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'Seraluci' alla ricerca delle lampare scomparse nel Mediterraneo
Seraluci (1)

Per chi è nato sulla costa, le lampare sono uno dei ricordi di infanzia più frequenti. Oggi sono del tutto scomparse.  Quando a 5 anni Angelica Ruggiero, nelle calde serate d’estate a Giovinazzo, si appostava sugli scogli a guardare il mare, le lampare apparivano d’improvviso, descrivendo piccole rotte lungo la riva per poi sparire, come in un sogno.

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“Papà, cosa sono quelle luci in mezzo al mare?”, chiedeva quando la pesca delle lampare era molto diffusa e le piccole luci all’orizzonte restituivano silenziose l’incanto della notte. Angelica Ruggiero ora ha 35 anni, vive a Bologna, è docente di Storia dell’Arte, è un’apprezzata artista e performer: ha ideato il progetto artistico “Seraluci” dedicato alla fonte luminosa nel Mediterraneo, “a quelle luci che ora non ci sono quasi più, quando torno a Giovinazzo e nella mia Puglia”, spiega. Così nella sua arte quando nasce il suo nuovo progetto ispirato nel concept proprio dai suoi ricordi d’infanzia trascorsi in Puglia “la luce è medium espressivo e comunicativo e l’interazione tra l’uomo e il mare si connette al tema del rapporto tra ambiente e comunità”. 

Partendo dalla sua Giovinazzo, Angelica Ruggiero, forte della sua visione storica ed ecologica del mare, inaugura il tour di Seraluci, curatore del progetto è Luca Panaro, docente e critico di arte contemporanea, direttore artistico di Centrale Festival di Fano e fondatore di Chippendale Studio. Una mostra, un talk, un’azione performativa e il Discorso al mare di Nicolò Carnimeo saranno in programma al Festival “Mare d’inchiostro” che si svolgerà il primo e il due luglio alla Vedetta sul Mediterraneo

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Venerdì primo luglio alle 20,30 sarà inaugurata la mostra delle nove tavole grafiche di “Seraluci”: si potrà visitare fino al 17 luglio, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30, ingresso libero. L’artista, combinando immagini, elementi testuali e interventi personali, restituirà al visitatore una riflessione attorno ai temi del mare come metafora contemporanea. Sarà anche possibile ammirare e acquistare (per chi avrà desiderio di portarsi a casa un frammento dell’opera) una fanzine presente in edizione limitata, numerata e firmata dall'artista, realizzata in collaborazione con Chippendale Studio di Milano.

Ad arricchire lo spazio della mostra ci sarà anche un video-racconto. A seguire, sulla terrazza della Vedetta del Mediterraneo, di sera, con il mare di fronte il progetto d’arte sarà raccontato in un talk. Angelica Ruggiero sarà intervistata dal professor Nicolò Carnimeo, docente di Diritto della Navigazione dell’Università di Bari e direttore artistico del Festival “Mare d’inchiostro”. Un video accompagnerà il viaggio epico di Seraluci, dal suo esordio, nel luogo dell'anima dell'artista, da cui tutto è iniziato, verso le tappe successive, in alcune città che si affacciano sul Mediterraneo. La serata si concluderà con il concerto del Trio Kora Connection che partendo dalla kora, l’antica arpa tipica dei cantastorie spazierà dalla tradizione al funky, al pop fino all’ elettronica.  

Il 2 luglio, al tramonto, dalle 20 a Giovinazzo, per la prima volta in Italia, andrà in scena l’azione performativa Seraluci per riconsegnare al mare e ai pugliesi il mito della lampara.  Un gozzo che non veniva più utilizzato per la pesca è stato restaurato grazie all’intervento di Angelica e del papà dell’artista, il quale ha portato a nuova vita l’imbarcazione: quella sera tornerà a toccare le acque della sua città d’origine.

A bordo dell’imbarcazione nelle acque di Cala Porto (via Marina e Lungomare Marina Italiana) viaggeranno un rematore e Nicolò Carnimeo, oratore del Discorso al mare che potrà essere ascoltato dal pubblico presente sulla terraferma grazie a un impianto di filodiffusione. Dalle ultime luci del sole al buio della sera, per un’ora, grazie alla performance di Angelica Ruggiero la luce della lampara tornerà ad essere incanto e stupore, come quando, trent’anni fa, lei era una bimba di 5 anni e chiedeva al suo papà “Cosa sono quelle luci in mezzo al mare?”.

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“Nel tentativo di preservare il patrimonio immateriale fatto di storie, memorie e tradizioni delle comunità marittime - sottolinea Angelica Ruggiero - Seraluci intende promuovere, attraverso l’incanto e lo stupore, una riflessione contemporanea sul Mare Nostrum. Perché le comunità che vivono della risorsa Mare, possano abitare sempre con più consapevolezza le proprie scelte legate al territorio, nell’ottica di rinnovare il legame tra il patrimonio marittimo e l’innovazione sostenibile”.

“La Vedetta del Mediterraneo ha inserito il progetto Seraluci nel cartellone del Festival - spiega Nicolò Carnimeo, direttore artistico di “Mare d’inchiostro” - perché è uno degli elementi di valorizzazione del rapporto con il mare di Giovinazzo: queste luci ormai scomparse fanno parte di un passato che però merita di essere ricordato perché sono parte dell’identità dei pescatori e del lavoro sul mare che ha caratterizzato per tanti anni questa cittadina pugliese”. 

Seraluci  debutta al Festival “Mare d’inchiostro” organizzato da Vedetta sul Mediterraneo in partnership con Centrale Festival di Fano e Chippendale Studio di Milano. E’ finanziato anche grazie alla campagna di crowdfunding che è possibile consultare sulla piattaforma Produzioni dal basso: (https://www.produzionidalbasso.com/project/seraluci/).

(gelormini@gmail.com)

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