SPAMAT, 40anni marittimi
Tra porti, ancore e gomene
Il Gruppo SPAMAT celebra i suoi 40anni di attività marittima con un convegno al Terminal Crociere del Porto di Bari
“Sviluppo integrato e coordinamento delle attività nei porti” è la tavola rotonda organizzata dal GRUPPO SPAMAT, Sabato 11 febbtraio 2017 alle ore 10,00 presso il Terminal crociere - Porto di Bari, in occasione del 40° anniversario d’attività.

Nutrito il parterre dei relatori, che interverranno su tematiche che riguardano la Logistica nei porti. Cos’è cambiato rispetto al passato? E nel futuro immediato, cosa si aspettano le imprese che lavorano nel sistema portuale?
Nonostante siano state approvate leggi e decreti per ottimizzare il coordinamento tra le aziende - come la Rete d’impresa, il Piano Strategico Nazionale della Portualità e della Logistica - l’imprenditore s’imbatte quotidianamente in intoppi burocratici, perdendosi nell'assenza di comunicazione tra i vari settori: le imprese portuali, le attività di spedizione, le agenzie marittime.
La tavola rotonda nasce a fronte della richiesta delle società, di avere un unico sistema che possa rispondere alle esigenze quotidiane delle attività che operano all’interno del porto. Perché, quindi, non creare un unico ufficio di Logistica?
Per discuterne e cercare soluzioni e proposte, il Gruppo Spamat, in occasione dei 40 anni della sua attività, iniziata nel 1977, ha pensato di festeggiare il suo anniversario, invitando i rappresentanti degli enti che producono lavoro nei porti nazionali, le istituzioni e le associazioni di categoria oltre che degli imprenditori.
Il Mare è una risorsa che non può assolutamente essere trascurata, ma per far questo, c’è bisogno di efficienza , di operatività, di sistemi integrati, di rete, di una logistica differente, in modo da rendere le attività più fluide, dinamiche, concorrenziali con il mercato estero, internazionalizzando gli stessi rapporti, al fine di aumentare il volume d’affari. Per questo, serve fare rete, quella stessa di cui si parla da tempo, per cui sono stati approvati contratti tra aziende (Contratti di rete), mettendole nelle condizioni di comunicare in modo più veloce tra loro, senza intoppi, senza tanta burocrazia, con riferimenti unici e validi.
Il confronto per fare il punto sullo stato delle cose e su quanto fatto fino ad oggi.

I relatori della tavola rotonda:
Vito TOTORIZZO - General Manager Gruppo Spamat
Giovanni DEMARI - Presidente C.N.S.D. Roma
Gian Enzo DUCI - Presidente FEDERAGENTI Roma
Nereo MARCUCCI - Presidente CONFETRA Roma
Umberto MASUCCI - Presidente PROPELLERS CLUB ITALIA
Marco CONFORTI - PresidenteASSITERMINAL Genova
Massimo DE GREGORIO - PresidenteANASPED Roma
Alberto BANCHERO - Presidente ASSAGENTI Genova
Giuseppe PAOLONE - Rettore UNIVERSITà TELEMATICA PEGASO
Marcello DI CATERINA - Direttore Generale ALIS
Modera: Angelo Scorza - Direttore Ship2Shore

La storia aziendale .
Il Gruppo SPAMAT - è costituito da due aziende: SPAMAT SNC, agenzia marittima raccomandataria e casa di spedizioni; e ISTOP SPAMAT SRL, impresa portuale imbarchi e sbarchi nonché terminal operator. La SPAMAT è stata costituita a Molfetta il 10 febbraio 1977 per svolgere le operazioni doganali per conto delle due agenzie marittime che la costituirono (C.I. SPADAVECCHIA e Rag. COSMO AMATO).
Era il periodo in cui a Molfetta sbarcavano i tronchi di faggio provenienti dalla Jugoslavia e i rottami di ferro provenienti dalla Russia. I tronchi servivano alla costruzione di cassette per la frutta ed il rottame di ferro alimentava la AFP: un’acciaieria posta a pochi chilometri dal porto a Giovinazzo. Nel contempo, dal porto di Molfetta si spedivano in Gran Bretagna i profilati di ferro prodotti dell’acciaieria.
Nel 1979 la SPAMAT snc incluse tra i soci il capitano VITO TOTORIZZO, proveniente dal Consorzio del Porto di Bari ove svolgeva l’attività di capitano di banchina e si trasformò in SPAMAT SRL svolgendo tutte le attività di agenzia marittima e casa di spedizioni.
Il traffico si manteneva buono ma le prospettive non erano incoraggianti in quanto le navi pretendevano lavoro più veloce ed il porto di Molfetta e la sua Compagnia Portuale non erano dotati di mezzi meccanici adeguati; non si prevedevano, pertanto, tempi rosei. Nel frattempo nei porti italiani si verificò una grande novità legislativa, per cui i decreti emessi dal Ministro Prandini - all’epoca ministro della Marina Mercantile - liberalizzarono il lavoro portuale con l’eliminazione della riserva di lavoro costituita nel 1939, e consentirono ad imprese portuali di costituirsi e competere con le compagnie portuali.

