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Taranto Comunali 2022, Lopane (CON): 'Ricandidatura Melucci non si discute'

Il presidente del gruppo consigliare in Regione Puglia 'CON Emiliano', Gianfranco Lopane, commenta l'affermazione del movimento alle Amministrative 2021 ed esprime la piena convinzione per la ricandidatura del sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. L'intervista ad Affaritaliani.it/Puglia.

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Presidente Lopane, nell’ultima tornata amministrativa - compresi i ballottaggi - l’affermazione del centrosinistra, nell’ottica di un civismo trasversale più attento alle aspettative locali di partecipazione e di rinnovata attenzione politica, ha determinato una vittoria a tutto campo. In tale contesto, l’affermazione di CON è stata significativa, diffusa e testimonianza di un modello ‘sostenibile’ che funziona e accende nuovi orizzonti.

Il movimento CON ha scelto di fare un passo abbastanza semplice: partire con la prerogativa che nulla può essere ascrivibile alla demagogia delle segrete stanze. Fin da subito, prima ancora della costituzione ufficiale del Movimento regionale dello scorso 28 luglio, abbiamo lavorato per ripristinare quell’autenticità nel legame con le persone di cui la politica purtroppo oggi riscontra carenze.

Siamo stati promotori di importanti strumenti e approcci alla democrazia e alla partecipazione. Parlo ad esempio delle Primarie, strada praticata con risultati straordinari a Ginosa, ma parlo anche delle porte aperte dei circoli, degli incontri e confronti con le comunità. Non è un caso che la stessa carta valoriale di CON vogliamo formalizzarla in un percorso itinerante e partecipato, che presto si svolgerà nei capoluoghi di provincia della nostra regione.

Credo che questo modo di fare sia il principale elemento di credibilità che ci ha permesso di raggiungere quell’11-12% nelle competizioni elettorali di città come Grottaglie - dove siamo stati la prima lista - o anche nella stessa Ginosa così come a Massafra. In questi e in altri Comuni, come Cerignola e Triggiano, ma anche in quelli con meno di 15mila abitanti, abbiamo presentato ed eletto diversi consiglieri. In generale, siamo riusciti a raddoppiare i numeri che avevamo circa un anno fa sui territori pugliesi e lo abbiamo fatto partendo proprio dal coinvolgimento civico.

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Sta nascendo un modello CON, dalla Puglia ancora una volta laboratorio politico?

È sotto gli occhi di tutti ciò che è accaduto nelle Elezioni amministrative appena trascorse: oltre all’importante risultato del centrosinistra, credo sia necessaria una riflessione sul dato dilagante dell’astensionismo. In media, nel nostro Paese, al secondo turno 1 persona su 2 non è andata a votare. CON si pone in modo critico in questa dinamica, per rappresentare la voglia di unire, di essere un grande contenitore federativo: che parte dal civismo, per proseguire il suo cammino verso un orizzonte più ampio, progressista ed europeista, ma che continui a fare del civismo la sua cifra identitaria.

Tutti i gruppi che si formano sui territori hanno un tratto comune, basato sulla omogeneità generazionale e sulla voglia di prestarsi al bene comune.

Credo che la vittoria del centrosinistra e gli ottimi risultati di CON siano frutto di tutto ciò, di un’attenzione profonda, di un ascolto costante delle persone, dei loro problemi, delle urgenze in un momento storico segnato dalla pandemia. Sarà un modello? Non lo so, ma da qui dobbiamo ripartire, ricucendo la fiducia con la società civile. In ballo c’è la sfida del presente, per le nuove generazioni.

Il gruppo Con si insedia a Minervino Murge 04

Il percorso di crescita di CON da cartello elettorale a movimento politico è sotto gli occhi di tutti. Uno dei punti di forza, emerso e apprezzato nelle varie realtà territoriali è la valorizzazione locale nella relazione con la pluralità del gruppo. Quale altra peculiarità è alla base dell’innegabile successo della formula?

Sicuramente va sottolineata l’umiltà con la quale ci siamo posti ai cittadini, con la quale abbiamo chiesto loro di candidarsi o di accordarci il loro consenso. Lo spirito di ampia chiarezza con cui stiamo tutt’ora accompagnando la crescita del progetto CON sui territori è la naturale conseguenza di un percorso graduale, in cui ogni passo sia caratterizzato dal dialogo.

