TAP, Trevisi (M5S) a De Vincenti: 'VIA
ministeriale su cartografia errata'
Il consigliere regionale Antonio Trevisi (M5S) replca al ministro De Vincenti su approdo TAP
Il consigliere regionale pugliese del Movimento 5 Stelle, Antonio Trevisi, risponde al ministro Claudio De Vincenti, in visita a Bari, in riferimento ai diversi pareri favorevoli - rilasciati dal Ministero della Coesione Territoriale e del Mezzogiorno - sulla realizzazione del gasdotto Tap e al DM 223 dell’ 11/09/2014, con cui il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha decretato “La compatibilità ambientale del progetto relativo alla realizzazione del gasdotto denominato “Trans Adriatic Pipeline”.

“Il ministro De Vincenti - dichiara Trevisi - non dice la verità quando dichiara che il tratto di San Foca è stato scelto in quanto migliore profilo dal punto di vista ambientale. Il parere di VIA ministeriale rilasciato dalla Commissione ministeriale il 29 agosto del 2014, infatti, si è basato su una errata cartografia e su valutazioni discrezionali e soggettive”.
“La cartografia di riferimento - spiega il consigliere pentastellato - riporta una evidente e anomala discrepanza con lo stato dei luoghi proprio a largo delle coste del Comune di Melendugno. Certo, è bastato non riportare la Posidonia Oceanica sulla cartografia di riferimento ed evitare la conseguente classificazione dell'area come “SIC Mare”, quindi come “Area Protetta”, per assegnare a San Foca un punteggio inferiore a quello che avrebbe meritato e metterla nelle condizioni di risultare l’alternativa migliore".


"Dinanzi a tali oggettive considerazioni - continua il consigliere componente della Commissione Ambiente - il M5S non può non concludere che la classifica finale, quanto mai discrezionale e soggettiva, risulta di fatto falsata perché si basa su un “mero errore” ab origine e, di conseguenza, il Ministro De Vincenti o non sa quello che dice oppure si esprime senza conoscere i dati".
"Chiediamo al Ministro - insiste Trevisi - come sia possibile secondo lui che la prateria di Posidonia, presente dalle coste brindisine fino a quelle del Sud Salento, si interrompa in maniera innaturale proprio al confine amministrativo tra Vernole e Melendugno, per ricominciare a crescere al confine amministrativo tra Melendugno e Otranto”.
“Invitiamo De Vincenti a farsi una passeggiata lungo il litorale di Melendugno, proprio sulle spiagge dove, al momento, è previsto l’approdo del gasdotto TAP - conclude Trevisi - troverebbe tutta la Posidonia, che a causa della caduta delle foglie e delle correnti marine e dei venti tipici della stagione fredda si deposita sulla battigia. Per questo riteniamo che la Valutazione d’Impatto Ambientale riguardante il progetto TAP sia tutta da rifare; l’approdo scelto non è, come è evidente a tutti tranne al Ministro De Vincenti, il migliore possibile dal punto di vista ambientale”.
(gelormini@affaritaliani.it)