PugliaItalia
'Social Enterprise Open Camp 2022' confronto sulla Trasformazione Digitale
Imprenditori sociali da diversi Paesi del mondo a Bari e a Matera per confrontarsi sulla trasformazione digitale.
Sessanta tra speaker, esperti di imprenditoria, knowdlege advisor e imprenditori sociali da diversi Paesi del mondo, 12 workshop leader, più di 15 nazionalità presenti e oltre 250 partecipanti italiani e stranieri dal 21 al 24 di ottobre 2022 saranno a Bari e a Matera per partecipare al Social Enterprise Open Camp 2022 - Tech for Change & Social Impact, un evento di carattere internazionale, che riunisce le voci più significative nel campo dell’imprenditoria a impatto sociale a livello mondiale.
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Ideato e promosso da Fondazione Opes-Lcef e Consorzio Nazionale CGM, l’evento rappresenta una grande occasione d’incontro, dialogo, confronto tra imprenditori sociali, mondo della finanza d’impatto, fondazioni e grandi corporate, alla ricerca di nuovi alfabeti comuni e nuovi modelli di economia capaci di generare profitto e allo stesso tempo trovare soluzioni alle grandi sfide planetarie.
Partner pugliese è la Fondazione Vincenzo Casillo, da sempre attenta alla formazione e allo sviluppo che parte dalla fase di crescita degli individui, per creare un tessuto sociale sano e produttivo che restituisce valore al territorio. Per l’occasione la Fondazione ha messo a disposizione ben 15 borse di studio destinate a giovani imprenditori e innovatori sociali, cooperatori internazionali, operatori dell'associazionismo, neolaureati e laureandi interessati ad avvicinarsi all’economia sociale e all’impact investing, che vivono e studiano o lavorano in Puglia.
Tra i relatori presenti all’evento formativo ci saranno: Elena Casolari, presidente della Fondazione Opes Lcef, Giusi Biaggi, presidente del Consorzio Nazionale CGM, Antonio Decaro sindaco di Bari, Mario Calderini (Politecnico di Milano, già consulente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in materia di strumenti finanziari per l’innovazione ed è stato Consigliere del Ministro per le politiche di ricerca e innovazione), Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Cardenia Casillo, consigliere delegato della Fondazione Vincenzo Casillo.
La scelta di portare il Social Enterprise Open Camp nel Sud Italia, tra Puglia e Basilicata, nasce anche dal desiderio di mettere il mondo dell’imprenditoria sociale in dialogo costruttivo sud-sud e nord-sud e dall’ambizione di voler offrire alle imprese e cooperative sociali del Sud (e più in generale alle realtà del terzo settore) un’opportunità per incontrarsi, confrontarsi, mettere in comune esperienze, sfide e punti di forza, ma anche complessità e problematiche da affrontare. Un’occasione per le cooperative sociali italiane di allargare il proprio network, conoscere e confrontarsi anche con altre realtà e modelli imprenditoriali provenienti da diverse latitudini del Pianeta.
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Per ogni edizione l'evento ha un focus differente. In questa nuova edizione 2022 in programma dal 21 al 24 Ottobre 2022 a Bari e Matera, l'intenzione è quella di indagare e riflettere su scenari, urgenze e sfide emersi soprattutto in seguito alla pandemia: da una parte l'acutizzazione del divario digitale e dall'altra l'urgenza di promuovere innovazione e soluzioni tecnologiche per far fronte a situazioni carenti di infrastrutture e per generare impatto non solo nelle aree urbane, ma anche in quelle interne e rurali.
La tecnologia e l’innovazione digitale possono essere generatori di impatto sociale e ambientale? Questo sarà il tema-guida dei dibattiti e delle riflessioni del Social Enterprise Open Camp 2022 - Tech for Change & Social Impact. In particolare quest’anno l’evento osserverà da vicino le potenzialità e il ruolo della tecnologia, della trasformazione e dell’innovazione digitale nel favorire l’accesso a prodotti e servizi (di cooperative e imprese sociali), nel fare da ponte per trovare soluzioni volte a sopperire carenze strutturali di diversa natura e nel generare impatto anche fuori dalle aree metropolitane, nelle aree interne.
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La scelta di focalizzarsi su questi temi nasce spontanea e necessaria in questo scenario mondiale. La pandemia ha messo infatti in evidenza in modo significativo e dirompente il ruolo della tecnologia nella nostra quotidianità che ha pervaso il mondo del lavoro, dell’educazione, della formazione e della socializzazione. Per un lungo periodo qualsiasi attività è stata possibile solo tramite la tecnologia: impensabile fino a tre anni fa.
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Una new normality che ha ridisegnato perimetri, forme e modalità del nostro vivere sociale, culturale e professionale (smartworking, DAD, delivery di beni di prima necessità, assistenza sanitaria da remoto, agritech…). Questo salto improvviso nel futuro ha però esteso ed evidenziato l’urgenza di riflettere sulla funzionalità, gestione (e neutralità?) dei big data, sulla necessità di indagare ‘luci e ombre’, limiti e potenzialità della tecnologia e di esplorare il fenomeno del digital divide nelle comunità. Il tutto per permettere all’economia sociale di crescere, sfruttando adeguatamente il potenziale della tecnologia per generare impatto sociale.
(gelormini@gmail.com)