Le opposizioni in Regione Puglia incalzano e chiedono più attenzione e interventi concreti nella sanità alle prese con gli effetti della pandemia.
Il consigliere Luigi Caroli (Fratelli d'Italia) al termine della sua vista all'ospedale di Ceglie Messapica ha dichiarato: “Sono ormai visibili a tutti le condizioni delle facciate dell’Ospedale Cegliese. Ogni giorno, pazienti, personale sanitario, fruitori dei servizi della struttura, residenti delle zone immediatamente prossime al sito e passanti rischiano di poter esser interessati dalla caduta di calcinacci. In particolar modo, con l’arrivo della stagione invernale, l’alta frequenza di precipitazioni e di forti venti, contribuiscono all’aumento di tale rischio".
"Perciò ha proseguito Caroli - considerata la piena attività del complesso ospedaliero, il quale, oltre ai servizi ambulatoriali, causa emergenza Covid, è attualmente adibito a polo sanitario post acuzie, si rendono assolutamente improcrastinabili interventi di manutenzione e di messa in sicurezza. La preoccupante situazione, portata all’attenzione del Responsabile Sanitario, Francesco Galasso, necessita di risposte e interventi concreti da parte dell’Asl BR. Purtroppo, l’assenza di cura da parte dell’Azienda Sanitaria e di opportuni lavori, hanno aggravato di anno in anno la situazione dell’edificio. È ormai da troppo tempo che il Poliambulatorio non viene sottoposto a interventi migliorativi".
“Pertanto ha concluso Caroli - ho già provveduto ad inoltrare al Direttore Generale, al Responsabile della Area Gestione Tecnica, all’U.O. Gestione Manutenzione Patrimonio Immobiliare e Dei Beni Mobili Registrati e all’Ufficio Tecnico competente per il Distretto Sanitario BR 03, la richiesta di immediato sopralluogo e di conseguente programmazione ed esecuzione di interventi di manutenzione alla struttura. Confido in una celere risposta degli Organi sollecitati, augurandomi che si impegnino a render quanto più idoneo possibile un complesso ospedaliero che sta dimostrando una grande utilità nell’emergenza e che, senza dubbio, potrà successivamente ospitare un’offerta ancor più ricca di servizi sanitari al cittadino".
Anche il capogruppo regionale de LA PUGLIA DOMANI, Paolo Pagliaro, con altra nota è intervenuto sul futuro dell'ospedale di Scorrano (Le): “Regione e ASL Lecce revochino la decisione di sospendere le attività irrinunciabili del reparto di Rianimazione dell’Ospedale di primo livello di Scorrano, per evitare una iniqua penalizzazione dei cittadini di tutta l’area del Basso Salento”, richiesta messa nero su bianco nella sua interrogazione urgente, presentata e indirizzata all’assessore alle Politiche della salute, Pier Luigi Lopalco.
“L’Ospedale di primo livello di Scorrano - ha sottolineato Pagliaro in premessa – oltre a rappresentare il presidio sanitario di riferimento per la popolazione dei Distretti sanitari di Maglie, Poggiardo e Martano, offre un supporto importante per la rianimazione dell’intera provincia di Lecce. Ecco perché, nella mia interrogazione, chiedo di rivedere il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera disposto da ASL Lecce e Regione Puglia per fronteggiare l’epidemia da coronavirus in corso. Un piano che prevede la sospensione dei ricoveri nella Rianimazione del presidio di Scorrano ed il trasferimento dei medici al DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione) di Lecce e all’ospedale Covid di Galatina, in modo da consentire l’attivazione di nuovi posti in terapia intensiva dedicati ai pazienti affetti dal virus”.
“Una soluzione tampone - ha ammonito Pagliaro - frutto della mancata programmazione di una tempestiva e adeguata risposta sanitaria all’emergenza in atto, ed in particolare alla prevista seconda ondata di contagi da Covid-19. La pur necessaria esigenza di far fronte alla pandemia non può mettere a rischio la salute di tutti i cittadini, a cui si deve garantire sempre e comunque il diritto ad un’assistenza sanitaria efficiente e ad un presidio di terapia intensiva sul territorio”.
“La prospettata sospensione delle attività di Terapia Intensiva dell’Ospedale di primo livello di Scorrano – ha aggiunto – andrebbe peraltro a vanificare gli sforzi compiuti dal personale sanitario per farne un reparto efficiente, tra i fiori all’occhiello della sanità salentina. Risulterebbe inoltre in atto un concorso bandito dall’ASL Lecce per il reclutamento di 75 medici specializzati in Rianimazione, e non si comprende dunque la ragione del trasferimento del personale medico in servizio nel reparto di Scorrano a rinforzo delle rianimazioni Covid dei nosocomi di Lecce e Galatina”.
“Dunque, ribadisco il mio secco no a questa sospensione, sia pure temporanea, dell’attività del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Scorrano - ha concluso Pagliaro - mi aspetto un riscontro chiaro e tempestivo dal neo assessore Lopalco, per dare risposta al bisogno di salute di un vasto bacino di utenza del Salento”.
Della situazione medici del 118 si è occupato, invece, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo: “Riceviamo lamentele di mancato pagamento delle competenze stipendiali, relative allo scorso mese di ottobre, da parte di medici del 118 e pare che questo ‘disguido’ riguardi anche i medici di medicina generale e delle guardie mediche dell'ASL BARI. Stentiamo a crederci ma se qualche medico che ancora oggi non ha percepito il dovuto ci segnala questo, pur a stento, non possiamo fare altro che crederci".
“Ormai non ci meraviglia più niente! Si passa velocemente dalle coccole pre-elettorali alle bastonate post-elezioni. Tutti pronti nel pubblico a mazzolare il privato per qualche ritardo e in silenzio per i loro ritardi. Speriamo che qualcuno si svegli!”.
(gelormini@gmail.com)
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