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Sma, Amati attacca Lopalco: 'Farmaco prescritto da specialista'

Caso Sma, duro attacco di Fabiano Amati

Duro l'attacco del consigliere regionale Fabiano Amati, a poche ora dalle dimissioni da Assessore alla Sanità della Regione Puglia di Pier Luigi Lopalco, con riferimento alle dichiarazioni relative a un caso SMA e alla polemica politica che investe la tragedia di alcune famiglie pugliesi.

Amati F 2

“A tutela di Paolo e di tutti i bimbi malati di Sma - scrive in una nota diffusa Fabiano Amati - rispondo alle vergognose illazioni dell’assessore Lopalco, prive di prova scientifica, decisamente incoscienti e finalizzate ad una terribile strumentalizzazione".

"Mi riservo di farlo al meglio in futuro - aggiunge Amati - quando lo vedrò con me seduto nei banchi del Consiglio regionale, assieme agli altri 51 politici locali e se il suo lignaggio superiore gli suggerirà di ribassarsi al basso livello dei suoi colleghi. Per ora sottolineo la gravità delle sue dichiarazioni: accusatorie nei confronti del medico prescrittore del farmaco, che a suo dire avrebbe agito “sotto le enormi pressioni del caso” e “per l’ultima volta”, quindi in stato di soggezione psicologica e perciò senza alcuna scienza né coscienza; inappropriate nei confronti del Governo regionale di cui faceva parte, che starebbe mettendo a punto un “escamotage amministrativo” per pagare il farmaco e quindi un trucco contabile elusivo delle leggi di finanza pubblica, cioè un reato; volgari nell’accostamento della terapia genica Zolgensma al rimedio magico di Stamina e quindi con la volontà parolaia di rappresentarci come prede d’illusionismo ordito dalla casa farmaceutica Novartis e da tutti i neuropsichiatri infantili che lo stanno prescrivendo nel mondo". 

Pier.Luigi.Lopalco.3

"E il tutto - sottolinea ancora Amati - tacendo sul fatto che l’Ema e Fda, come la stessa Aifa riferisce, non hanno alcuna preclusione regolatoria sulla somministrazione a pazienti tracheostomizzati. Fatto sta che c’è una prescrizione medica chiara - perché la Pubblica Amministrazione parla con gli atti e non con i sentito dire - cui bisogna prestare ossequio secondo le leggi italiane". 

"La verità è che Lopalco si è dimesso perché Emiliano non gli fa giustamente toccare palla, assegnando tutti i compiti ai dirigenti e ai funzionari, perché la scienza dell’amministrazione pubblica presuppone grandi disponibilità al lavoro e conoscenza delle norme e dell’organizzazione di strutture complesse. Ma se egli ha qualcosa da rimproverare a Emiliano, che ha tutta la mia solidarietà e il mio sostegno, non strumentalizzi più i casi dei poveri bimbi e delle loro famiglie".

"Infine: nemmeno nell’URSS di Stalin avrebbero capovolto la verità dell’audizione con i medici di Boston, che a mia domanda specifica rispondevano di aver riscontrato benefici non soggettivi e che nessuno dei cinque bimbi era deceduto. E su questo non c’è la mia parola contro quella di Lopalco - conclude Fabiano Amati - ma la registrazione integrale dell’audizione che metto a disposizione di chiunque lo voglia”.

(gelormini@gmail.com)

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