono i pazienti – non ci sono più ricoveri, centinaia di persone che hanno bisogno di riabilitazione (codice 56, ma anche codice 75) non vengono accettati e sono allo sbando - richiamo tutti al senso di responsabilità: teniamo fuori la politica da questa storia, non facciamo propaganda su chi vuole la sanità pubblica e chi quella privata convenzionata. Qui tutti vogliamo la migliore sanità e aver approvato in fretta una legge che faceva tornare tour court la gestione della struttura di Ceglie in capo alla ASL, è stato un errore. Lo avevamo detto in Consiglio che ipotizzare un trasferimento delle funzioni in piena estate avrebbe provocato il caos… siamo stati facili profeti.”
(gelormini@gmail.com)