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TAP, M5S: 'Inaccettabile, il cantiere è militarizzato'

Chissà se mai ci sarà un termine alle polemiche sulla TAP e il suo approdo salentino. La cantierizzazione prende il via tra proteste, interventi delle Forze dell'Ordine e invettive trasversali. 

Tap san basilio
 

"Nella scorsa notte, sono stati avviati i lavori di cantierizzazione dell´area di San Basilio, per la realizzazione del Microtunnel del Gasdotto TAP", si legge in nota diffusa dalla Polizia di Stato, "All´atto dell´accesso nella zona di San Basilio delle maestranze e delle Forze di Polizia, si è avuto modo di constatare come tutta l´area fosse stata vandalizzata: quasi tutti i muretti a secco, peraltro notoriamente sottoposti a vincolo paesaggistico, adiacenti alle strade interpoderali fossero stati distrutti da appartenenti al Movimento No Tap, al fine di realizzare barricate ed ostacoli per impedire il transito dei mezzi di cantiere, unitamente ad un bagno chimico collocato nelle adiacenze del presidio No Tap".

"Dopo la rimozione degli ostacoli con mezzi meccanici e dopo l`ingresso nell´area di cantiere - continua la nota - è stata completata la collocazione delle torri faro ed è stato avviato il trasporto dei materiali necessari per la posa in opera della recinzione. Tutto si è svolto senza particolari criticità, nonostante la presenza di un numero imprecisato di attivisti dispersi nella boscaglia, che si sono mantenuti a distanza senza entrare in contatto con le Forze dell´Ordine, anche per la disposizione strategica delle Forze di Polizia impiegate al fine di assicurare la necessaria di sicurezza alle attività di trasporto sia dei materiali che delle maestranze". 

trevisi M5S
 

Molto dure, a tal proposito, le dichiarazioni del consigliere del M5S Antonio Trevisi, ​nel commentare il dispiegamento di oltre 250 uomini delle forze dell’ordine in presidio sul cantiere TAP, per consentire la ripresa dei lavori. Ma anche in relazione all’ordinanza con cui il Prefetto di Lecce ha disposto il divieto di circolazione per 30 giorni sulla provinciale che collega Melendugno a San Foca: "La militarizzazione di San Foca è un atto di forza inaccettabile. Tap non produce danni? Spiegatelo a chi non è riuscito a recarsi sul posto di lavoro o a tutti quei commercianti che oggi non apriranno perché non possono raggiungere la loro attività e che subiranno perdite ingenti per il blocco della circolazione per i prossimi 30 giorni”. 

“Dire che tutto ciò avvenga in nome di una presunta sicurezza è paradossale - incalza il pentastellato - visto che le forze dell’ordine in assetto antisommossa certamente non garantiscono l'ordine pubblico. Militarizzare l’intera area non è la soluzione per fermare le contestazioni. Ci piacerebbe che questo dispiegamento di forze ci fosse anche per risolvere emergenze ambientali o nel contrasto alla criminalità organizzata".

presidio tap
 

"Ho cercato di recarmi nella zona del cantiere per vedere di persona cosa stesse accadendo - lamenta Trevisi - ma l’unico modo per arrivare a San Foca è deviare verso Torre dell’Orso, allungando il tragitto di oltre 40 km. I cosiddetti “effetti collaterali” di questo processo di assedio militare del nostro territorio finiscono col prevalere sui risultati positivi che si dichiara di voler conseguire".

"Non si possono privare i cittadini della libertà a cui hanno diritto ​- conclude Trevisi - passando anche sopra la volontà delle amministrazioni locali. Paralizzare la circolazione per evitare le contestazioni non è la scelta giusta - conclude -in questo modo si rischia di creare solo ulteriore tensione”. 

Romano Pino
 

Altrettanto duro il commento del capogruppo di Art. 1 - MDP Pino Romano: "Ormai il Governo italiano si è ridotto a imbarazzante sensale di Tap e Snam. Promette soldi di Trans Adriatic Pipeline a sindaci, costruttori, imprenditori ed associazioni agricole in cambio del loro silenzio sul metodo vergognoso che ha imposto Tap ai territori senza alcun tavolo per decisioni condivise".

"Lavora apertamente per isolare il Sindaco di Melendugno - incalza Romano - nella sua coraggiosa battaglia a difesa della dignità di un intero territorio. Adesso ordina addirittura il coprifuoco dal vago sapore fascista nelle aree intorno a San Foca. È un insieme di atteggiamenti vergognosi contro cui noi solleviamo la nostra indignazione. I governi dovrebbero difendere gli interessi dei cittadini. Quello italiano difende quelli delle multinazionali".

(gelormini@affaritaliani.it)

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