Una rivoluzione che portò alcune compagnie portuali a trasformarsi anche in imprese portuali, ma con la presenza di concorrenti privati. A Molfetta non si volle investire nell’acquisto di mezzi meccanici moderni e di grande capacità operativa e, di conseguenza, si lasciò campo libero a privati che volessero investire in gru adeguate e mezzi di movimentazione a terra.
La SPAMAT srl colse subito questa opportunità, ed impegnando risorse economiche importanti iniziò a dotarsi di mezzi meccanici costituendo una nuova società denominata ISTOP SPAMAT SRL (ISTOP acronimo di Imbarchi, Sbarchi, Terminal Operatori Portuali) che iniziò ad operare come impresa portuale, e quindi costituì una nuova società denominata SPAMAT SNC che sostituiva la precedente SPAMAT SRL, con le identiche mansioni di agenzia marittima raccomandataria e casa di spedizioni. Ancora oggi le due società danno vita al GRUPPO SPAMAT.

Col trascorrere del tempo i fondatori della SPAMAT SNC decisero di abbandonare l’attività professionale, lasciando al Capitano Totorizzo l’onere di continuare l’attività insieme alla STRAMMIELLO TRASPORTI di Matera. Questo ulteriore connubio si è trascinato sino al 2015 quando la STRAMMIELLO TRASPORTI ha lasciato sia la SPAMAT SNC che la ISTOP SPAMAT SRL, realizzando questa operazione con il concambio di azioni.
Nel corso del tempo, dal 1989 ad oggi, il gruppo SPAMAT ha avuto uno sviluppo costante, prima nel porto di Molfetta operando, grazie all’acquisto di gru portuali semoventi e tralicciate (LINK BELTS da 40 a 120 tonnellate di portata) dotate di benne idrauliche di grande portata ed operate a gran velocità, con aziende importanti quali AGRIMONT e ILVA SPA, continuando nella sua espansione, e movimentando sino ad oltre 400.000 tonnellate, aggiungendo alle precedenti tipologie (tronchi di faggio e rottame di ferro) fertilizzanti e prodotti siderurgici di grande qualità (coils, lamiere, tubi).
Intanto il porto cresceva e gli spazi erano ridottissimi; ma anche le navi crescevano in dimensioni ed alcuni clienti primari quali CASILLO cominciarono ad utilizzare il porto di Bari che era gestito dal Consorzio del Porto di Bari, costituito dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Bari. Una nuova scossa però mosse le acque dei porti e la legge 84 del dicembre 1994 aprì definitivamente alle imprese private la possibilità di investire e lavorare quali imprese portuali sottraendo agli enti gestori dei porti quali Enti o Consorzi la gestione delle operazioni portuali.

Alla luce di questa nuova legge il Consorzio del Porto di Bari, non potendo più svolgere le operazioni di sbarco e imbarco, smise le sue attività.In conseguenza di ciò la ISTOP SPAMAT SRL immediatamente si propose quale Impresa portuale nel porto di Bari e, a costo di grandi impegni finanziari, cominciò a dotarsi di gru semoventi di grande portata onde sbarcare le navi che in gran parte avevano lasciato Molfetta a causa delle loro dimensioni e si erano trasferite a Bari.
E qui inizia la grande crescita della ISTOP SPAMAT che, a partire dal 1995, si è radicata nel porto di Bari diventandone la prima impresa sia per mezzi che per tonnellaggi manipolati.Il tutto senza chiudere la propria attività anche nel porto di Molfetta, per navi consone ai fondali di quel porto. In tale lasso di tempo, anche le attività di agenzia marittima raccomandataria e di casa di spedizioni sono state trasferite a Bari, lasciandone delle filiali a Molfetta.
Oggi la ISTOP SPAMAT srl manipola stabilmente circa 2 milioni di tonnellate divise tra il porto di Bari (85%) e il porto di Molfetta (15%), in attesa del nuovo porto di Molfetta. Il parco macchine consta di 9 gru di portata da 20 a 154 tonnellate (3 LIEBHERR e 6 FANTUZZI REGGIANE) che consentono imbarco e sbarco di contenitori a Bari (terminal dedicato a MSC SA), project cargo e rinfuse, tra le quali predomina il grano (CASILLO GROUP) destinato ai semolifici pugliesi e non solo. Restiamo sempre pronti alle innovazioni e siamo pronti ad investire in Albania e Montenegro, ove abbiamo in corso iniziative volte a gestire terminal nei porti principali di queste nazioni. La proprietà di entrambe le società è della famiglia del Capitano Vito Totorizzo.
(gelormini@affaritaliani.it)