PugliaItalia
Solidarietà al Console
d'Israele Luigi De Santis

Solidarietà del Segr. Generale del Corpo Consolare e di politici pugliesi al Console Onorario d'Israele in Puglia, Luigi De Santis, vittima di lettera minatoria
Si sono moltiplicate per l'intera giornata le dichiarazioni di solidarietà al Console Onorario d'Israele per la Puglia , Luigi De Santis (unico console d'Israele in Italia), destinatario di un biglietto con una croce rossa al centro e una scritta, in lingua inglese: 'Ebreo anche qui'.

Tra i primi ad esprimere la vicinanza al console De Santis è stato Massimo Salomone, Segretario Generale del Corpo Consolare, il cui messaggio assume un peso "doppio" anche per gli evidenti riferimenti biblici custoditi nel cognome: "Purtroppo ancora resistono stupide ed anacronistiche forme di antisemitismo. Al collega Luigi De Santis, unico console onorario dello Stato di Israele in Italia, porto la solidarietà mia personale e di tutti i consoli associati al Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise".



Per Marco Lacarra, Segretario del Pd Puglia e anche lui Consigliere regionale: “I conflitti razziali e religiosi sono un problema con il quale tutti ci dobbiamo confrontare e che tutti dobbiamo contribuire a combattere. Per questo esprimo la mia vicinanza a Luigi De Santis, concittadino barese e console onorario di Israele in Italia, ancora una volta minacciato evidentemente per la sua attività”.
“Purtroppo il clima di odio e intolleranza, che nell’Europa delle libertà e dei diritti per tutti, sta prendendo sempre più piede - prosegue Lacarra - è particolarmente pericoloso. Si tratta di un’arma a doppio taglio, che non fa altro che alimentare conflitti. Esempio concreto ne è l’odio verso i migranti e le persone che arrivano dalle zone più disparate del mondo, in fuga dalla povertà, dalla guerra e dalla mancanza di diritti umani. In una situazione del genere, che è ormai globale, nessuno si senta esentato dal fare la sua parte. Per questo, pur augurandomi che le forze dell’ordine riescano a fare chiarezza sul caso di Luigi De Santis, auspico - conclude - un intervento deciso della società civile, perché gli odi e le intolleranze si combattono solo con lo sforzo di tutti”.

Solidarietà al Console onorario d'Israele a Bari, Luigi De Santis, viene espressa anche dal parlamentare Antonio Distaso (Direzione Italia). "Le reiterate minacce di cui è stato fatto oggetto non possono che vederci solidali con il Console e rappresentante di Confindustria Bari e Bat".
De Santis, unico Console d'Israele in Italia, scelto nel novembre 2015 dall'ambasciatore Naor Gilon, è stato vittima di una serie di atti intimidatori, In questa occasione - aggiunge Distaso - vogliamo sottolineare i nostri sentimenti di amicizia nei suoi confronti, per l'importante ruolo che egli svolge e, suo tramite, verso l'intero popolo d'Israele".

“Grazie - ha detto il console De Santis - per chi con la propria solidarietà ha voluto dimostrarmi la sua vicinanza, per le pesanti e continue minacce che ho ricevuto e ricevo da quando sono console onorario di Israele per la Puglia, un ruolo che svolgo non solo nel pieno rispetto delle istituzioni e tradizioni israeliane, con l’intento di avvicinare quanto più possibile Israele alla Puglia, una regione - la nostra - di grande accoglienza".

"Mi spiace constatare - sottolinea De santis - che il clima antisemitismo covi ancora nell’animo di chi è rimasto fermo al secolo scorso, certo non agevolano le parole chi ideologicamente vede in Israele un nemico da sconfiggere, una popolazione da odiare ed annientare. Ma la dimostrazione di solidarietà pubblica della politica, ma privata di tanti amici e cittadini mi convincono ad andare avanti".
"Molto lavoro è stato fatto - conclude - ma oggi sono più motivato a rinsaldare i rapporti tra Puglia e Israele e a far sì che la presenza del Consolato in Puglia possa rappresentare anche una fonte di crescita economica e culturale per il nostro patrimonio, nonostante non sempre sia facile per me. Per questo apprezzo il costante lavoro delle forze dell’ordine e confido nella loro capacità di valutare i rischi che posso correre”.
(gelormini@affaritaliani.it)