Oggi qualsiasi cittadino può essere parte di una squadra che non ha scheletri nell’armadio e che vuole costruire attraverso la condivisione. CON è appunto questo, condivisione, inclusione, ad ogni livello.

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Il rinnovo della guida amministrativa di Taranto sarà uno degli appuntamenti più importanti del prossimo anno. Nella Città dei Due Mari riaffiora lo scoglio di un rituale del centrosinistra più volte definito ‘contraddittorio’: la richiesta di Primarie, anche quando si tratta di riconfermare sindaci o presidenti candidati ‘col vento in poppa’. Il paradosso di un nuovo esame di chi si è sostenuto con convinzione fino al giorno prima. Successe con la ricandidatura Vendola, è successo con quella di Michele Emiliano, si prospetta possa succedere con il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. Cosa farà CON chiamato per la prima volta a decidere in merito? 

Melucci e France SailGP Team

Melucci non si discute. Taranto e l’intera provincia sono un cantiere aperto e non si può assolutamente pensare alla coesione territoriale, al rilancio dell’economia del Sud, senza la necessaria continuità amministrativa. Non possono esistere giochi di palazzo né una visione a fosche tinte per il futuro della città. Il capoluogo ionico è oggi, e lo sarà ancor di più nel prossimo futuro, punto nevralgico del rilancio del Mezzogiorno e della transizione ecologica.

La strada delle Primarie, pertanto, non va strumentalizzata: nel caso di Taranto entrerebbe in contrasto sia con la visione di futuro del territorio, sia col sentimento di continuità, tangibile già nei risultati di quest’ultima tornata elettorale. Per queste ragioni il movimento CON sosterrà con fermezza il sindaco Melucci e la sua riconferma nelle Elezioni amministrative del 2022.

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La sento deciso e fermo su questo punto.

Lo affermo con convinzione, pensando ai validi progetti realizzati e promossi dall’attuale amministrazione per migliorare la qualità dell’ambiente, della vita dei cittadini e del mare, partendo dagli studi analitici finalizzati alla creazione di un ‘Ecosistema’ resiliente.

È notizia recente quella sui finanziamenti ottenuti dal MiT in attuazione del PinQua sulla qualità dell’abitare: 15 milioni di euro per ‘Rinata Paolo VI‘ e ‘Ri-Abitare la città vecchia‘. Ma penso anche ad interventi straordinari ed ambiziosi come il progetto di forestazione urbana ‘Green Belt Taranto’, agli altri interventi per la rigenerazione urbana e la riqualificazione degli spazi, tra i quali la misura ‘Taranto Crea’ per l’Isola Madre o il progetto culturale T.R.U.St. che sta letteralmente ridisegnando alcuni quartieri ed imitato in altre città.

Già programmati anche gli interventi per rifare asfalto e marciapiedi in tutta la città, in attuazione del programma regionale ‘Strada per Strada’. Penso anche alle iniziative di successo come il SailGp, il Medimex o al progetto per la riqualificazione del water front. Non è un caso, insomma, che realtà imprenditoriali come il Gruppo Ferretti - secondo gruppo nautico mondiale, insieme alla Regione Puglia - scelgano di investire nella cantieristica navale, nella sostenibilità ambientale e nel lavoro proprio a Taranto, così come non è un caso che l’aerea portuale stia diventando un ‘Hub crociersitico’ di riferimento per le compagnie internazionali.

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E poi, immagino, ci sia anche la frontiera ambiziosa del PNRR, che vede Taranto al centro della Transizione Ambientale.

Con i fondi del PNRR e con l’avvio di una stagione intensa di riforme nel nostro Paese, Taranto può rappresentare l’epicentro di un cambio di paradigma. Una vera rinascita che passerà dalla ‘decarbonizzazione’ dell’Ex-Ilva e dall’impiego di energie green come l’idrogeno: tema su cui il sindaco Melucci è sempre stato in prima linea, sposando le intuizioni del presidente Emiliano. Così come importante sarà il capitolo della mobilità sostenibile, con le risorse sull’alta velocità per il collegamento Taranto-Napoli.

Il nuovo volto di Taranto, infine, sarà ridisegnato dalla cultura, dagli eventi importanti come i ‘Giochi del Mediterraneo’ del 2026, dall’opera di valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città, che l’attuale amministrazione sta facendo egregiamente insieme al MArTa - ma non solo - e che permetterà a Taranto di tornare ad essere un polo culturale di spicco nel Mezzogiorno.

(gelormini@gmail.com)

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